Asian Food ~ Another First Time

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Aaron's P.O.V.

È uscito dal suo bagno con estrema calma, le guance ancora arrossate e il respiro abbastanza affannato; si è concesso un piccolo servizietto che non si concedeva da un paio di settimane e si sentiva decisamente meglio.
È iniziato tutto con un sogno un po'... Erotico sulla ragazza che sentiva di amare, ha sognato di farsela, ha sognato i gemiti della ragazza, le mani di lei attorno al suo collo, una poggiata sulla sua spalla e l'altra intrecciata ai suoi capelli bianchi, ha sognato i baci di lei e gli ansimi di entrambi. Tutto ciò lo ha fatto svegliare con un'erezione non indifferente che non riusciva a mandare via. Beh, dopotutto era da un po' che non si concedeva un momento per sè, meritava di rilassarsi un po' a modo suo e sfogare la sua frustrazione sessuale.
Ha immaginato la ragazza mentre lo baciava, l'ha immaginata mentre si spogliava per lui, l'ha immaginata mentre lo toccava di sua spontanea volontà... Dio, non vedeva l'ora che accadesse davvero.

Ha guardato l'ora nel suo Apple Watch mentre cercava di riprendere fiato... Le 7:28 di pomeriggio.
Ha sorriso, pensando al fatto che in mezz'ora avrebbe avuto l'incontro con la ragazza. Stava solo sperando che il suo regalo arrivasse alla svelta, non poteva fare tardi. L'avrebbe portata in in ristorante Asiatico della zona, The Honey Paw, l'unico in cui lui sapeva di spendere il giusto e mangiare bene. Ha provato sei o sette ristoranti diversi di quel tipo e ormai sapeva con certezza che quello fosse l'ideale. Un'altra prima volta, non ha mai portato nessuno in quel ristorante. Sua nonna ce lo portò una volta quando lui aveva circa quattordici anni e da allora, una volta all'anno almeno, ci andava (spesso da solo) per ricordare quel giorno e gustarsi la buona cucina. E poi, lui era di palato raffinato, mangiava tutto quello che lo aggradava... Se doveva paragonarsi a un personaggio anime si sarebbe paragonato a Mayo di Akiba's Trip (Nota autore: guardatevi l'anime è stupendo XD, lo trovate su VVVVID).

Ding dong!

Ha suonato il campanello. Ha guardato l'ora... Le 7:48. Perfetto, giusto in tempo.

Si è avviato a passo elegante e sicuro di sè alla porta, aprendo con un gesto controllato e sicuro di sè. Ci avrebbe scommesso che se la ragazza fosse stata lì lo avrebbe invidiato, sapeva bene quanto invidiasse la sua eleganza e sicurezza.
"Sì?" Ha chiesto con voce risoluta e distaccata, tipica impressione che amava dare a chi non conosceva. Era figlio di una famiglia importante, doveva dare una certa immagine.
"Salve, ho portato il mazzo di rose blu a nome di-" stava dicendo il ragazzo, di poco più grande di Aaron seppur fosse più basso, prima di bloccarsi e leggere il biglietto della consegna. "Aaron Wright" ha concluso facendo innervosire Aaron. Insomma, già che non sapeva il suo nome nonostante fosse probabilmente l'unico Aaron della zona con quel cognome, aveva una consegna a casa di qualcuno e non sapeva nemmeno per chi era? Dio, era così irritante...
"Sono io." Ha risposto con freddezza il ragazzo albino ostentando sicurezza e superiorità. Ci ha messo poco a capire che il tizio che aveva davanti era intimorito da lui e fosse in ansia. Gli tremavano le mani e stava iniziando a sudare freddo nonostante non facesse tutto quel caldo.
"Ecco a lei" ha detto il ragazzo di fronte a lui porgendogli un mazzo di sette rose blu. Avevano un profumo stupendo.
"Aspetti un attimo. Avete una rosa blu finta?" Ha richiesto Aaron facendolo suonare come un ordine.
"S-sì... Ma sono per un'altra persona" ha detto intimorito il tizio passandosi una mano sulla testa rasata a zero ai lati e una leggerissima ricrescita al centro. Solo in quel momento, guardandolo bene in faccia, Aaron ha notato avesse la matita nera sotto gli occhi.
"Non preoccuparti di ciò, dammene una" ha ordinato Aaron ficcando una mano in tasca e tirando fuori venti dollari.
"Non... Non dovrei..." Ha mormorato insicuro il ragazzo grattandosi il collo nervosamente seppur fosse palesemente tentato dall'accettare. Dio, da una parte aveva seriamente voglia di distruggerlo e metterlo in ginocchio facendolo licenziare... Gli dava sui nervi la gente che cercava di fare la persona per bene.
"Accetta e basta, non dirò niente a nessuno" ha ghignato Aaron allugandogli i soldi. Il tizio truccato ha guardato i soldi e si è diretto al camioncino, aprendo la parte dietro in cui risiedeva un mazzo scombinato di finte rose blu e ne ha presa una per poi portarla al ragazzo albino.
"Sto rischiando il posto per questo, sappilo." Ha affermato nervosamente il cretino prendendo i soldi.
"Fidati, lo avresti perso direttamente se non avessi fatto come ti ho detto" ha risposto con freddezza Aaron prendendo la rosa.
"Voi ricconi siete tutti uguali... Troppo facile controllare tutto con i soldi, provaci a fare un lavoro senza la garanzia di controllare tutto." Ha ribattuto con un'occhiataccia il simil punk prima di fare un passo indietro. Cercava di sembrare aggressivo ma era palesemente intimorito dal giovane dagli occhi rossi che aveva davanti.
"Tu non preoccuparti di ciò, pensa a lavorare" ha ridacchiato con cattiveria Aaron guardando la faccia sorpresa e sconfitta del ragazzo dai capelli rasati prima di chiudere la porta. "Quelli come lui non capiranno mai che nemmeno essere ricchi è così facile" ha pensato il giovane albino prima di guardare l'ora... Erano le otto meno quattro minuti.
"Aaron?" Ha chiamato suo padre avvicinandosi a passo sicuro facendolo irrigidire. Che cazzo voleva il vecchio ora?!
"Cosa c'è?" Ha risposto con sicurezza Aaron mostrando altrettanta dominanza, non avrebbe lasciato di nuovo che la paura lo intimorisse, si era ripromesso di mostrarsi più sicuro davanti a lui per evitare che rompesse di nuovo i coglioni.
"Devi andare dalla ragazza delle ripetizioni?" Ha chiesto l'uomo dagli occhi rosei, più chiari di quelli di Aaron, massaggiandosi il mento barbuto.
"Si chiama (t/n). E comunque sì." Ha risposto con distacco il ragazzo dai lunghi capelli bianchi tenendo le rose con un braccio.
"Dovresti evitare di legartici così tanto, non è la ragazza per te." Ha detto l'uomo con un'occhiata che diceva chiaramente che lì dominava lui. Aaron non gli avrebbe permesso di avere la meglio.
"Quelli non sono affari tuoi, Logan." Ha risposto con tono duro Aaron sollevando il mento a indicare dominanza. Era di sei o sette centimetri più alto del padre quindi dava un'aria decisamente più regale.
"Hm. Abbassa la cresta, ragazzino, altrimenti ti faccio assaggiare di nuovo la mia frusta." Ha minacciato suo padre corrugando le sopracciglia.
"Non ho più paura di te, Logan. In primis posso farti fuori quando voglio ormai, non sono più il ragazzino che si faceva mettere i piedi in testa da te. Secundus, chi frequento non sono affari tuoi, non ho intenzione di seguire la tradizione e sposare qualche cretina che sceglierete voi. L'ho già messo in chiaro con mamma; tu non hai più voce in capitolo nella mia vita." Ha risposto con sicurezza e minaccia il ragazzo albino digrignando i denti. "Hai smesso di averne nel momento in cui hai iniziato a picchiarmi. Non minacciarmi, Logan, non ci penserò due volte a ficcarti un coltello in gola mentre dormi." Ha avvisato Aaron ergendosi in tutta la sua statura con uno sguardo assassino. Erano tre anni che non lo chiamava più papà, non lo sentiva come tale e non aveva intenzione di affibiargli tale titolo.
"Ti sei fatto audace, eh?" Ha notato con aria sorpresa Logan prima di scuotere la testa. "Stai attento a ciò che dici, ragazzo. Anche il tuo vecchio può farti fuori quando vuole, ho già espresso chiaramente che avrei dovuto affogarti ai tuoi undici anni." Ha ridacchiato l'uomo cupamente incrociando le braccia... Bene, si sentiva minacciato.
"Non sono più quel ragazzino. Tu mi hai reso ciò che sono, stai attento tu. Dopotutto, si dice che l'alunno può superare il maestro." Ha concluso la discussione Aaron avviandosi a passo sicuro in camera a prendere il suo giubbotto di pelle e le chiavi della moto che aveva lasciato sulla scrivania.
Non avrebbe più lasciato che suo padre lo intimorisse, era più forte ora e poteva reagire. Non doveva più vivere nella paura, se lo è ripromesso ai suoi diciotto anni, quasi due anni prima.

~𝔎𝔦𝔩𝔩𝔢𝔯 ℜ𝔬𝔪𝔞𝔫𝔠𝔢~ ||Albino! Oc × Lettore||Where stories live. Discover now