Capitolo 9

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Akemi: Dio, che sfiga... ma con tutti i combini di questo quartiere, dovevi proprio entrare in questo?
Bakugou: E con tutti i combini dovevi proprio lavorare in questo?

Se continua così lo uccido: perderò il lavoro ma almeno avrò dato un bel pugno a questo coglione.

Bakugou: Quindi? Che cazzo ci fai qui?

Ma ha dei vuoti di memoria? Gliel'ho appena detto!
Ma, aspetta... possibile che... è ubriaco?!

Akemi: Da dove vieni?
Bakugou: Dal pub che piace a Capelli di merda.
Akemi: Ma è lontano almeno tre isolati da qui!!

Bakugou: Ma è la via più veloce per tornare a casa...

Oddio, non so dove abiti, ma sono abbastanza sicura che che casa sua non sia per di qua.
Che si sia perso?

Akemi: Ma non potevi farti accompagnare da qualcuno di sobrio?
Bakugou: Ho portato io tutti, ma poi Capelli di Merda ha accompagnato Pikachu a casa perché stava male.
Akemi: E le altre?
Bakugou: Abitavano vicino al posto. Capelli di merda mi ha detto che non riusciva a tornare con la macchina e io e Nastro Adesivo siamo andati a piedi.
Akemi: E ora Sero dove è?
Bakugou: Che cazzo ne so io!
Akemi: Wo wo calma!

Come hanno potuto bere così tanto?! Ma sono stupidi?
E pensare che questi si diplomano...
Mi spiace per Kirishima che dovrà fare da badante a quel deficente elettrico.

Bakugou: Senti, q-
??: Avete finito di conversare?! Io vorrei tornarmene anche a casa! Se volete fare conversazione, andate da qualche altra parte!
Akemi: Mi scusi tanto!

Passo velocemente la spesa di Bakguou e poi mi appresto a concludere anche quella del signore che era in coda.

Akemi: Arrivederci e torni a trovarci!
Bakugou: Come cazzo fai a restare così calma con dei rompicoglioni del genere?

Mi giro, trovando il biondo appoggiato al bancone con i gomiti.
Dalla mia posizione posso vedere perfettamente quelle spalle possenti, coperte da una giacca nera in pelle.
Il suo collo è ben visibile e, ad ogni minimo movimento della testa, tutti i muscoli si azionano come ingranaggi.
Neanche Kirishima ha un fisico così bello, eppure-

Bakugou: Quando stacchi?

L'oggetto del mio studio, al limite dell'anatomico, interrompe i miei pensieri, girandosi verso di me ed incatenando quei rubini nei miei occhi color smeraldo.

Akemi: Ehm... i-io...

Mi scordo completamente l'orario, nonostante non avessi fatto che fissare le lancette per tutto il mio lavoro.
Guardo l'orologio e noto che sono già l'1:35.

Akemi: Cinque minuti fa, ma devo aspettare che mi diano il cambio.

Come chiamata da una forza superiore, la mia collega entra dalla porta.

Akemi: Buonasera signora Taiku, vado a cambiarmi e le lascio il posto.
Taiku: Mh.

La signora Taiku non è una di molte parole, ma fa il suo lavoro e nessuno si lamenta, men che meno io che odio conversare con gli sconosciuti.

Appena esco dal retro noto che Bakugou se n'è andato.
Probabilmente si sarà stancato di stare qui.
Già è bello che si sia fermato a parlare: sicuramente colpa dell'alcol.

Akemi: Arrivederci signora Taiku.
Taiku: Mh.

Esco e un freddo pungente mi attacca ogni lembo di pelle.
Un piccolo brivido mi scuote il corpo, fino a quando una giacca non si posa sulle mie spalle.

Bakugou: Il rumore dei tuoi denti che battono mi dà sui nervi.

Il ragazzo biondo sbuca fuori dal buio della notte, donandomi una visione celestiale di corpo marmoreo in T-shirt.

MOONLIGHT || Bakugou x OCWhere stories live. Discover now