Capitolo 100 - Ti amo Draco

3.8K 224 78
                                    

Ci riprendemmo il tempo giusto di recuperare Harry, ero così preoccupata, era solo con quella psicopatica, non potevo perdere anche lui.

La scena che vidi al mio arrivo fu raccapricciante, polvere ovunque e Silente steso a terra al fianco di mio fratello, corsi subito da lui ma i suoi occhi erano offuscati, sembrava indemoniato.

«Harry!» tentai di avvicinarmi.
Sembrava stesse lottando contro se stesso, e dalla voce al suo interno capii che Voldemort era dentro di lui.
«Harry» sussurrai più dolcemente,

Gli presi dolcemente la mano mentre smise di dimenarsi.
«Tu sei il debole» blaterò «Perché non conoscerai mai l'amore o l'amicizia.. e mi dispiace per te»

Riprese a dimenarsi fino all'arrivo di tutti i membri del Ministero, compreso Caramell, appena in tempo per vedere Voldemort nella sue sembianze.

«È tornato» disse spaventato il Ministro,
Finalmente arreso alla realtà, aggiungerei.

«Harry» sussurrai piangendo.
Lo sollevai per permettergli di poggiare la testa sul mio seno e accarezzai i suoi capelli nella speranza di farlo calmare.
«Sei forte Harry, supereremo anche questa, te lo prometto»

In quell'esatto momento sentii la sua mano stringere la mia, capii che mio fratello era ancora con me.

I nostri pseudo genitori ci affiancarono nell'attesa che Harry si riprendesse e vidi i membri del ministero portare via numerosi Mangiamorte, compreso Lucius e in quel momento non potei fare a meno di pensare a Draco, stavano portando suo padre ad Azkaban e mi sentii male solo ad immaginare la sua reazione quando l'avrebbe scoperto, non volevo vederlo soffrire, per nulla al mondo.

*

Tornammo ad Hogwarts in religioso silenzio nel profondo della notte, pensare che l'indomani avremo terminato anche questo quinto anno, che a dirla tutta per me sarebbe il terzo, eravamo a pezzi, nessuno osava proferire parola.

«Professor Piton, accompagni la signorina Potter nel suo dormitorio» ordinò la McGranitt

«Come stai?» mi domandò Harry
«Come te»
Ci guardammo senza bisogno di parlare, mi strinse a se per congelare quell'istante di dolore.

«Buonanotte Moony»
«Buonanotte Har» sorrisi «Sirius è fiero di te»

«Anche di te, credimi»
Ci congedammo per poi andare ognuno nella propria sala comune. Il tragitto con Piton fu talmente silenzioso da udire persino i nostri respiri; non volevo piangere ancora, ero esausta anche di quello.

«Mi spiace per la sua perdita signorina Potter» mi disse freddo Piton prima di andarsene e mi lasciò così, di stucco.

Salii in fretta le scale del dormitorio è una volta aperta la porta della stanza notai il letto vuoto di Pansy e sopra il mio c'era Draco, seduto a fissarmi.
Si alzò di scatto e mi strinse forte, ripresi così a piangere.

«Draco tuo padre-»

«Lo so, mia madre mi ha mandato un gufo»
Vidi una lacrima silenziosa scendere sulla sua guancia pallida.

«Mi dispiace così tanto» piansi stringendomi a lui il più possibile.
«Anche a me Moon, mi dispiace, so che tenevi a lui»

«Si ma tuo padre-»
«Si beh, lui almeno è vivo»
Aveva ragione, nessuno mi avrebbe mai più ridato indietro Sirius.

Lo guardai negli occhi e mi resi conto che in quel momento non avevo bisogno di niente, se non di lui.
«Calmami Draco, curami» gli sussurrai.

«Non dire altro»
Mi prese in braccio e mi baciò, appoggiandomi lentamente al letto, si tolse la cravatta e si sfilò la camicia, poi si fece scendere per le gambe i pantaloni. Tolse il mio pullover e subito dopo anche i miei jeans, anche se con un po' di difficoltà, anche l'intimo volò via velocemente.

Chiese il mio consenso per procedere e in poco tempo lo sentii dentro di me, fu allora che capii che tutto poteva aggiustarsi, il dolore sembrava meno forte e percepivo una bolla intorno a noi, lontano da tutte le sofferenze. Mentre raggiungevo l'apice del piacere lo strinsi forte a me, per sentirlo addosso, più in me di quanto già non fosse.

«Ti amo Draco»

Uscì dalla mia bocca come un sussurro, spontaneo, quasi come se nemmeno io volessi dirlo; si spinse dentro di me ancore più forte, ancora più dolce, ancora più intenso.

«Sei bellissima Piccola Mezzosangue»

Nudi, stretti, chiusi nel nostro piccolo mondo sembravano al riparo da tutto ciò che accadeva là fuori, c'era qualcosa di davvero magico. Continuammo senza smettere neanche un momento, avevo bisogno di lui e di sentirlo, come lui di me, mai nessuno medicina sarebbe stata così forte per noi due, proseguimmo fino a quando vidi le prime luci del mattino.

Piccola Mezzosangue 3 || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora