Principe o ... ladro azzurro?

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Anna


Mentre Nick stava così "sapientemente" intrattenendo le signore del suo tavolo da poker, Anna capì che era finalmente arrivato il momento di entrare in azione. Nel frattanto, dall'altro capo del microfono, l'agente Ryan le chiese come stesse procedendo.

«Stia tranquillo capo, per il momento la situazione è perfettamente sotto controllo e con tutti i bei "giocattolini" di cui mi avete fornito, sono riuscita a raccogliere un bel po' di informazioni per fregare questi bastardi. È davvero incredibile che certi vermi possano starsene tranquillamente qui a spendere una marea di soldi sporchi, ottenuti dalle disgrazie di poveri innocenti. Una cosa del genere mi fa davvero ribollire il sangue.» Disse la ragazza, in preda al fremito della giustizia.

«Sì, capisco perfettamente ciò a cui ti riferisci, ma adesso non è proprio il momento per colpi di testa. Mi raccomando, mantieni la calma e vedi se riesci a scoprire qualcos'altro riguardo alla droga o all'omicidio.»

«Non si preoccupi e lasci fare a me. Ora mi perdoni, ma devo andare. Sarebbe decisamente sospetto vedermi parlare da sola, in un angolo, tanto a lungo.»

«Teniamoci in contatto e mi raccomando, fai attenzione.»

«Ci conti.»

Giusto perché quella sera si sentiva animata da un inaspettato brivido dell'avventura, pensò bene di andare ad unirsi al tavolo da gioco di Nick che, nel frattempo, si era fin troppo ben acclimatato.

"Sarà meglio che vada a tener d'occhio quel ladro donnaiolo da strapazzo. Incredibile, gli basta vedere una che gli si struscia addosso, neanche una gatta che fa le fusa, per perdere ogni facoltà intellettiva. Probabilmente, se glielo facessi notare, direbbe che sono gelosa e che la sua è tutta una tattica per far cadere "la preda in trappola!" Pensò la ragazza, pronta a tirare fuori gli artigli!

«Non temere Nick, vengo a prestare "il primo soccorso".» Disse sottovoce la ragazza, sapendo che avrebbe mandato in tilt i piani del metodico Nick, con questo suo fuoriprogramma.

Mentre stava per mettere in atto il suo "machiavellico" piano, il cellulare squillò e chi mai poteva essere a chiamare nel mezzo di un'operazione sotto copertura se non sua madre?!

«Mamma, al momento, sono un attimo impegnata.» Stava provando a dirle, prima di venire interrotta da quel ciclone della madre, che la subissò di domande.

«Annuccia, ma ti pare che devo venire a sapere che ti sei fidanzata dalla signora Trudy? Qui siamo tutti in fibrillazione nell'attesa di notizie. Non riesco veramente a credere che tu non ci abbia detto per primi una cosa tanto importante e dire che si sentiamo tutti i giorni...» Continuava imperterrita la madre, quando Anna la interruppe per chiederle cosa avesse detto loro la signora Trudy.

«Oh tesoro, a parte il fatto che tu non ce l'abbia detto, siamo veramente entusiasti per te e speriamo che ce lo porti a far conoscere al più presto. Non ti preoccupare cara, lo tratteremo con le pinze e gli farò assaggiare un sacco di manicaretti italiani. Chissà che sciacquature di piatti sarà abituato a mangiare.»

«Ehi, ehi, qui dev'esserci stato un malinteso che ora, però, non ho tempo di chiarire. Vi chiamo domani, d'accordo?»

«Ma tesoro, ci lasci così sulle spine...»

«Buonanotte mamma. Salutami tutti, ok?»

«Beh, qui è ancora giorno, però, buonanotte anche a te. Mi raccomando eh, attendiamo notizie.»

E dopo aver chiuso la chiamata, tanto per completare il quadro delle stranezze, ci mancava l'agente e con i suoi uomini, che si erano così accuratamente premuniti di ascoltare tutta la conversazione con la madre, facendola vergognare come non mai. Se avesse potuto sotterrarsi, sarebbe certamente arrivata al centro della terra!

Persino ai ladri si può rubare il cuoreWhere stories live. Discover now