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L'ufficio di Drew era sempre uguale, a parte le foto dei figli che riempivano sempre di più muri e ripiani.

Drew era seduto sul divano e vicino a lui c'era un ragazzo.

Appena entrato fu salutato dal primo mentre il giovane si inabissò nel divano.

-Rem, lui è Charlie MacRoy, nel mondo musicale conosciuto come Arlie.- Lo presentò.

Il russo rimase sbalordito, conosceva quel ragazzo: la sua musica era spesso per radio e aveva visto anche qualche spezzone di video di lui sul palco.

Corrugò le sopracciglia, al di fuori era tutt'altro che quel scalmanato che si dimenava davanti ad un pubblico.

-Ti va di spiegargli cosa sta succedendo?- Chiese Drew verso il ragazzo, che scosse la testa spostando i capelli neri, lunghi alle spalle, davanti al volto.

-Da due mesi Arlie ha uno stalker... e, oltre la polizia che sta già indagando, avremo bisogno di qualcuno che gli stia accanto come bodyguard.-

-Orari?- Chiese Rem prendendo alcuni fogli che l'altro gli passava. Tutto già scritto: erano orari flessibili che andavano bene anche per le visite in ospedale al fratello.

-Chi si sta occupando del caso?- L'accento russo divenne più marcato facendo alzare la testa al giovane, incuriosito dall'uomo.

Drew sorrise. -Lo conosci, ci hai parlato alla festa di fidanzamento di Gektor e Valentin otto mesi fa: Mark.-

Rem annuì continuando a leggere le varie carte che gli passava Drew.

-Dovrò parlare con lui.- Gli disse infine alzandosi e guardando il giovane. -Andiamo, vieni con me.-

Arlie guardò Drew che gli fece un gesto con la mano indicandogli di andare tranquillo. Solo allora si alzò e Rem vide tutto il fascino del giovane esplodergli davanti.

Avrebbe dovuto fare da baby sitter ad un Idol!

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Prima di uscire dalla Disco Recording scesero al piano dello staff, chiedendo ad una guardarobiera, di trovare qualcosa di "normale" per il suo protetto.

-Deve sembrare una persona semplice e non...- Lo indicò.

La donna spostò la testa di lato. -Credo di capire...- Fece un sorriso tutto denti. -Vieni, credo che faremo di te qualcosa di inaspettato.- Ridacchiò portandolo in un camerino.

Mezz'ora dopo Rem lo fissò dubbioso. Era meno appariscente, ma qualsiasi cosa indossasse era affascinante.

-Mettigli un berretto, cappotto lungo, sciarpa e guanti...-

La donna annuì e poco dopo era imbacuccato come un bambino che doveva uscire a giocare sulla neve. Di lui si vedevano solo gli occhi, che si guardavano in uno specchio suscitando delle piccole risatine da ragazzino.

-Quasi quasi andrei sul palco così, ma Drew mi spennerebbe...-

Rem non disse nulla e gli fece un gesto con la testa per andarsene.

Ringraziarono la donna e uscirono.

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Le giornate alla stazione di polizia erano fastidiose e frenetiche, dovendo stare tutto il giorno tra carte, telefonate e civili che entravano e uscivano dai vari uffici. Preferiva stare su strada in qualche indagine.

Da lontano vide due uomini che si guardavano intorno spaesati. Fissò meglio quello più adulto e gli sembrò di ricordare di averlo conosciuto alla festa di fidanzamento di Gektor e Valentin. Uscì dal suo ufficio e andò loro incontro.

L'altro lo guardó avvicinarsi mentre il giovane al suo fianco sembrava rimpicciolirsi dietro di lui.

-Rem se non sbaglio...-

L'altro annuì.

-Che...- Stava per dire: "che cosa posso fare per te?", ma fu interrotto da una sola parola.

-Drew!-

Mark annuì. -Seguitemi... andiamo nel mio ufficio.-

Elfenbein (Serie NaTalisman)Where stories live. Discover now