Sorrisi di circostanza

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Amo  i solitari, i diversi,
quelli che non incontri mai.
Quelli persi,
andati, spiritati, fottuti.
Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)

«Quindi tu sei la ragazza che verrà a vivere con noi...» mormora guardandomi.
«Io-» balbetto non sapendo cosa dire.

«Oddio perdonami non volevo metterti in imbarazzo, solo che la direttrice dell'istituto ci ha informato che saresti arrivata e ci ha raccomandato di farti sentire a tuo agio» inizia a parlare a raffica, scusandosi.

«Vi ha raccontato di me?» chiedo spaventata. «Oh... no no tranquilla non ci ha detto niente, sai... qua ci hanno insegnato che non bisogna mai giudicare una persona per gli errori che ha commesso.

Ma solo per la persona che è all'interno di se perché molte volte, al di fuori si è diversi solo per non essere feriti di nuovo, per non essere delusi, solo per... non perdersi un'altra volta» risponde persa nei suoi pensieri.

Selene sposta lo sguardo sui suoi piedi con gli occhi lucidi, ora che la guardo bene noto che ha degli occhi stupendi, di un verde così chiaro da potersi specchiare all'interno.

«Sai, credo che tu in un certo senso stia parlando un po' di te e devi sapere che concordo con te, perché certe volte ci si chiude in se stessi solo per non stare male di nuovo, molte volte la vita è ingiusta» mormoro incerta
«Già...» sussurra, sorridendo amara.

Mi avvicino a lei e l'abbraccio, non so perché lo faccio, so solo che me lo sentivo, magari sperando anche di prendere un po' del suo dolore.

Ricambia l'abbraccio, avvolgendomi nel suo profumo dolce, subito mi guarda e sorride, per poi scostarsi.

«April sento che diventeremo delle ottime amiche sai!» esclama, sorridendo allegra. «Tu dici?» chiedo, alzando un sopracciglio.

«Io... beh, se non vuoi fa niente»mi risponde imbarazzata, abbadando lo sguardo.

«Oh, no! stavo solo scherzando, lo penso anche io!» rispondo subito, sorridendole rassicurante.

«Oh grazie al cielo» balbetta ridendo. «beh adesso devo andare perché sta per iniziare un incontro, spero di rivederti presto April» mi sorride calorosa
«Anche io Selene ciao» ricambio a mia volta il sorriso, salutandola.

Mi accorgo solo adesso di avere affianco a me mia madre che fino adesso ha guardato tutta la scena con il sorriso sulle labbra.

Quanto mi è mancato questo sorriso...

«April hai visto! Hai già trovato un'amica!» mi dice euforica.
«certo mamma sono felice anche io» le rispondo ridendo.
«Dai entriamo adesso, ci staranno aspettando» afferma, osservando la struttura davanti a noi.

«già, andiamo» esclamo, facendo un respiro profondo. Seguo mia madre sulla scalinata che porta al portone d'entrata, rimanendo in silenzio.

Appena entriamo vediamo ragazzi di ogni età camminare in tutte le direzioni, notiamo che davanti a noi c'è una signora sulla mezz'età non molto alta.

«Buongiorno, io sono Crystal la direttrice dell'istituto, molto piacere» si presenta a mia madre cordiale e poi sposta lo sguardo su di me, osservandomi.

«Tu devi essere April, ciao» mi porge la mano e gliela stringo.
«Piacere...» rispondo incerta.

«Potete seguirmi nel mio ufficio dobbiamo concludere delle cose e mi piacerebbe fare una chiacchierata, poi April ti porterò nella tua stanza» spiega sorridendo dolcemente.

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