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"Ei piccioncine, vi ricordo che siete in un luogo pubblico" urló Lana venendoci incontro.

"Perché non pensi a tenere le tue mani a posto invece di predicare a me?" le urlai di rimando staccandomi da Nicole e vedendo Lana che aveva la mano dentro la tasca posteriore dei pantaloni di Allison.

"Io almeno non rischio una denuncia per atti osceni in luogo pubblico"

"Io metterei la tua faccia come atto osceno"

"Ok, calma ragazze" disse Nicole mettendosi in mezzo insieme ad Allison.

"Ma iniziato lei" mi lamentai.

"Non è vero sei stata tu" disse Lana. Entrambe ci beccammo degli sguardi omicidi dalle nostre fidanzate che ci fecero ammutolire di colpo.

"Ma non possiamo fare che tu vai con lei e io con Allison?" supplicai Nicole.

"No" disse per poi avvicinarsi al mio orecchio "E se ti comporterai bene stasera ti daró il mio premio" sussurró.

A quel punto mi raddrizzai e mi rivolsi a Lana.

"Dai basta chiacchiere, abbiamo un vestito da scegliere" dissi facendo scoppiando a ridere Nicole e le due. Dopo esserci salutate io e Lana ci ritrovammo nella mia auto dirette all'atelier di una mia amica.

"So che avevi altre idee, ma fidati di me, lei è bravissima ed è venuta qui da New York solo per te... Voglio che quel giorno tu sia magnifica" le dissi parcheggiando davanti al negozio.

"Chloe sai che non dovevi"

"Lo so, ma volevo farlo.. Ora entriamo" dissi vendendo che anche i ragazzi erano già arrivati.

Dopo quasi tre ore e mezza, Cassandra aveva deciso che per Lana avrebbe realizzato un abito su misura, visto che qualunque indossasse io lo bocciavo. Nathan e Harry invece erano accasciati sui divanetti aspettando che quella tortura finisse presto.

NICOLE PV

"Allison sei bellissima" dissi vedendola uscire con un'abito da sposa.

"Si è vero, io direi che è perfetto" disse Emma seguita da Joanna che approvava.

"Voi dite?" domandó Allison sembrando insicura.

"Allison.. Lana appena ti vedrà con quel vestito vorrà saltarti addosso" dissi con un sorriso. Allison continuava a guardarsi allo specchio, aveva provato decine e decine di abiti, ma quello era perfetto.

"Sapete... Quasi mi dispiace per Lana" disse ad un certo punto Allison "È a scegliere il suo abito con due ragazzi e Chloe, non oso immaginare quello che sta succedendo" disse facendoci ridere tutte. Effettivamente aveva ragione. Chloe odiava fare shopping e Nathan e Harry, be erano Nathan e Harry.

Uscite da lì andammo a fare un'aperitivo tutte insieme.

"Allora Nicole, com'è andato il viaggio a New York?" mi domandó Allison.

"Si infatti, che siamo curiose. Racconta" disse Joanna mentre Emma si faceva più vicina.

"Che volete che vi dica? È andata bene e poi Chloe è così..." dissi non trovando la parola esatta.

"Così come?" disse Joanna.

"Imprevedibile... Ma non in senso negativo, anzi, ogni tanto mi guarda e mi chiedo cosa stia pensando e lei senza che io le dica niente mi dice qualcosa che mi lascia senza parole e sopratutto non credevo che fosse così tanto ricca"

"Che vuoi dire?"

"Nel senso che sapevo che la società del padre era abbastanza grande, ma ora possiede un'impero... Ha persino un jet privato e in più fa beneficenza, ma non di quelle che si fanno solo per trovare nuovi clienti ma di quelle vere e che fanno la differenza... Ha ricostruito un'orfanotrofio da capo, ha fatto aprire dei centri per i ragazzi che hanno difficoltà e tantissime altre cose e la cosa sorprendente è che lei neanche si rende conto di quanto questo sia stupendo"

"Che Chloe fosse generosa lo sapevamo già" disse Emma.

"Veramente ha un jet privato?" disse Joanna facendoci ridere.

"Si,infatti le ho detto che mi sentivo come la first lady in quel momento" risposi ridendo.

"L'importante comunque è che tra voi le cose vadano bene" disse Allison.

"Anche perché scusa se te lo diciamo, ma anche se Miriam era davvero una ragazza fantastica, abbiamo sempre pensato che Chloe era quella perfetta per te"

"E questo perché lo pensate?" domandai curiosa. Loro non avevano mai detto niente del genere prima.

"Perché con Miriam eri felice, ma è con Chloe che ritorni a vivere e poi hai quella luce negli occhi che solo lei riesce a dartela" disse Allison. Dopodiché il discorso si spostó altrove e quando fu ora di tornare a casa Allison mi riaccompagnó.

Mi ero appena infilata a letto quando il cellulare mi squillo e così risposi.

"So che l'orario non è dei migliori, ma mi chiedevo cosa stai indossando in questo momento?"

"Chloe ti hanno mai detto che sei un idiota?" le risposi con un sorriso.

"Preferisco quando me lo dicono faccia a faccia"

"Dovrai accontarti della voce al telefono"

"Che peccato, comunque sono seria mi interessa molto sapere cosa indossi" insistette lei facendomi ridere. In quel momento qualcuno suonó alla porta.

"Aspetta, hanno suonato" le dissi alzandomi.

"A quest'ora? Scusa ma aspetti qualcuno?"

"Si l'amante" la provocai rimanendo poi a bocca aperta quando me la ritrovai davanti.

"Ma davvero? E dimmi, la tua amante per caso ti dice mai quanto sei bella?" mi disse con un sorriso divertito.

"No, di solito andiamo dritte al punto" mi ripresi giusto in tempo per risponderle.

"Buono a sapersi" disse lei prima di chiudere la porta con un calcio e prendermi in braccio trascinandomi in camera facendomi cacciare una risata divertita.

Non so come Chloe faccia a spogliarmi senza che me ne accorgo, ma quando sento il suo corpo nudo muoversi sul mio vado in ecstasy. La vedo sollevarsi sulle braccia incrociando il suo sguardo con il mio e poi tornare giù a torturare il mio collo.

"Mi dispiace ma dovrai dire all'amante che stasera sei occupata" disse facendomi venire i brividi.

"Vorrà dire che dovrai darti da fare, sai" dissi quando mi sfuggì un gemito "Sono abituata a certi standard" continuai sempre con lo stesso tono di voce.

"Cercherò di soddisfare le tue aspettative allora" disse tracciando una linea invisibile sul mio corpo con le sue labbra. La sentì scendere lungo tutto il mio corpo e quando la vidi arrivare tra le mie gambe, le allargai per lasciarle più spazio. Lei prese una gamba iniziando a baciarmi l'interno coscia provocandomi delle scosse di piacere e quando si soffermó con le labbra sul mio clitoride le afferrai i capelli mettendoglieli di lato e vidi il suo sguardo. I suoi occhi in quel momento erano di un blu così profondo che ci sarei potuta cadere dentro, senza distogliere lo sguardo dal mio mi penetró con due dita facendomi sussultare e poi ansimare.

Io guardai lei e lei guardó me e quando l'orgasmo mi colpì in pieno non riuscì più a tenerli aperti.

Lei tornó accanto a me poco dopo, mi abbracciò facendo poggiare la mia testa sul suo petto e prese a carezzarmi i capelli.

"Ho soddisfatto i tuoi standard?" mi domandó facendomi ridere.

"Idiota"

"Si, ma solo per te" disse come sempre. Ed era bello tornare nelle vecchie abitudini con lei.

VORREI RIAVERTI QUIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora