Capitolo 43 - Ti odio

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Meredith

Oh mio Dio.
È un incubo vero?
Quando mi vedono e si accorgono di me, cala un silenzio tombale.

«Merda.» biascica Cameron.

«Ahia, la situazione si mette male.» commenta il ragazzo di prima, per poi dirigersi verso la cucina.

«Meredith?»
«Che ci fai qui?» mi chiede Wesley.

«Dovevamo vederci...»

Le parole mi escono a mala pena dalla bocca.

«Cazzo, me ne sono scordato!» esclama portandosi una mano sulla fronte.

Cameron è ancora seduto sul divano, senza nessuna espressione sul volto mentre mi guarda.

Sul tavolino vedo della polvere bianca, delle banconote, bustine, accendini e dei spinelli.
Inoltre, ci sono anche delle bottiglie di vetro vuote e dei bicchieri da shot, alcuni pieni e altri già vuoti.

Sposto lo sguardo, dall'altro lato vedo quattro ragazzi che non conosco.
Uno di loro ha una bottiglia di birra in mano mentre altri due uno shottino e l'ultimo invece, sta fumando una sigaretta.

«No aspetta, Meredith non è quello che sembra.» dice Wes scattando in piedi.

A mala pena sta in equilibrio.
Lo guardo sbalordita, sotto shock.
Ha gli occhi rossi e le pupille dilatate.
È...È fatto.

Guardo Cameron, sperando con tutto il cuore che almeno non lo sia ma la stessa cosa vale per lui.
Gli altri sembrano solo ubriachi.

«Non è quello che sembra?! Cosa dovrebbe essere se non droga?!» gli chiedo e lui si avvicina a me.

Non ci credo.
È un incubo.

«Ditemi che tutto questo è uno scherzo.» dico ridendo nervosamente ma nessuno di loro mi risponde.

Hanno sbagliato giorno, oggi non è l'uno di aprile.
Logan è appoggiato su un mobile, con le braccia incrociate al petto.
Lo guardo, quasi pregandolo, a dirmi che tutto questo è solamente uno scherzo di cattivo gusto ma invece, non apre bocca.

«Perché?» chiedo a Wes, indietreggiando.

«Meredith, ascolta...» borbotta prendendomi la mano.

«Non toccarmi!» esclamo ritraendo immediatamente la mano.

«Meredith...»

Lo guardo negli occhi; mi distrugge vederlo in questo stato.
Non può averlo fatto sul serio.

«Io n-non...» mormoro e mi giro a guardare Cameron.

Lui neanche mi guarda, si limita ad aspirare la canna per poi buttare fuori il fumo come se nulla fosse.

«I-Io non me l'aspettavo da voi, soprattutto da te, Wes. Mi hai delusa.» dico con un filo di voce e me ne vado.

Non ci credo.

«Meredith, aspetta!» dice cercando di raggiungermi, cosa che gli esce abbastanza difficile dato che barcolla e deve appoggiarsi a ogni mobile che ha vicino.

Nelle mie vene ribolle rabbia e delusione allo stesso tempo.
Quando mi abbasso per prendere la mia borsa, sento una mano afferrarmi per il polso.
Mi giro e sorprendentemente, vedo Wesley.
Mi scanso nuovamente.

«Dio, Meredith. Lascia che ti spieghi, fermati un attimo.» biascica mentre io mi dirigo verso l'uscita.

«No, non voglio ascoltarti. Anzi, sì.» affermo e mi volto di nuovo verso di lui.

Unbreak My Heart || Cameron DallasWhere stories live. Discover now