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Carol era in ospedale quel giorno, stava raccontando a Chloe dei lavori per l'orfanotrofio sperando che l'avessero stimolata abbastanza da farla svegliare.

Sentì bussare e rialzando la testa riconobbe l'avvocato di Chloe.

"Ciao Carol" la salutó l'uomo.

"Ciao Jacob" ricambió il saluto abbozzando una risata, i due scambiarono quattro chiacchiere e quando Jacob si fece serio, Carol perse il sorriso.

"So che mi odierai da ora in poi, ma non ho avuto scelta" disse lui tirando fuori dei documenti. Carol lo guardó confusa e afferró i documenti leggendoli.

"Cosa.... Cosa significa?" la sua voce tremó mentre fissava l'uomo.

"Carol non ho avuto scelta, è stata lei a deciderlo"

"Dimmi che è uno scherzo" disse Carol ormai tra le lacrime.

"Vorrei che lo fosse, ma queste sono le sue volontà"

"Devo fare qualcosa... Io... Non posso stare ferma così... Non... Non c'è niente che posso fare? Sono pur sempre il suo tutore" balbettó.

"Mi dispiace Carol, ma Chloe è maggiorenne e questi documenti parlano chiaro" in quel momento nella stanza entrarono Lana, Nicole e Nathan che appena videro Carol in lacrime guardarono subito Chloe.

"Che succede?" si azzardó a domandare Nathan.

"Jacob dobbiamo fare qualcosa. Devo fare qualcosa... Per favore" la supplicó Carol senza rispondere a Nathan.

"Mi dispiace Carol, ma Chloe ha lasciato determinate istruzione"

"Quali istruzioni? " provó a doma dare Lana. L'uomo sospiró e guardó i tre ragazzi mentre Carol si sedeva sulla poltrona.

"Che in caso di coma, al sessantesimo giorno, avrebbero dovuto staccare la spina e in caso i suoi organi non fossero stati compromessi sarebbero stati donati" spiegó Jacob.

"È uno scherzo vero?" disse Lana incredula "E perché vieni solo oggi a dircelo?"

"È stato deciso da lei, io ho fatto solo quello che mi è stato chiesto"

"Quindi questo vuol dire che se non si sveglia tra due giorni dovremmo..... Dovremmo dirle addio?" fu Nathan a parlare. Jacob lì guardó in modo triste mentre Nicole corse via, lontano da lì e da quella verità.

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"Ho sempre pensato che fossi un idiota, hai sembra fatto cavolate varie, ma questa le batte tutte... Dico davvero Chloe, se fossi sveglia ti riempirei di schiaffi... Hai sempre dovuto fare le entrate in modo teatrali e ora farai anche l'uscita" dissi Nicole in un singhiozzo. Era seduta sulla sedia accanto a lei e le teneva una mano parlandole. Il giorno dopo le avrebbero tolto il respiratore e se non avesse respirato da sola avrebbero dovuta lasciarla andare. Trovó la situazione quasi comica, infatti iniziò a ridere. "Trovo tutta questa situazione divertente sai? Due mesi fa sei stata tu a dirmi che mi lasciavi andare e ora non vorrei altro che tornassi da me perché io non sono pronta a lasciarti andare... Nessuno lo è Chloe quindi per favore, svegliati" disse l'ultima parte sussurrandole all'orecchio.

Poco dopo sentì bussare.

"Ei" disse in modo dolce Miriam rimanendo sulla porta.

"Arrivo" disse Nicole. Accarezzó i capelli di Chloe lasciandole un bacio sulla fronte e uscì dalla camera. Miriam l'abbracció per darle conforto, all'inizio non le piaceva questa situazione però poi ha capito e le ha dato tutto il suo appoggio, anche se era la sua ex sapeva che teneva ancora a lei.

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Il medico spiegó tutto quello che sarebbe successo da quel momento in poi. Erano tutti nella camera di Chloe. Lana, Nicole, Nathan, Harry, Allison, Emma, Joanna, Carol, Philip, persino la direttrice dell'orfanotrofio. Per quanto riguardava la madre nessuno riuscì a rintracciarla, ma questo non era una sorpresa.

Il medico iniziò a togliere il respiratore, poi prese a togliere le flebo, spense i macchinari e si congedó. Avevano tutti le lacrime agli occhi, guardando il petto di Chloe alzarsi e abbassarsi sempre più lentamente. Erano tutti attorno al suo letto, chi le teneva una mano, chi le stringeva un piede o una gamba. Passarono diverse ore, nessuno si mosse da lì sperando in un miracolo.

"C.. om.. na fen.. Ce" si guardarono tutti per capire chi avesse parlato . Quando poi spostarono lo sguardo su Chloe.

"Chloe?" disse Allison incredula. Chloe annuì con la testa.

"Sei... Sei sveglia?" fece Carol non sapendo dove avesse trovato la forza di parlare.

"F... ice" continuó a borbottare Chloe che aveva ancora qualche difficoltà a parlare. Tutti guardarono Nicole per capire cosa stesse succedendo, essendo lei il medico doveva saperlo, ma in quel momento non era in grado di fare nulla.

"Che dici?" fece a quel punto Harry, mentre Patty andò a chiamare il medico.

Con molta difficoltà Chloe riuscì a dire la frase completa.

"Come una fenice" solo Allison poté capire quella frase infatti scoppió a ridere. Una risata che in quei due mesi tutti avevano perso.

A quel punto Allison raccontó loro del giorno in cui la incontrò "E quindi le dissi 'guarda chi rispunta dal mondo dei morti' lei per tutta risposta si giró verso di me dicendomi 'risorgo dalle ceneri come le fenici'" tutti presero a ridere e poco dopo furono fatti uscire per permettere al medico di poterla visitare.

VORREI RIAVERTI QUIWhere stories live. Discover now