Capitolo 23

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POV ANNABETH
Sono sdraiata sul lettino dell'ospedale. Chissà come fa ad essere così scomodo, sarà fatto di cartone e di polistirolo. Rimango a fissare il soffitto aspettando che torni Percy. L'ho visto un po' strano appena si è svegliato, non era così ricco di energie come al solito. Forse sono solo mie paranoie inutili. Non lo so. Continuo a fissare soffitto bianco finché non sento il rumore dell'entrata poco aggraziata di Percy nella stanza.

"Sei strano stamattina" gli dico.
Lui mi guarda con una faccia come per dire "eh?", e rispondo alla sua espressione dicendo: "Di solito sei più affettuoso e spruzzi energia da tutti i pori, sei un po' spento".
Lui mi sorride e risponde con voce rauca e mezza assonnata: "Ann, mi sono appena svegliato e dovevo chiamare mia madre. Su vieni qua" e apre le braccia. Mi tuffo nel suo petto, nel profumo della salsedine. Forse erano davvero solo miei pensieri inutili senza fondamento.
Mi stringo a lui più che posso e senza volerlo inizio a tremare.

"Ann che hai?"
"Niente, perché?"
"Stai tremando"
"Freddo" bisbiglio, avevo iniziato a provare freddo senza accorgermene finché lui non me l'ha detto.
"Aspetta un attimo" mi dice; così si allontana da me e si sfila la felpa. "Tieni" dice porgendomela.
"Ma poi tu hai freddo!" ribatto
"Nah, se vuoi chiedo a mia madre di portarmi una felpa così stai più tranquilla"
Annuisco.
"Su adesso mettiti la felpa Ann". Forse la prendo e me la metto facendo un'espressione un po' troppo infantile perché mi guarda e sorride dicendomi: "Quando hai lo sguardo da bambina sei così dolce" ed arrossisco.

Come si fa a non arrossire davanti a quegli occhi?! A quegli occhi verde mare che ti penetrano in profondità e ti rimangono impressi nella mente. A quegli occhi così profondi che ogni persona ci si potrebbe perdere.

Percy afferra il telefono e scrive un messaggio alla madre. Dopo circa 15 min arriva con una felpa.
"Sally!" esclamo.
"Annabeth, tesoro come ti senti?"
"Bene, mi sento molto meglio. Te come stai?"
"Non c'è male e poi diciamo che con un figlio adolescente innamorato non ci si annoia mai"
Sorrido (molto) imbarazzata.
"Mamma!" esclama Percy.
"Percy tieni la felpa e mettitela subito prima che ti ammali". Senza dire nulla Percy afferra la felpa e se la infila. Adesso è lui che fa la faccia da bambino appena sgridato dalla madre. È così tenero e così buffo.

Sally rimane per qualche minuto a parlare con noi, e nel frattempo arriva anche Piper saltellando. Anche lei oggi è strana, di solito non saltella come un canguro per raggiungermi. Sembrano tutti fuori di testa. Sarò io che sono matta?

Piper viene da me e mi abbraccia.
"Come sta la secchioncella?"
"Tutto bene Pip, stringimi di meno o mi strozzi"
"Su su, stai sempre a lamentarti. E adesso basta stare sul letto, alzati e andiamo a fare due passi che devo raccontarti tante di quelle cose che neanche immagini".

Detto questo Piper mi prende per un braccio e mi tira a forza. Con la mia caratteristica delicatezza appoggio i piedi per terra con un sonoro rumore, paragonabile ai passi di un elefante in sovrappeso, ma almeno non sono caduta (vediamo il lato positivo).
Mentre cerco di non cadere per i restanti passi che compio, Piper si rivolge a Percy: "Percy, Jason è di sotto che ti sta aspettando per accompagnarti agli allenamenti, non preoccuparti con Ann ci sono io"
"Va bene Pip. Non credo di avere altra scelta se non scendere da Jason".

Percy mi si avvicina e mi dà prima un bacio veloce sulle labbra e poi mi stringe e mi bacia la fronte. Questo contatto con lui mi fa un certo effetto, starei lì per ore.

"Ci vediamo dopo Ann. Piper non uccidermela intesi?"
Piper sbuffa e io sorrido. "Percy scrivimi quando stai tornando va bene?"
"Va bene, a dopo ragazze".

Percy e Sally si allontano. Vedo le loro figure farsi sempre più piccole per il corridoio dell'ospedale. La madre bisbiglia qualcosa al figlio ma non sento che cosa. Mi piacerebbe sapere che cosa gli ha detto, ma rimarrò nel dubbio finché non torna. Ad interrompere i miei pensieri è il rumore del letto dopo che Piper ci si è buttata sopra come una bambina di 5 anni.

"Scusa Pip, ma non dovevamo andare a fare un giro?"
"Assolutamente, ma volevo sentire il sasso su cui dormivi"
"Non ho parole. Su dammi una mano perché altrimenti faccio due passi e cado per terra"
Piper mi prende sotto braccio e incominciamo la nostra lunga, lunghissima camminata, nella quale so già che Piper mi parlerà per tutto il tempo di Jason.

*nel mentre*

POV PERCY
"Mamma dove le hai messe le lucine?"
"Sono in borsa Percy, appena arriviamo ti do le lucine e il da mangiare. Dato che i pancake non saranno caldissimi per quando li mangerete ho deciso di fare anche dei biscotti blu, ho visto che le piacciono".
"Grazie mamma, sei la migliore" le dico dandole un bacio sulla guancia, non lo faccio quasi mai, ma ogni tanto se lo faccio non crolla il monte Olimpo.
"Percy ti senti bene? Hai appena dato un bacio a tua madre"
"Si mamma sto bene" dico ridendo.
"Comunque hai ragione figliolo, quella stanza é un mortorio, và e dalle un po' di colore blu"
"Va bene mamma poi ti faccio sapere come è andata"
"Assolutamente a dopo Percy"
"Ciao mamma"

Ora è tempo di chiamare Jason, così iniziamo a metterci all'opera.

Vi ringrazio per aver letto la mia storia, per le 9 mila visualizzazioni, quasi 10mila!Grazie davvero. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo con il prossimo !💕
Secondo voi quale sarà la reazione di Annabeth davanti alla sorpresa di Percy e che cosa racconterà Piper ad Annabeth?

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