고 통

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🌸ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 1: ғᴇᴀʀsᴏɴɢ: ᴡᴇ ʟᴏsᴛ ᴛʜᴇ sᴜᴍᴍᴇʀ, ᴛxᴛ 🌸

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ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 1: ғᴇᴀʀ
sᴏɴɢ: ᴡᴇ ʟᴏsᴛ ᴛʜᴇ sᴜᴍᴍᴇʀ, ᴛxᴛ
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𝒿𝒾𝓂𝒾𝓃'𝓈 𝓅ℴ𝓋.

Mantieni la calma

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Mantieni la calma.

Respira.

Va tutto bene.

Non può essere vero.

Semplicemente non può esserlo.

Cerco di non dar a vedere che sto letteralmente per svenire sullo sgabello, stringendo il bicchierino di vetro che mi ha dato il cameriere con la mano.
Riesco a sentire quanto sia ancora ghiacciato, nonostante l'alcool sia già più che finito.
Ho sempre avuto questa brutta abitudine di buttare giù gli alcolici senza un minimo di raziocinio.
In questo momento avrei voluto non farlo.
Avrei decisamente bisogno di tutte le mie facoltà mentali, ora.
Quando Hoseok mi ha chiamato per venire qui ed incontrarci, di certo non mi aspettavo che fosse una scusa per parlarmi di questo.

Fanculo.

«Q-Quindi, dovrebbe tornare settimana prossima, giusto?» Deglutisco.

Alzo lo sguardo verso Hoseok, aggrappandomi al tavolo al quale siamo seduti come se mi stessi aggrappando alla mia stessa vita.
Avere un crollo emotivo in un fottuto bar da quattro soldi non era decisamente nei miei piani di oggi.
Ma ormai Hoseok ha sganciato la bomba, ed io sono senza riparo.

Sono spacciato.

Cerco, nonostante tutto, di mantenere un tono di voce stabile, come se non mi venisse voglia di piangere.

Fanculo la mia debolezza.

Fare l'attore mi è sempre venuto così bene, con tutti.

Beh, con tutti tranne lui.

Dio, ci ho messo così tanto tempo a cercare di dimenticarlo che il solo sentir pronunciare il suo nome adesso mi mette i brividi.
Sono un illuso, solo un illuso.
Il suo nome non lo dico da così tanto, ormai, che non ho nemmeno il vago ricordo della mia voce mentre lo fa.
Vorrei urlarlo ora solo per far sapere a tutti che posso ancora chiamarlo.
Che quel nome mi appartiene ancora, in qualche modo.

730 giorni.

Sono passati 730 giorni da quando gli ho spezzato il cuore, dal giorno in cui ho lasciato che andasse via da me, permettendogli di scivolarmi via tra le dita come vento.

Stupido.
Sono solo uno stupido illuso.

«Già, così mi ha detto Namjoon-hyung. Sinceramente sono rimasto un po' basito quando me l'ha riferito. Cioè, dopo due anni ritorna qui? A Seoul? Dopo tutto quello che ha fatto per andare via? Non ha molto senso. Però Namjoon dice che lì a Daegu è riuscito a fare carriera, che forse viene qui perché lo hanno trasferito, non perché volesse-»

Certo, normale che venga qui perché lo hanno obbligato.
Fosse per lui, probabilmente, non ci verrebbe nemmeno con una pistola alla testa qui.
Qualsiasi cosa pur di non vedermi mai più.

Dio, mi odia.
Ne sono sicuro.

«Quando... quando dovrebbe arrivare, più o meno? Dico, il giorno preciso..?»

«Jimin, per favore, non ricominciare-»

«T-Ti prego, Hobi-hyung! Voglio solo sapere quando sarà qui! N-Non ho intenzione di parlarci o di vederlo. Probabilmente mi spezzerebbe il collo-»

Hoseok mi guarda con pietà.
Non crede nemmeno a mezza parola di quello che ho detto.
Come biasimarlo.
Non ci credo nemmeno io, infondo.

Pagherei qualsiasi cosa per poterlo vedere di nuovo anche solo una volta.
Sono patetico.
Dio, quanto cazzo lo sono.

«Non ti metterebbe mai le mani addosso, lo sai, ma non metterlo in difficoltà, non dargli fastidio così, per favore. Ascoltami bene, Jimin-»

Lo sguardo di Hoseok è glaciale.
È lo sguardo di chi accusa.

«Gli hai spezzato il cuore. Gli hai sbattuto in faccia una situazione assurda. Hai baciato il suo miglior amico, per diavolo! E per poco non ci scopavi! Capisci cosa intendo, Jiminie? Non puoi assolutamente parlargli. Devi dimenticarlo, punto. Non ti permetterò di rovinarlo di nuovo, non ora che ha realizzato il suo sogno»

Butto giù le ultime gocce di soju, cercando di rinfrescare la mia gola arida come il deserto.
Lo so Hobi, so quanto sono pietoso.
Se solo sapessi tutta la storia.
Se solo sapessi che il motivo per cui mi ha abbandonato è un altro, non uno stupido bacio senza significato in una discoteca.

«Quindi, alla fine ce l'ha fatta... Jeon Jungkook, vigile del fuoco. Chi diavolo l'avrebbe mai detto-»
Sorrido, pensando a quando questo traguardo era solo un ipotesi per un piccolo Jungkook dai capelli sbarazzini.
Aveva già la stoffa del sognatore.

«Sapevi benissimo che l'avrebbe fatto. Tutti noi lo sapevamo. È il suo sogno da sempre, sai perfettamente perché. Dobbiamo essere felici per lui»

«Organizzerete una sorta di benvenuto?»

Tiro su col naso, sento già l'aria mancarmi.
In realtà manca da quando è andato via.

Mi manchi.

Mi manchi.

Mi manchi.

Mi manchi Kookie.

«In realtà l'abbiamo già fatto, è tutto deciso-»

Hoseok si leccà le labbra, per poi tossicchiare.
Un leggero imbarazzo gli deturpa il viso, come se non volesse essere qui in questo momento.

Figli di puttana.
Lo sapevano già da tempo che sarebbe tornato e non mi hanno detto nulla.
Bugiardi.

«Mi dispiace, Jimin, ma non sei invitato»

Fanculo.

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N/A:
Ecco il primo capitolo, in modo che chi legga possa iniziare ad assaporare il drama e fare le prime congetture.
Chi conosce le mie storie sa che i miei personaggi fanno determinate cose per motivi nascosti inizialmente, quindi vi chiedo di non giudicarli subito ma di aspettare lo svolgimento della trama.
Tutto ha una sua motivazione, ci saranno un sacco di cose da scoprire!
Spero che lo stile di scrittura con i pov. e l'estetica vi piaccia, aggiungerò per ogni capitolo una canzone che per il testo mi sembra adatta a quello che ho scritto.
È una short story quindi non sarà lunghissima, ma sarà ricca di emozioni.
Al prossimo capitolo!

YOUR EYES TELL | JIKOOKWhere stories live. Discover now