Nelson aspettava quel momento da ben cinque anni, con ansia aveva aspettato che il corso della storia lo portasse di nuovo sulla Terra. Di nuovo sul pianeta che una volta era la casa dell'umanità. Sapeva cosa aspettarsi, cosa doveva fare. Quello che non si aspettava era, però, rivivere tutto ciò che il passato aveva nascosto ai suoi occhi, tutto ciò che lo aveva fatto soffrire. DAL PROLOGO: Kivotós era il nucleo centrale che teneva insieme l'intero insieme di Arche e che dava sostentamento a tutte le altre colonie. Qui la maggior parte della popolazione abitava, lavorava e si divertiva. Qui l'intera società si era formata, sviluppata e innovata fino a diventare quella che è oggi. Kivotós era il fulcro di altre 26 Arche, tutte diverse e tutte con specifiche differenti. DAL QUARTO CAPITOLO: Asciugò la lacrima non la punta delle sue dita, senza dire nulla, mentre le sue lacrime rigavano ancora una volta il suo viso. Soltanto loro sapevano. Soltanto loro avevano capito, chi prima e chi dopo, che qualcosa era cambiato nell'ultimo anno, che qualcosa nel loro rapporto aveva preso una direzione che il Concilio mai avrebbe approvato.