Capitolo 6

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"You've been cooling
And baby I've been drooling
All the good times, baby
I've been misusing
A-way, way down inside
I'm gonna give ya my love
I'm gonna give ya every inch of my love"

Sotto il caldo sole di Karachi il gruppo di Crociati aveva assistito all'agonizzante morte della vecchia Enya. La strega era stata uccisa da un germoglio di carne impiantatole da niente meno che l'uomo da cui avevano appena cercato di acquistare del cibo.
In un attimo il carro su cui viaggiavano era saltato in aria, e insieme ad esso era stata neutralizzata anche la donna dalle due mani sinistre. Degli strani tentacoli le erano fuoriusciti dalle palpebre, per poi fare capolino dal naso e dalle orecchie, distruggendola dall'interno e lasciandola morire in un agonizzante delirio.
Il signor Joestar aveva tentato inutilmente di estorcerle qualche indizio sul funzionamento dello stand di DIO ma la vecchia aveva deciso di restargli fedele e di portarsi il suo segreto nella tomba.

Così si erano ritrovati davanti a colui che si era identificato come Steely Dan, un uomo giovane e di bell'aspetto.
Il gruppo si interessó a quella strana figura restando comunque guardingo, e Ryn lo squadró da capo a piedi. Era alto, probabilmente meno di Jotaro ma ugualmente muscoloso. Aveva la pelle leggermente scura, dello stesso colore del caramello, e ciò gli donava un tocco esotico e particolarmente attraente. I capelli neri raggiungevano a malapena le spalle ed erano acconciati secondo la moda corrente seguendo una leggera curvatura all'indietro alla fine delle ciocche. Aveva occhi piccoli e dal taglio oblungo e il resto dei lineamenti era grazioso e proporzionato. Ryn pensò che sicuramente non avesse grossi problemi con le donne.

Steely Dan in breve distrusse le loro speranze di avere un attimo di riposo.
Quando un impetuoso Jotaro gli sferrò un potente pugno allo stomaco, mandandolo ad infrangere la vetrina di un negozio, il signor Joestar venne sbalzato indietro nello stesso istante, urlando di dolore.

Quando l'uomo, furioso, riuscì a rialzarsi spiegó loro di essere il possessore del minuscolo stand Lovers, ormai insinuatosi nell'orecchio del signor Joestar ed arrivato fino al cervello. In questo modo il colpo inflitto al possessore dello stand, venendo avvertito anche dallo stand stesso si ripercuoteva sul suo ospitante, amplificato, e ciò spiegava perché il pugno di Jotaro avesse ferito anche Joseph.

Steely Dan diede loro ancora una dimostrazione facendosi colpire ad una gamba con un bastone. Inutile dire che l'osso del povero signor Joestar quasi si ruppe.
Inoltre l'uomo disse di aver impiantato nel cervello di Joseph un germoglio di carne che in un quarto d'ora massimo lo avrebbe ucciso, esattamente come era accaduto alla vecchia Enya.
Polnareff, Abdul, Kakyoin e tutti gli altri raggelarono, perché in quel caso avevano letteralmente le mani legate. Se qualcuno avesse usato le maniere forti avrebbe ucciso il signor Joestar, e anche utilizzando il canto di Siren's Call lo avrebbero ugualmente colpito.
Jotaro cercò di eliminarlo afferrandolo per il bavero della camicia, ma suo nonno si sentì mancare l'aria ed iniziò ad annaspare.

Ryn si intromise senza pensarci due volte e cercò di persuaderlo a non colpirlo, perché così facendo avrebbe potuto uccidere Joseph. Anche Kakyoin le diede manforte e Jotaro mollò la presa, cupo in volto, ma Steely Dan, irritato, decise di cogliere l'occasione e lo colpì allo stomaco con una grossa pietra.
Il ragazzo cadde in terra e Ryn si inginocchiò istintivamente, posandogli maternamente le mani sulle spalle e cercando di aiutarlo a tirarsi su. Lui la allontanò violentemente con un braccio, ma non fece in tempo a fare altro che il grosso masso lo colpì di nuovo sulla nuca, facendolo ricadere sul suolo di terra battuta.

Ryn guardò Jotaro mentre si alzava a fatica e lesse sul suo viso l'espressione più furiosa e bramosa di vendetta che avesse mai visto su un essere umano, e si chiese se un suo ulteriore aiuto sarebbe stato ben accolto.
JoJo sanguinava copiosamente dalla bocca e Ryn mandò al diavolo i suoi propositi timorosi afferrandogli dolcemente un braccio per aiutarlo a rialzarsi. Questa volta non venne scansata, anzi, sembrò quasi che lui le fosse grato per averle offerto nuovamente il suo aiuto nonostante l'iniziale rifiuto, e bene o male Ryn apprezzò il gesto.

MERMAID | Jotaro KujoWhere stories live. Discover now