Capitolo 12

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Apro la porta di casa e appena entro saluto mia madre. Le chiedo a che punto sia il pranzo e mi risponde che non è ancora pronto, spero di non dover aspettare troppo visto che ho una fame da lupi. Vado in camera mia, e come prima cosa poso il casco di Percy molto delicatamente (non voglio che si rovini per nulla al mondo), lancio con la delicatezza di un elefante lo zaino per terra e tolgo la giacca per metterla sulla sedia. Quando mia madre finalmente mi chiama scendo e pranzo.
Finito di pranzare torno in camera mia per mettermi a studiare. Mentre sottolineo sul libro di filosofia le informazioni principali da dover studiare, sento squillare la suonarla del telefono. Prendo il telefono e vedo che è Percy.
"Pronto, Annabeth?"
"Ciao Percy dimmi"
"Perdona il disturbo, ti va bene se passo a prenderti fra una mezz'ora?"
"Intanto non disturbi affatto" (e non disturbi mai) "e si va bene"
"Grande, allora ci vediamo sotto da te fra una mezz'ora"
"A dopo Percy"
"A dopo Ann"

Bene, ho mezz'ora per rendermi più che presentabile. Devo trovare il mascara, dove diavolo è? Eccolo. Okay dopo averlo applicato ho le ciglia decenti. La massa dei ricci sta messa abbastanza bene. Come profumo metto lo Chanel n.5. Vado in bagno e lavo energicamente i denti. Esco dal bagno e mando giù due mentine, giusto per esser più sicuri. Prendo la giacca, le chiavi, il casco e scendo.

Mente mi trovo sotto casa mia vengo avvolta da un gran freddo, c'è un sacco di vento e lo odio. Sto congelando, farò la fine di Jack in Titanic solo che lui l'ha fatta in acqua ed io la farò in aria. Mentre penso alla mia morte per ipotermia mi arriva un messaggio. È Luke.
Una semplice domanda, perché? Il mondo è tanto bello senza di lui e senza le belle ragazze che si fa dalla mattina alla sera. Dopo quello che è successo non posso che entrare in panico. Ricomincio a pensare a tutto ciò che è accaduto con lui... e senza volerlo una lacrima, poi due, poi tre, e non so quante altre iniziano a rifarmi il volto. La mia agonia viene interrotta dalla moto di Percy.

Parcheggia la moto e la accosta affinché io possa salire, ma prima viene come per darmi un abbraccio o un bacio in guancia a modo di saluto e vede che ho il viso umido.
"Che hai fatto Ann?" Sembra preoccupato dalla voce.
"No, niente. Mi sono solo passati brutti ricordi per la testa".
"Se vuoi fare a gara di brutti ricordi vinco io sicuro. Dopo me lo racconti?" Questa domanda me l'ha posta mentre stava facendo gli occhi dolci, come fai a dir di no a quegli occhi?
"Non lo so Percy, è difficile ancora da credere per me e non l'ho ancora metabolizzato anche dopo un paio di anni dall'accaduto"
"Va bene, poi vediamo. Intanto andiamo da me. E cerco di tirati su il morale, non mi piace vederti con le lacrime, non ti si addicono"
Percy riesce sempre a trovare il modo di farmi abbozzare un sorriso, e questo è l'esempio.

Salgo sulla moto dopo di lui. Mi stringo forte al suo petto. Non voglio perderlo, è la cosa più bella che mi sia capitata.

Ciao persone, come state?
Piaciuto il capitolo? Spero di sì.
Cosa pensate di Nico? (lo adoro io)

tridente&civetta Where stories live. Discover now