Prologo - Se devi cadere, fallo con stile.

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Pov Dio

Perché raccontare questa storia, vi chiederete. Perché l'onnipotente, sempre così indaffarato con il suo "Grande Piano", dovrebbe raccontare a voi questa storia? Potrei di certo impiegare il mio tempo in attività molto più dilettevoli...adesso che ci penso avrei una certa partita in sospeso con mio figlio: golf negli anelli di Saturno e lui fa buca al primo colpo tutte le volte. Sono quasi sicura che bari! Comunque sia, come Dio Onnipotente posso vantarmi di parecchie cose: aver creato il cielo, la terra, le stelle, le creature viventi, e di aver reso illegale il reggaeton, ma ciò di cui vado più fiera è proprio quanto sto per raccontarvi.

Potremmo dire che questa storia parli di un angelo e di un demone, ma non è così. In realtà parla del TUTTO, di come l'amore possa trovarsi ovunque e... di come gli angeli non capiscano una Beata Giovanna di quello che voglio.

IO SONO INEFFABILE MERDE!

Tutto ebbe inizio ancor prima della creazione e della nascita dell'Inferno, quando i demoni ancora non esistevano.

Al tempo angeli erano estremamente obbedienti, facendo tutto ciò che gli ordinavo senza obiettare o fare domande (voi non avete idea della noia), ed il più diligente di tutti era senza dubbio l'Arcangelo Raffaele. Ecco, lui insieme ad un altro angelo di nome Aziraphale, è il nostro protagonista. Si può dire che i due angeli nacquero insieme, e insieme rimasero, fino a che Raffaele non cadde, diventando un demone. Alcuni angeli infatti, iniziarono a perdere la loro fede, a fare domande, a chiedersi se quanto fatto fosse giusto o sbagliato.

Se questo facesse parte o meno del mio piano, non ho intenzione di specificarlo (sono ineffabile ricordate?), ma sta di fatto che Lucifero aveva radunato una folta cerchia di seguaci. Si ribellò, e la sua sete di conoscenza scatenò una guerra.

Anche Raffaele si unì a lui (era un angelo curioso ed eravamo spesso in disaccordo. In un certo senso c'era da aspettarselo che sarebbe diventato un problema) non senza aver cercato di convincere Aziraphale ovviamente, che però scelse il bene. Al termine della guerra, non potei far altro che cacciare i ribelli, e relegarli in un posto in cui, per un po', non avrebbero potuto nuocere a nessuno.

Pov Raffaele

La caduta? Si, me la ricordo (e chi se la scorda). Me ne stavo tranquillo a combattere la grande guerra tra il bene ed il male, una cosa normale insomma, quando attorno a me si è creato un grande cerchio di fuoco ed una forza sconosciuta mi ha gettato verso il basso.

Uffa! Tutta colpa delle mie cattive compagnie! Eppure, quel Lucifero mi sembrava un così bravo ragazzo! (a quanto pare dovrò rivedere la scelta degli amici in futuro).

Dopo sono solo immagini confuse, suoni indistinti e un forte odore di bruciato; ma ricordo chiaramente una voce dall'alto che diceva: "vi condanno alla dannazione eterna" e ancora "questa è la punizione per chi si ribella". La vera fortuna è che il cielo e la terra erano già stati creati o adesso starei ancora cadendo! Ricordo uno schianto fortissimo, abbastanza da sgretolarmi a livello molecolare (come direbbe uno scienziato...si chiamano così giusto?). Solo che non morii. Riaprii gli occhi, e la prima cosa che provai fu dolore. Non un dolore emotivo, no... non ero triste per l'accaduto, accidenti non sarebbe per niente da me! Quello che provai fu dolore fisico: ogni singola parte del mio corpo bruciava, in un modo che nessuno potrà mai comprendere dalla sola descrizione. Voltai leggermente la testa e con la coda dell'occhio notai delle piccole fiamme sulle mie ali che si stavano lentamente estinguendo. Ma il dolore non accennava a diminuire. Non riuscivo a smettere di urlare, avrò urlato per ore! In tutto questo notai alcuni piccolissimi particolari che sarebbero diventati importanti solo in un seguito. Primo: la mia veste e le mie ali si stavano colorando di un grigio sempre più scuro fino a raggiungere il nero ed allo stesso modo i miei capelli, che da biondi stavano diventando rossi. Secondo: intorno a me c'erano decine di miei compagni nella mia stessa identica situazione. Terzo: per noi non c'era e non c'è più alcuna speranza, siamo dannati, siamo imperdonabili, siamo demoni. Notai che c'era un laghetto circondato da alcune piante secche poco lontano da me. A fatica mi trascinai vicino all'acqua, non mi specchiai, non ci riuscii. Affondai il viso nella acqua fresca e bevvi per cercare di calmare il bruciore. Stavo soffrendo, è non c'era più nessuno lì con me per farmi sentire meglio. Nessuno...Mi guardai intorno e mi ricordai di un ultimo particolare, che fece più male del mio "post-caduta": Aziraphale non era con me.

Certo, lui è rimasto dalla parte negli angeli, non può essere caduto...Aziraphale che è sempre stato così buono...come hai potuto anche solo pensare che ti seguisse nell'oblio? STUPIDO! STUPIDO! STUPIDO! Dimmi Aziraphale: adesso cosa faccio senza di te?

Cominciai a piangere, fu una strana sensazione, non avevo mai pianto prima d'allora (altro fatto di cui non mi importò assolutamente niente, ma assai singolare, le mie lacrime hanno una leggerissima colorazione rossastra). Forse avrei dovuto trattenermi, mostrarsi debole non avrebbe che peggiorato la situazione. Ma non ce la feci, faceva troppo male, e io non ero abbastanza forte.

Non è giusto! Non ti è bastato cacciarmi dal Paradiso? Perché vuoi continuare a punirmi in questo modo?! È un'altra parte del tuo maledetto piano? RISPONDIMI!

Maledetti! Non mi importa se sarò dannato, non mi importa se rischio di essere punito nuovamente, non ho intenzione di rinunciare a lui! AVETE CAPITO? MI SENTI AZIRAPHALE!? AZIRAPHALE! ... Aziraphale...no...

Sentii le lacrime bruciarmi il viso e cadere a piccole gocce nell'acqua. Avevo perso tutto: la mia casa, la persona che amavo, la persona che non ho mai avuto, la mia identità...

Chi ero io?

Mi feci forza, aprii gli occhi, guardai l'immagine riflessa nel lago: quello ero io, ne ero consapevole: le ali nere, i capelli rossi, gli occhi gialli con la pupilla stretta e lunga...come quella di un serpente.

Chi ero io?

Non ero più l'Arcangelo Raffaele...ero un demone, ero un serpente, ero...Crawley.

Pov Aziraphale

- "<^"%&£/ dim=&(**/re%$ R@f^a3le,|^'(0. Capisci, Aziraphale?" -

- "Raffaele? Non lo conosco." –


Angolo autrici:

YOI GENTAS! ok...questa è la nostra prima storia e questo è solo il prologo ma comunque...SPERIAMO CHE VI SIA PIACIUTO! 😅 (risata nervosa)

Tra poco pubblicheremo anche il primo capitolo. (wi!!!) Già vi informiamo che i nomi dei capitoli saranno sempre demenziali perché...perché si, voi non fatevi domande!

p.s. ringraziamo la nostra Stupendosa ArtyFox 🦊😇 per l'immagine di copertina...sennò mi ammazza.😵

E...niente.

Se quello che avete letto vi è piaciuto rileggetelo, se non vi è piaciuto buttatelo nel cesso.

Noi ci rivediamo dall'altra parte! 😉

CrowfellWhere stories live. Discover now