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Appena sento la porta aprirsi, mi alzo in piedi.
Le voci dei miei genitori e di Taehyung, stanno parlando tra di loro. Riconosco anche la signorina Kang, poi dei passi sulle scale e qualcuno che bussa alla mia porta.

Cammino lentamente e poso una mano sulla maniglia.
«Tae?» Chiedo. Non m'importa se ci sono anche i miei genitori e la signorina Kang, voglio solo stare tra le braccia del mio ragazzo.
«Sì, piccolo.»

Apro la porta e prima che possa parlare, lo tiro dentro e salto su di lui facendo scontrare le nostre labbra.
Chiudo la porta, mentre mi tiene dal sottocoscia.
Le nostre lingue si scontrano con violenza.

«Suppongo che tu abbia bisogno di sfogarti.»
Ansimo e annuisco.
«Sì.»
Si siede sulla mia sedia, con me a cavalcioni su di lui. Mentre sbottona la mia camicia, io armeggio con i suoi jeans slacciandoli e abbassando la cerniera.

«Che ti è successo?» Domanda, guardandomi confuso. Mi abbasso i boxer e tiro fuori la sua intimità, per poi sedermi su di lui.
Tengo le sue guance tra il pollice e l'indice, mentre lo guardo dall'alto, negli occhi.
«Sta zitto e fottimi» dico, con le labbra dischiuse.

Stringe i miei fianchi, da sopra il tessuto della camicia mentre mi guarda.
Muove il mio corpo, per aiutarmi mentre rimbalzo su di lui trattenendo i gemiti con gli occhi lucidi e il cuore che batte fortissimo.

Ho solo bisogno di sfogare questa rabbia che sento e tutto il dolore che sto provando.

Tira il mio corpo, spingendo con più forza mentre graffia i miei fianchi. Gli sfilo la maglietta e faccio scontrare le nostre labbra, con un ghigno mentre conficco le unghie nel suo collo.

Lecco la sua bocca. «D-dimmelo.»
Aggrotto.
«D-dimmi che sono u-una puttana a starsi usando p-per sfogarmi.»
Scuote la testa e posa una mano sulla mia guancia, per poi leccarsi le labbra.
«Non lo sei, piccolo.»
«S-sei troppo buono con me.»

Circondo il suo collo con le braccia e lui fa lo stesso con la mia schiena. Ansimo, guardandolo negli occhi con un sorriso.
«Sei bellissimo, piccolo.»
Inclino la testa di lato e lui mi bacia, tenendomi stretto con le mani sulle mie cosce.
Tiro i suoi capelli e ricambio il bacio.

Lui mi ha fatto ritrovare i sogni, dopo aver passato tutti questi anni negli incubi.
La notte dormo tranquillo, sentendolo cingermi il bacino e tenermi stretto.

In poco tempo raggiungo l'apice e lui poco dopo.
Lo guardo negli occhi, prima di scoppiare in lacrime con il viso nell'incavo del suo collo.

Lo sento sistemarsi i jeans e i miei boxer. Poi mi solleva, portandomi verso il letto e sdraiandosi con me.

«Che è successo?»
«Lui mi sta cercando» rispondo. Sbatte le palpebre. «Ho paura» sussurro, guardando in basso.

Alza il mio viso e mi accarezza la mia guancia.
«Non ti toccherà, piccolo» annuisce, con le labbra stette. «Non lo farà, altrimenti ti giuro che lo uccido con le mie mani.»
Mi faccio più piccolo contro al suo petto.
«Ti amo da morire» sussurro.
«Sai che ti amo da morire anche io.»

Deglutisco e avvicino le mie labbra alle sue, tenendo le mani sul suo petto.
«Baciami.»
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I miei genitori hanno avuto la bellissima idea di invitare a cena, sia la signorina Kang, sia Taehyung che è accanto a me con una mano sulla mia coscia, da sotto il tavolo mentre stiamo mangiando e parlando.

FORBIDDEN MISTAKES || Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora