Capitolo ventiquattro.

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Chiusi gli occhi, sperando che la mia fosse solo un illusione ottica.
Li riaprii e l'immagine era sempre quella, con la differenza che ora lui mi stava guardando negli occhi.
Guardai Gemma, che era scioccata, allibita, lo guardai di nuovo aspettando una risposta ma nulla.
Dentro di me sentivo un bruciore che non voleva passare, sempre più forte, sembrava che i miei occhi stessero per uscire dalle orbite, ma una cosa riuscii a fare, non piansi.
Lo guardai di nuovo, sorrisi e mi voltai per andarmene.
"Aspetta Harry" urlò lui.
Mi voltai e gli sorrisi.
"Non fa nulla Lou..." dissi iniziando ad avviarmi verso la macchina.
"Aspetta, ti prego non fare così, possiamo risolvere!" Disse lui con le lacrime agli occhi.
Mi fece tenerezza, l'avrei voluto abbracciare in quel momento, ma non avevo la forza di nulla.
"Lou, si potrebbe risolvere se non provassi tutta questa indifferenza.." dissi muovendo le mani intorno a noi.
"Ti prego Hazz" disse, poi prese il mio viso tra le sue mani e mi baciò.

"Nulla" dissi solamente,lo abbracciai e me ne andai.
Una volta che mi sedetti sul sedile della macchina, caddi del tutto, iniziai a piangere ed ad urlare, mi tirai i capelli, singhiozzai, non riuscivo a dimenticarmi quell'immagine.
Louis che baciava una ragazza sulle labbra, con un sorriso complice, ma quando mi vide cambiò espressione.
I suoi occhi iniziarono a luccicare, le pupille si dilatarono, il suo bellissimo sorrise scomparve, ma avrei voluto vederlo felice per tutta la vita, quel sorriso che aveva non lo potevo dimenticare, e avrei preferito duemila volta la sua felicità piuttosto che la mia. Questa volta non sarei più tornato indietro, se mai avessi dovuto avere Louis Tomlinson nella mia vita, sarebbe stato come amico, guardai Gemma che piangeva e l'abbracciai, perché alla fine Louis è stato un pilastro importante nella mia vita, ma che dico fondamentale, ma mi sentivo colpevole, così colpevole, perché in fondo anche lei aveva passato un periodo del genere, per colpa mia. E le chiesi scusa, di nuovo, incominciando a piangere e singhiozzare, poi pensai che stava per iniziare di nuovo una nuova vita, e questa volta me l'avrei goduta davvero, al meglio, come ogni ventenne merita.

Now kiss me you fool ||Larry Stylinson||Where stories live. Discover now