Storm

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Eccoci qui con un nuovo capitolo. Vorrei avvertirvi che verso la fine c'è una scena leggermente spinta, quindi se non vi va non leggetela. 

Inoltre vorrei avvisarvi che ho pubblicato una OS sulla Solangelo ("Vampire Masquerade") e la trovate sul mio profilo.

Senza altri indugi, vi lascio al capitolo. Buona lettura.


William sbadigliò per la quinta volta in venti minuti, fulminando per la quinta volta l'uomo di fronte a lui che cercava di nascondere un ghigno dietro la mano.

"Credevo fossi abituato a svegliarti presto" infierì Nicholas con tono casuale.

"Sì, ma non così presto" borbottò William, stizzito. Quella mattina Nicholas lo aveva letteralmente buttato giù dal letto prima dell'alba, così che lo accompagnasse nella visita dei suoi territori. Il Principe si era accuratamente coperto il volto così che nessuno lo riconoscesse ed erano partiti.

"Dovrai abituarti allora. Sono piuttosto mattiniero" disse il Duca sogghignando. William sbuffò e scostò di poco la tendina della carrozza, osservando il paesaggio quasi totalmente avvolto da una fitta nebbia e la sottile pioggerellina che cadeva senza fare rumore. Quel tempo gli metteva addosso ancora più stanchezza, accentuando la sua voglia di rincantucciarsi sotto le coperte per tutto il giorno.

"Vieni qui" sussurrò Nicholas prima di circondargli le spalle con un braccio ed avvicinarlo a sé. Il Principe si avvicinò al corpo caldo del compagno e poggiò la testa sulla sua spalla "Non dirmi che ti stai riaddormentando"

"Anche se volessi, sarebbe impossibile. Sei troppo spigoloso" rispose William con una leggera risata. Nicholas scosse la testa ma non disse nulla "Visiteremo tutti i tuoi territorio oggi?"

"No, sarebbe impossibile. Ne visiteremo solo alcuni, principalmente quelli in cui non ho un referente" spiegò il Duca "Alcuni dei villaggi più piccoli sono sprovvisti di qualcuno che mi riferisca mensilmente le condizioni degli abitanti e per questo devo farlo di persona"

"Capisco, ma ci vuole molto per visitarli tutti?"

"No, non tanto. La cosa lunga è il viaggio, dato che ci porterà via tutta la mattinata" rispose lui "Quando arriveremo fa parlare solo me e, se dovessero chiedere qualcosa, risponderemo che sei un mio vecchio amico venuto da lontano e non conosci la lingua locale"

"Va bene. Sarà un'occasione per vedere da vicino la vita qui in Scozia" William si sistemò meglio contro la spalla del Duca. Era per quello che aveva accettato di svegliarsi presto: voleva vedere come stavano realmente le cose in Scozia. Suo padre e suo fratello non si erano mai premurati di visitarla ufficialmente e, di conseguenza, non sapevano in che condizioni versava il loro popolo. William voleva vederlo con i suoi occhi e, quando sarebbe tornato a Londra, avrebbe riferito tutto al padre e, se necessario, lo avrebbe costretto a prendere provvedimenti.

Nonostante cercasse di rimanere sveglio, William si riaddormentò presto, cullato dal rollio ipnotico della carrozza e dal calore emanato dal corpo del Duca. Nicholas abbassò lo sguardo su di lui e sorrise leggermente nel vederlo serenamente addormentato tra le sue braccia. Osservò il suo volto, così diverso dalla prima volta che lo aveva visto: ormai non recava più i segni dell'agguato. Nicholas notò quanto Elijah gli somigliasse, come una versione più giovane dell'uomo. L'unica cosa che li differenziava era il colore degli occhi e il Duca doveva ammettere che quelli di William lo avevano colpito fin dal primo momento.

Certe volte si domandava cosa sarebbe successo se quel giorno i due Principi non fossero stati attaccati. I loro cammini si sarebbero incrociati ugualmente? Forse sì, ma in circostanze diverse.

Duca Nero (Solangelo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora