3

538 50 4
                                    


Dopo che Rem gli aveva spiegato con quattro parole, quattro esatte parole "sono il suo bodyguard", e aver tolto il travestimento al ragazzo, capì tutto al volo.

Emise un sospiro. -Purtroppo siamo a un punto morto delle indagini. Le festività non aiutano e capisco perchè ti abbia messo a proteggerlo.-

-Hai una lista di persone che avete controllato?-

Mark annuì. -Dieci, controllate più di una volta, ma risultano pulite.- Prese una cartellina da un plico e gliela passò. -Se ti serve ti faccio una copia di tutto...- Gli disse gentile.

Rem scosse la testa tenendo gli occhi fissi sui fogli e si indicò la tempia con un dito.

-Memoria fotografica.- Disse con un forte accento, alle volte diventava più marcato, altre quasi scompariva, per quel poco che parlava.

Mark lo guardò meglio, aveva una buona corporatura, era attento, forse anche troppo, a tutto, non doveva essere un semplice bodyguard.

-Quindi sei russo...- Cercò di far conversazione Arlie.

-Mmmh.- Rispose l'altro.

Il giovane guardò verso il poliziotto che gli sorrise tranquillo, avrebbe dovuto farci l'abitudine.

Anche quando si erano conosciuti alla discoteca Talisman, era stato di poche parole.

Rem gli restituì la cartellina.

-Ti sei fatto qualche idea?-

-Dovrei confrontare dei dati su alcune di quelle persone, ma di quelle dieci ne escluderei sette.-

Mark incrociò le braccia sul petto. -E le altre tre?-

-Probabilmente non sono nemmeno loro, ma nascondono qualcosa che controllerei fossi in voi. Il suo stalker e qualcuno di più vicino...- Rem si voltò verso Arlie. -Una ex, un amico, un parente... qualcuno invidioso del suo successo, ma che gli è molto vicino. Le lettere parlano chiaro, anche se scritte da un pc...-

-Un ex membro del gruppo...- Incalzò Mark.

Arlie sussultò sulla sedia.

Colpito!

Rem era stato veloce a capirlo. Qualcosa gli diceva che faceva parte del team di Drew, del team "segreto".

Rem attese come Mark che Arlie dicesse qualcosa.

-No, lui non può essere... abbiamo litigato... ma... non posso crederci!- Mormorò piano.

Rem sbuffò. -Tutti può essere! Se vogliono fare male te!- Il suo accento russo gli fece pure storpiare il modo di parlare corretto.

Sembrava arrabbiato.

Quell'uomo doveva averne viste di cose: il volto non faceva passare nessuna emozione, il suo sguardo era duro come l'acciaio. Solo quando parlava si poteva capire.

Se era calmo, le sue parole erano quasi musicali; concentrato aveva un accento russo, se si innervosiva perdeva il ritmo dei pensieri e sbagliava modo di parlare.

----------

Quando si salutarono Mark gli passò il suo biglietto da visita.

-Per qualsiasi cosa puoi chiamarmi.- "Anche per una birra..." aggiunse mentalmente.

L'altro scosse il capo. -Ho già memorizzato il tuo numero, era scritto su uno di quei fogli.-

Mark rimase sorpreso e l'altro, senza farsi vedere da Arlie, gli fece l'occhiolino e un angolo della bocca si sollevò in su.

-Ti chiamo domani.- Gli disse uscendo.

----------

-Sei gay?- Arlie lo fissó mentre guidava.

-Sì, ti crea problemi?-

L'altro sospirò. -No, anzi! Sei la mia salvezza! Forse tu puoi aiutarmi...-

-A fare cosa?-

-A spiegarmi come si capisce che si è gay! Ho provato a chiederlo a Drew e a Simon... ma le loro risposte erano strane, non ho capito nulla.-

-Pensi di essere gay?-

Il giovane annuì.

-Perchè?-

-Perchè... mi piace un ragazzo... ma prima mi piacevano le ragazze...-

Rem si voltò a guardarlo, mentre erano fermi ad un semaforo rosso. -Quanti anni hai?-

-Ne compio diciotto a gennaio...-

La bocca del russo si era spalancata così tanto che ci sarebbe stata una mano dentro.

-Sei minorenne! Ma i tuoi genitori cosa dicono di... di... questo che fai tu come lavoro?-

Mise in marcia e partì al semaforo verde.

Arlie sbuffò. -Drew è diventato il mio tutore legale dopo che i miei si stavano scannando per mangiarsi i miei soldi. Ho chiesto di "divorziare" da loro...-

-Con il tuo amico con cui facevi gruppo, come è andata?-

-Prima mi spieghi come si capisce se si è gay?-

Rem sbuffò dalle narici. -In che modo ti piace "lui"?-

-Mi sento strano quando c'è, mi batte il cuore, mi emoziona... mi fa venire pensieri sconci...-

-Vedi, alle volte ci si innamora semplicemente di una persona, che sia maschio o femmina non importa.-

-Questo me lo ha già detto Drew...-

-Aspetta, tu cosa vuoi sapere in realtà? Se sei gay solo se lo prendi?- Rem voltò lo sguardo per un attimo e vide Arlie rosso come un peperone. -Ah, capisco, se lo metti allora secondo te non sei gay, ma se lo prendi sei una checca!- Rem rise divertito. -E se succede che con un partner vi scambiate? Cosa sei?- Vide il giovane abbassare la testa e sprofondare nel sedile.

-Tu... lo fai?- Mormorò pianissimo.

-Con la persona giusta sì.- Si fermò nel parcheggio della Talisman, spense il motore della macchina e si voltò a guardarlo. -Arlie vivi la vita senza farti problemi, non importa la tua sessualità ma importa come la vivi. Che tu sia passivo, attivo o versatile, importa solo che faccia stare bene te e il tuo partner, che sia maschio o femmina. Comprendi?-

Il ragazzo era ancora rosso in viso, ma Rem vide che stava riflettendo sulle sue parole.

-Quello del gruppo...- Iniziò quando scesero dalla macchina dirigendosi all'ascensore.

Un fiume di parole veloci uscirono dalla bocca del ragazzo.

Elfenbein (Serie NaTalisman)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora