• Prologo •

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Stavo camminando al fianco di Bora, la mia migliore amica, per il corridoio della scuola. Sospirai al pensiero che fossimo già in quinta liceo. Come ci ero arrivata in quinta era un mistero irrisolvibile. Non andavo male nelle materie, ma neanche così bene. Sospirai, sorridendo ampiamente al pensiero che fosse l'ultimo anno con quei bastardi dei miei compagni di classe. Mi avevano soprannominata "senza cuore" e ciò era venuto a saperlo poi tutta la scuola. Tra un po' gli altri studenti sapevano più il mio soprannome del mio vero nome. Mi avevano affibbiato quel nomignolo perché non aiutavo i compagni coi compiti, non mi interessavo della vita degli altri e tendevo a snobbarli come se nulla fosse. La cosa peggiore dalla quale era derivato questo epiteto era che molti ragazzi e anche alcune ragazze si erano presi una cotta per me e io li avevo rifiutati tutti, senza distinzione di genere o altro. Questo non perché ero stronza, ma perché il mio cuore non aveva bisogno di nessuno se non della mia famiglia e dei miei pochi amici. Ogni tanto finivo a letto con dei ragazzi a caso — sempre protetta, ovviamente — e per un po' mi avevano chiamata anche "Puttana senza cuore". Questo perché ovviamente se sei donna e vai con tanti uomini sei una troia, ma se sei uomo e vai con tante donne allora sei uno bravo, uno capace, uno da rispettare.

Sospirai, rendendomi conto che fosse ora di entrare in classe. Salutai con un cenno della testa Bora e poi entrai. Andai al mio banco e mi bloccai nel vedere una rosa nera. Le rose nere volevano dire che il mittente ti augurava moltissime sfortune e altrettanti pianti.

"È una minaccia?" Sussurrai tra me e me, guardando con occhi di ghiaccio tutti i presenti. Non pensavo fossero stati loro. Accartocciai la rosa nera come se fosse stata di carta e la buttai nel cestino.

Notai un bigliettino sul banco e sbuffai. Un altro che non aveva neanche il coraggio di parlarmi in faccia. Lo aprii e lo lessi.

Dovresti sorridere più spesso, [T/N]. Il tuo sorriso è semplicemente magico e mi riscalda il cuore
            -J

Accartocciai pure quel foglio e lo lanciai nel cestino della carta, facendo centro. Pft, il mio sorriso lo riservavo solo a chi se lo meritava.

Angolo autrice
Ammetto di avere molta ansia a scrivere una reader con la reader con un carattere così «forte», non ne ho mai lette. Vi rappresentate in questo tipo di carattere o siete più soft e pensate che una reader del genere sia sbagliata?

Sherry~

Rose | JJk x reader Where stories live. Discover now