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JUNGKOOK

«Sei sicuro di quello che stai per fare?»
Stringe il volante e scuote la testa.
«Perfetto» sussurro.
«Sai, Tae, penso che portarmi con te non sia stata una grande idea, visto che i tuoi genitori sono omofobi e io sono il tuo ragazzo.»

«Cazzi loro!» Sbotta. «Io sto andando solo ed esclusivamente per Chaemin.»

Parcheggia, davanti ad una villa enorme e insieme scendiamo.
Lui bussa alla porta, con violenza e in poco tempo una coppia ci viene ad aprire.

«Cosa vuoi?» Chiede l'uomo, con i denti stretti.
«Vedere mia nipote.»
«Te lo puoi scordare, Taehyung. Chaemin non verrà a sapere di avere uno zio, con una deviazione mentale come la tua.»

Sgrano gli occhi, sussultando.
Deviazione mentale?

Stringo i denti. Hanno definito l'omosessualità una "deviazione mentale"?
Prendo un respiro profondo, cercando di stare zitto.

«Siete dei bastardi» sbotto. Tutti gli sguardi si posano su di me, che incrocio le braccia al petto.
«E tu chi saresti, ragazzino?» Domanda la donna, con le sopracciglia aggrottate.
«Il ragazzo di vostro figlio.»

«Hai portato la tua puttana in casa nostra?!»
Suo padre ha gli occhi iniettati di sangue.
«Sta zitto, pezzo di merda!» Esclama.
«Fateci entrare, lasciate che Taehyung veda sua nipote e poi ce ne andremo» dico.

«Vattene e porta la tua troietta con te.»
Prima che il signor Kim, possa chiudere la porta, Taehyung gli sferra un pugno in pieno viso. Sgrano gli occhi.
«Questo è per tutto quello che mi hai fatto.»

Gliene tira un altro. «Questo è per avermi impedito di vedere mia sorella al suo funerale.»
«E questo - gliene da un altro - è per aver definito "troietta" l'amore della mia vita.»

Sussulto.
Taehyung se ne va e io rimango immobile. Scuoto la testa e lo seguo, velocemente.
«Tae! Aspetta!»
Saliamo in auto e lui parte velocemente verso casa, con il respiro pesante.
_______

Colpisce il muro con un pugno, dopo aver preso un sorso di vodka.
Deglutisco, restandome in disparte con le gambe al petto.

«T-tae...» sussurro, con le lacrime agli occhi.

Mi alzo e lentamente lo raggiungo. Poso le mani sulle sue spalle e la fronte, contro la sua schiena. «Ti prego, basta.»
Lo abbraccio, bagnando la sua pelle con le mie lacrime.

Si gira verso di me, mentre mi guarda. Poso le mani sulle sue guance.
«Facendoti del male, non risolverai niente. Per favore, ritorna in te.»

Chiudo gli occhi per qualche istante e prendo un respiro profondo.
«Riuscirai ad incontrarla.»
«Tu sei...unico, non devi ascoltarli.»

Fa scontrare le nostre labbra ed entrambi crolliamo a terra. Mi metto su di lui e mi allontano, tenendo le mani salde sulle sue guance.

«Guardami negli occhi, amore. Non temere il domani, senza aver conosciuto l'oggi. È inutile rifugiarsi nella rabbia, per non crollare. Più si finge di non avere emozioni, più se ne perdono. Se continuerai così, finirai per diventare un essere senza emozioni, senza sentimenti...che vive solo di risentimento, ma se scegli di lottare per ciò che vuoi, allora potrai guardati allo specchio ed è essere fiero di te stesso. Non scappare dai tuoi desideri, se lo fai non avrai più niente per cui lottare.»

FORBIDDEN MISTAKES || Taekook Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang