01 - 𝑨𝒑𝒉𝒓𝒐𝒅𝒊𝒕𝒆

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No pov

Si mise velocemente dei jeans neri e una maglietta bianca semplice. Aveva la gomma in bocca e i capelli sfatti. Guardò l'ora dal suo orologio e si allacciò gli scarponcini neri ancora seduto sul letto.

Quasi all'uscita mise la sua giacchetta di pelle in fretta e furia e si controllò un secondo i capelli corvini davanti allo specchio d'entrata. Prese il cellulare e il mazzo di chiavi che aveva sul mobile sottostante allo specchio facendo rumore.

Era già in ritardo di venti minuti e sapeva già che la ragazza di Wooyoung gli avrebbe fatto una delle sue solite e irritanti ramanzine. Mentre chiudeva la porta di casa il suo telefono iniziò a vibrare e lo prese mettendo contemporaneamente le chiavi in tasca.

Accettò la chiamata mentre scendeva le scale velocemente con Wooyoung che gli chiedeva dove fosse.

"Scusa fratello, sai che ci metto molto a fare la doccia". Si giustificò mentre chiudeva il portone del palazzo.

"Tranquillo io non sono arrabb-SAN MUOVITI! NON VOGLIO PIÙ STARE QUI AL FREDDO AD ASPETTARE TE!" Dopo gli urli da parte di Marika, la ragazza di Wooyoung, San sbuffò.

"Dì a quel tegame che sto arrivando". Senza aspettare risposta chiuse subito la chiamata e si affrettò ad arrivare davanti al locale,
il Lucky Strike.

Lo avevano scoperto lui e Wooyoung due anni prima e non smisero più di andarci, era oramai un posto di famiglia, una caverna sicura.

Solo che da lì a poco tempo si era aggiunta la ragazza del suo amico più stretto.

Francamente: San odiava Marika, nonostante fosse la fidanzata del suo migliore amico.

Non voleva parlare male di lei con il ragazzo, ma ogni volta che riprendeva quel discorso con lui finiva per dirgliene quattro e sbattergli in faccia che Marika era troppo acida per Wooyoung; e poi puzzava, di acido, bleah.

Odiava anche la sua pelle maleodorante, quindi.

Wooyoung era un tipo tranquillo e molto spesso si faceva sottomettere dalla corvina e a San non andava per niente bene. Voleva bene al suo amico, non avrebbe mai sopportato quella vipera.

San finalmente arrivò a destinazione e salutò tutti e due, per poi entrare insieme.

San era abbastanza intelligente e consueto da riuscir a mantenere la calma anche in sua presenza. Non avrebbe vietato nulla alla ragazza, era lei che voleva venire e lui non era nessuno per impedirglielo. Sapeva instaurare una conversazione pacifica anche con lei per non rovinare il quieto tempo con Wooyoung. Avrebbe anche sopportato Marika e il suo brutto odore, tutta la vita per il suo migliore amico.

"Vado ad ordinare". Annunciò San dopo aver ascoltato gli ordini dei due ragazzi al tavolo.

Si mise in fila e tirò fuori il telefono svogliatamente.

Gli arrivò un messaggio da parte di Wooyoung e lo lesse immediatamente.

"Guarda il nuovo cassiere". Esibiva il messaggio.

Alzò gli occhi sottili e inclinò il capo per vedere meglio oltre le due persone davanti a lui.

"Wow..." Gli uscì flebile dalle labbra mentre osservava quella figura paradisiaca.

San era rimasto fisso come un cactus ad ammirare il nuovo arrivato.

Aveva gli occhi brillanti con un leggero sorriso sulle labbra rosse e piene. I capelli di un castano chiarissimo, sistemati in modo impeccabile su mezza fronte. Alto, magro, la pelle diafana, le spalle grandi, la vita stretta e le braccia forti, venose, frequentava sicuramente la palestra. Schiacciava i tasti della cassa con le sue dita lunghe e affusolate, forse troppo curate per un uomo, mandando San in uno stato si beatitudine leggera.

Satyriasis ¦ 𝚜𝚊𝚗𝚑𝚠𝚊 [ATEEZ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora