Capitolo 26

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"We never realize how frozen we are
until someone start to melt our ice"
-Bridgett Devoue


Il cielo stellato sopra di noi sembrava vegliare sui nostri discorsi, sulla musica di Jirou, le battute di discutibile gusto di Kaminari e Sero, gli occhi dolci che si scambiavano Midoriya e Uraraka, il cibo condiviso con tutti, i marshmallow abbrustolitiliti più volte da Todoroki, lo scrosciare calmo del mare, gli sguardi.
Dio gli sguardi.
Sentivo ancora le sue mani su di me, il suo tocco deciso, possessivo e vibrante, come se fosse stato impresso a fuoco sulla mia pelle, e, quando i nostri occhi si incrociavano, era come se non si fosse mai staccato da me.

Forse mentre scendevamo le scale per raggiungere gli altri, qualche dubbio era passato per le nostre menti, domandandoci se fosse stato tutto un errore, azioni dettate puramente da un istinto, presi dal momento.
Ma dopo esserci seduti, separati unicamente dalla figura del nostro migliore amico rossastro, avevamo compreso: incrociando gli sguardi il desiderio era ancora presente, insaziabile e latente, sibilante e seducente.

E mentre conversavamo, ridevamo, bevevamo e mangiavamo, a intervalli regolari le nostre iridi si incrociavano, come bisognose di sapere che il desiderio persisteva, confermare che l'avversario non se l'era data a gambe.
Perché si, anche in questi casi la competizione c'era: chi avrebbe ceduto prima? Chi si sarebbe alzato col chiaro tentativo di invitare l'altro a fare lo stesso? Chi avrebbe messo a nudo per primo i propri sentimenti?
La posta in gioco era tanta e, anche se nessuno dei due sapeva cosa sarebbe accaduto al "perdente", il desiderio di prevalere era lo stesso di quello di una vera e propria competizione.

La guerra di logoramento prevedeva occhiate, cenni seducenti, messa in mostra di muscoli e di forme, camuffati da azioni apparentemente innocenti.
Una bevuta poteva far risaltare un bicipite, come un passaggio di patatine poteva mettere in mostra un po' di scollatura.
Eravamo infantili, lo sapevamo, ma il puro gusto di stuzzicarci davanti a tanti sguardi ignari sembrava elettrizzarci più del dovuto.

Kirishima: Credo di farcela. Si. Si insomma, è da tanto che ci penso. Sono sicuro.
Akemi: Di cosa, scusa?

Il rosso stava parlando da qualche minuto, minuti di tregua dalla guerra del logoramento ma non dagli sguardi complici.
Tutto ciò portava anche ad avere una scarsa concentrazione, che però dovevo riacquisire in nome del mio migliore amico.

Kirishima: Si, insomma, di dichiararmi. Credo sia il momento giusto.
Bakugou: Come lo erano anche le ultime quattro volte?
Akemi: Oh ma piantala! Sempre a prenderlo in giro! Kiri, se sei sicuro questa volta, allora niente ti deve fermare.

Tutti e tre ci prendiamo una pausa dal discorso per fissare l'oggetto della discussione: Mina, completamente ignara di essere il fulcro delle nostre attenzioni, sta ridendo assieme a Hakagure e Uraraka, con una birra in mano che sembra pericolosamente diretta verso i capelli di Sato.

Bakugou: Non ritirarti all'ultimo minuto come l'altra volta al bar.
Kirishima: Lì eravamo completamente ubriachi, non potevo.
Akemi: Stiamo bevendo anche adesso in verità.
Kirishima: Si ma con moderazione.

Ancora un'occhiata verso la nostra amica rosa, prima di iniziare ad escogitare un piano.

Akemi: Come la prenderai in disparte?
Kirishima: Sinceramente non lo so. Vorrei evitare di dirglielo troppo a tarda notte.
Bakugou: Puoi sempre sperare in una serenata davanti a tutti.

Il mio sguardo truce verso al biondo viene quasi ignorato: quasi, perché in tutta risposta avevo ottenuto due occhi tutt'altro che intimoriti, anzi sembravano divertiti, giocosi.
Eccitanti.
Cazzo, datti un contegno Akemi. Fallo per Ejiro.

Akemi: Puoi approfittare degli snack.
Kirishima: Che intendi?
Akemi: Sta finendo il cibo e la maggior parte di noi non ha neanche la minima ombra di sonno, quindi vorranno tutti mangiare ancora.
Posso provare a chiedere a Mina se vuole aiutarmi con gli snack, così quando rientriamo in casa tu hai la tua chance.
Bakugou: E tu come esci dal quadretto?
Akemi: Mi nascondo in un angolo.
Bakugou: Non desteresti proprio sospetti guarda.

MOONLIGHT || Bakugou x OCWhere stories live. Discover now