Dal testo "....Poi guardai lui. Era appoggiato alla porta nascosto dietro Watson immobile e perfetto, il suo viso non tradiva alcuna emozione e i suoi occhi del colore del ghiaccio mi fissavano senza alcun timore. Mi sentivo studiata da quegli occhi perfetti,avevo paura che ogni mia singola emozione potesse trasparire con troppo facilità. Provavo emozione, timore e agitazione nel stare nella stessa stanza insieme a lui. La prima cosa che imparai su Sherlock Holmes era il fatto di sentirti costantemente fuori posto. Il suo comportamento così rilassato mi innervosiva, non sapevo come comportarmi. - lui è Sherlock Holmes anche se immagino che tu lo conosca già - Annuì, non avevo il coraggio di parlare. Sherlock si avvicinò. Non mi prese la mano. Non mi sorrise. Continuò solo a fissarmi per quella che sembrava un'eternità..."