Capitolo 5

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"All the time
My baby you on my mind
And I don't know why
Yeah but the feeling is fine
Can't you see
Yo' honey you are for me oh
It were meant to be"

I ragazzi camminavano tranquillamente per i vicoli bui, tutti visibilmente allegri tranne Jotaro, che come suo solito appariva sempre più simile ad un iceberg dotato di gambe. L'idea di uscire era stata ovviamente di Ryn e nonostante le proteste degli altri era riuscita a corromperli tutti e a portarli fuori dall'hotel.

Dopotutto in quel viaggio potevano morire da un momento all'altro, e Ryn sosteneva che avessero bisogno di svagarsi e di divertirsi un po', ed era riuscita a trascinare gli amici per le vie della città riuscendo a trovare un locale decente in cui sedersi con il gruppo, ordinando subito un Mojito.
Jotaro e Kakyoin presero una Coca Cola, mentre Polnareff seguì la strada alcolica percorsa dalla ragazza ordinando a sua volta un drink.
C'era di sottofondo una musica da ballo abbastanza carina e l'atmosfera era leggera, cosa che non poteva che fare bene data la durezza degli ultimi tempi.

"Testa Tubolare" e Ryn si divertivano come matti con niente, scambiandosi battute stupide e facendo cose bizzarre, trascinando nelle risate Kakyoin e facendo divertire anche Jotaro, che ovviamente faceva di tutto per non darlo a vedere.
Passarono poco meno di un'ora così, a ridere e scherzare del più e del meno, utilizzando i propri stand per fare scherzi alle persone e a ridere delle loro facce perplesse.

Improvvisamente, dopo il secondo giro di bevute, dalle casse iniziò a diffondersi la melodia allegra e ritmata di Rebel Rebel, famosissima canzone di David Bowie uscita una decina di anni prima ma ancora estremamente in voga.
Ryn parve impazzire avvertendo quelle note.
Sì dipinse in faccia un' espressione di euforico stupore, afferrò Polnareff per un polso e alzandosi velocemente lo trascinò a ballare in mezzo ai pochi altri che stavano già occupando la pista.

Il francese si dimostrò impacciato ed incapace, ma venne travolto dall'entusiasmo e dalla fluidità della ragazza, iniziando a muoversi un po' a caso e cercando di seguire il ritmo con piroette e saltelli vari.

Jotaro la osservò per tutto il tempo, ammirandone l'abbigliamento figo e i movimenti armoniosi.
Indossava un paio jeans a zampa di elefante che mettevano in evidenza in modo quasi imbarazzante le cosce ed il sedere, con abbinato un top bianco decorato da una grossa stella verde nel mezzo, il tutto illuminato da collane, anelli e orecchini dorati, con croci, brillanti e sfarzi di vario genere.

Si sapeva muovere bene, riusciva ad essere sensuale e fluida nei movimenti, e a Jotaro diede parecchio fastidio lo sguardo che Polnareff non perdeva attimo per posarle addosso. In realtà i suoi occhi non trasparivano altro che un dolce affetto, ma lui non riusciva a vederci altro che malizia, perché per primo osservava la scena con un certo desiderio.

Addentò la cannuccia del suo bicchiere con forza, succhiandone il liquido scuro e frizzante. Che cosa gli stava capitando dannazione? Perché si sentiva così stupido? Perché gli dava fastidio che qualcuno toccasse o addirittura guardasse Ryn?

"JoJo tutto bene?" chiese Kakyoin con la sua caratteristica pacatezza, probabilmente stranito dal suo improvviso cambiamento di espressione.
"Sì" rispose prendendo un altro sorso di Coca Cola.
"Jotaro non vorrei sembrare indiscreto o ficcanaso..." continuò il rosso guardandolo con un sorriso leggero che tradiva un certo imbarazzo.
Il moro gli regalò uno sguardo teoricamente interrogativo, che apparve probabilmente come una truce minaccia a causa del suo malumore, portando Kakyoin a fare marcia indietro.
"No, no niente, era una domanda stupida!" mormorò fingendosi il più tranquillo possibile ma malcelando una certa preoccupazione.

MERMAID | Jotaro KujoWhere stories live. Discover now