10 - Complicità inaspettata accesa da ricordi... ma piacevole

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"Ti dico che è oggi, me lo ricordo!"

"No Bella, è domani! Ricordo perfettamente che era il giorno in cui i miei parenti sono venuti da noi per festeggiare pa fine del periodo Natalizio" Rodolphus parlava con sicurezza e mischiv il suo tono con una nota di pretesa, come se non volesse sentire altre opinioni.

"Rodolphus è oggi! Abbiamo battezzato Antheo oggi per non mischiare le feste! Stai invecchiando caro" ridacchiò la donna prendendo in giro il marito.

Ultimamente il loro modo di passare il tempo era far riaffiorare ricordi della loro vita: dal loro primo giorno di scuola, al loro matrimonio fino all'ultimo giorno passato con la loro famiglia. Utilizzavano quel metodo anche per soffocare la loro sofferenza, cercando di non pensare che, il giorno in cui l'Oscuro Signore li avrebbe liberati, sarebbero usciti senza trovare nessuno ad aspettarli a casa, e senza pensare che una volta tornati quella tenuta sarebbe risultata terribilmente vuota. Dentro di loro speravano, in certi giorni, che l'Oscuro Signore non li liberasse, sarebbe stata troppo dura dover affrontare a trecentosessanta gradi la morte del loro unico figlio.

"Aveva una settimana, uno scricciolo talmente fragile che non lo avresti mai definito un mago del suo livello" disse Rodolphus con una nota di tristezza, c'erano giorni in cui si prendevano a ridere e giorni in cui preferivano smettere subito per non piangere, non avrebbero mai dato una soddisfazione ai carcerieri mostrandosi deboli e disperati.

"Me la pagherà quel Moody, perché non l'ho ucciso quando ne avevo l'occasione?" Si chiese achifata Bellatrix gettando un sasso in una delle innumerevoli pozzanghere presenti nella cella "A quest'ora avremmo ancora nostro figlio, addirittura comunicarci la sua scomparsa con una tale freddezza!"

Rodolphus non le rispose ma la capiva: erano comunque una famiglia, erano genitori, e Mangiamorte o no avevano diritto quantomeno a poterlo salutare un'ultima volta e a partecipare al funerale; invece avevano comunicato la notizia e avevano ignorato ogni supplica da parte dell'uomo per poter almeno vedere Antheo, impedendo anche di poter veder familiari che gli mandassero le condoglianze. Inaccettabile un trattamento del genere. Era per tutti quei motivi che premevano tanto sui ricordi, sembrava che fosse ancora a casa ad aspettarli.

"I festeggiamenti erano durati una settimana, dopo la cerimonia, ricordi?"

"Sì" disse Bellatrix accennando un sorriso "E una sera eravamo dai miei zii"

"Mi ricordo che per tutto il primo anno non lo mollavi a nessuno, impedirvi anche a Sirius e Regulus di avvicinarsi"

"Con quelle mani sudice?! Andiamo! Toccavano ovunque ci mancava solo che contaminassero mio figlio!"

Il pensiero si spostò subito a quella sera: la tavola era apparecchiata con una splendida tovaglia bianca con i bordini ricamati, dei piatti pregiati risalenti al matrimonio di Orion e Walburga, perfettamente allineati con i bicchieri abbinati. Tutta la casa odorava di felicità e di spensieratezza, i tipici pensieri di un bambino. Sirius e Regulus stavano osservando i preparativi da dietro l'angolo che dava ai piani di sopra, chiedendosi se anche per il loro battesimo fosse stato imbandito il salotto in quel modo.

"Mi raccomando: tutto deve essere al loro posto! Quando mi ricapiterà di poter finalmente vedere mia nipote nei panni di madre? Non ci avrebbe scommesso nessuno" disse Walburga gongolante mentre obbligava il marito ad alzarsi dalla poltrona per aiutare a ricevere gli ospiti; gli prese il Giornale dalle mani e lo spiegazzò posandoloin un mobile nell'angolo e subito raggiunse i figli: "Quanto a voi due: non voglio problemi di alcun genere, comportatevi bene e accogliete vostra cugina da bravi gentiluomini"

L'erede Lestrange - Il rispetto del sangue puro COMPLETATAWhere stories live. Discover now