12ºCapitolo

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Chiusi l'armadietto e presi lo zaino.
Okay ora sono pronta per andare a casa.
Quando alzai lo sguardo verso l'uscita, mi trovai davanti gli occhi marroni di Alessio.
Appena lo vidi saltai sul posto.
R:<Mi hai fatto prendere uno spavento, giuro che se lo rifai ti ritrovi all'inferno a suon di pugni>
Ale:<Scusa non era mia intenzione>
R:<Fa niente, comunque cosa vuoi?>chiesi mentre cominciammo a camminare verso l'uscita di questo inferno.
Ale:<Ricordarti di sta sera, il tuo incontro>ah già me ne ero totalmente dimenticata.

Ti prego smettila, io ci sono riuscito, fallo anche tu, per me

Le parole di Zayn mi tornarono alla mente. Vorrei smettere ma non posso, non posso finché lui non muore. Smetterò, quando tutto finirà.

Ale:<Rox!>Ale mi richiama dai omeri pensieri.
R:<Si ci sono>
Ale:<Allora è sicuro? Sta sera ci sei?>
R:<Si si contaci, ora devo andare, ci vediamo sta sera>lo salutai e mi dileguai fuori dalla scuola dove gli altri mi aspettavano.
Harry:<Finalmente, ce ne hai messo di tempo>
R:<Scusate ragazzi>una mano si appoggiò sulla mia spalla, mi girai e vidi Zayn.
Z:<Ehy piccola tutto bene?>chiese dolcemente.
R:<Ho solo un po' di mail di testa>
Z:<Vuoi che ti accompagno a casa?>scossi la testa.
R:<Ragazzi, non sto bene, andate senza di me al Mc>
Ali:<Allora ci vediamo a casa>annuì e mi diressi nella macchina.
Salì e partì.

Non so cosa mi stia succedendo, mi sento strana. Ho un forte dolore al petto.
Chiusi gli occhi per un istante ma li riaprì subito perché dovevo guardare la strada.
Gli dovrò mentire, devo mentire a Zayn, bhe non è una cosa così difficile mentire, ma il fatto che lo faccia a lui, non lo so...è come se so di non riuscirci. Lui non vuole che io combatta, lui non vuole che mi faccia del male, ma io so che devo farlo, io devo farlo, devo per essere felice, almeno un po'.

Arrivata a casa scesi dall'auto e mi chiusi dentro.
Lanciai lo zaino sul tavolo della cucina e mi buttai sul divano, sdraiandomi e incrociando le gambe. Presi il telecomando cominciando a cercare qualcosa di decente alla TV.

Trovai un programma di cucina, che sembrava interessante, sembrava. Invece era una noia mortale.
La porta di casa si aprì, pensai fosse Alice, anche se non è un po' presto per tornare a casa?
Non salutai, tanto a che serviva lo già fatto sta mattina.
Spensi la TV e mi alzai , mi voltai verso la cucina per prendere lo zaino e portarlo in camera, ma incontrarti due paia di occhi verdi uguali ai miei.
R:<Da dove sei entrato?>
Harry:<Dalla porta di casa, ho usato la chiave sotto il tappeto>
R:<Che vuoi?>
Harry:<Parlare sorellina, parlare>sospirai e mi risedetti sul divano seguita da lui.

Appoggiai i gomiti sulle gambe.
R:<Dimmi>
Harry:<Sei strana e nascondi qualcosa>
R:<Io non sono strana e non nascondo niente>alzò un sopracciglio.
Harry:<Non mentire>
R:<Ma che vuoi che ti dica?>
Harry:<La verità>
La verità? No, facciamo mezza verità è meglio.
R:<Voglio continuare a combattere ma Zayn non vuole>mi guardo storto.
Harry:<E che c'entra Zayn?>alzai le spalle.
Harry:<Comunque penso che abbia ragione, ti faresti del male>
R:<Ma io devo farlo>
Harry:<E perché?>
R:<Ci sono motivi e motivi>dissi vaga. Di certo non gli posso dire quello che è successo.
Hatty:<E perché ci sono questi motivi?> disse curioso.
R:<Perché sono successe delle cose>non aggiunsi altro.
Harry:<Non ne parlerai nemmeno a tuo fratello vero?>
R:<No>scossi la testa e rise.
~~~

Sono le nove e mezza di sera e io sono pronta per l'incontro.
Scesi le scale e mentre aprivo la porta la voce di Alice mi fermò.
Ali:<Dove pensi di andare?>
R:<Ad un'incontro, Alexandro mi è venuto a prendere>
Ali:<Pensavo avessi smesso>
R:<Lo sai che non posso>
Ali:<Si, lo so...>non risposi e uscì di casa.
Appena ero sul viale senti una macchina suonare il clacson, segno che era arrivato.
Mi diressi alla macchina e salì.
Alex:<Pronta?>
R:<Certo>
Dopo nemmeno dieci minuti mi trovai nel camerino malconcio del garage.
Indossai il mio top sportivo e i pantaloncini neri.

Appena fui pronta usci fuori dove ad aspettarmi c'era Alessio e Alexandro.
R:<Non ha informazioni sul tipo contro cui devo combattere?>scosse la testa.
Ale:<No solo che è nuovo in questo campo e che è forte>
R:<Ok>detto ciò sali sul ring.

L'uomo di fronte a me mi sembrava famigliare, lo già visto.
L'incontro cominciò.

Ci eravamo già dati qualche colpo, ma nessuno dei due sembrava voler cedere.
X:<A quanto pare sei migliorata Roxana, allora gli insegnamenti del "maestro" sono serviti>
Come mi conosce, e soprattutto come conosce il "maestro"?
R:<Chi sei?>dissi sferrandogli un colpo nella pancia, ma non cedette.
X:<Davvero non ti ricordi di me?>sembrava deluso, ma non lo era, lo so vedeva dal ghigno che aveva sulla faccia.
R:<Dovrei?>
X:<Oh si. Combattente>
Combattente.

X:<Benvenuta nella tua nuova casa>gli disse l'uomo.
R:<Questa non è casa mia>
X:<Non lo è nemmeno quell'orfanotrofio>
R:<Chi sei?>
X:<Simon>
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S:<Forza combattente forza>
R:<Non sei il "maestro">disse la ragazza mentre continuava a dare pugni al sacco davanti al lei.
S:<No non lo sono, ma possiamo dire che sono come il vice maestro>

Un pugno mi risveglio dal mio flash.
R<Tu!>gli tirai un pugno sulla guancia.
S:<Allora hai ricordato>
R:<Cosa volevate da me?>gli saltai addosso facendolo cadere per terra.

Mi trovavo sopra di lui pronta a sferragli un paio di pugni, che non tardarono ad arrivare.
S:<Prima che perda i sensi, ti dico solo una cosa. Tu per lui eri un'arma, molto potente>
Gli tirai un ultimo gancio, e mi alzai trionfante.
S:<L'allievo sta superando il maestro>disse sotto voce per poi perdere i sensi.

Scesi dal ring e mi andai a cambiare.
Alex:<Tutto bene?>chiese una volta che mi fui cambiata e salita in macchina.
R:<Quell'uomo era Simon>si irrigidì.
Alex:<Q-Quell che ti aveva preso>
R:<Si>
Alex:<Cosa vuole?>
Io:<Non lo so, so solo che lui sta arrivando>

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