-Part 25-

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"Ciao amore" mi saluta Luca entrando. Era stato tutto il giorno in studio, io non ero andata perché non mi sentivo molto bene.

"Come stai ora?" domanda.

"Molto meglio" sorrido "Grazie" 

Sono stesa sul divano. Lui si china per darmi un bacio sulla fronte e si siede sul bordo guardandomi.

"Andiamo a Parigi, ho una collaborazione..." 

"Davvero? Con chi?" mi metto a sedere.

"Ninho" dice con orgoglio.

"Sul serio?" chiedo scettica.

"Sì" sorride.

"O mio Dio Luca sono così felice per te! Quando parti?" domando mentre lo stringo forte.

"Partiamo, vieni con me... ci sono già stato a Parigi, senza di te ma... non valeva nulla."

"Non importa, fa parte del passato... davvero mi ci porti?"

"Ma certo!" dice sorridendo. Lo abbraccio ancora. 

"Sono tanto orgogliosa di te, Lu" dico rischiando di piangere.

"Ehy" sorride abbracciandomi di nuovo. Qualche lacrima cade.

"Ti amo tantissimo quindi per favore non lasciarmi... Luca ti prego" lo guardo negli occhi.

"Anche io ti amo tantissimo... e non voglio lasciarti, credimi. Perché pensi questo?" chiede.

"Non lo so... forse perché potresti avere davvero chiunque, ogni tipo di ragazza ma invece... scegli me."

"Si torna sempre dove si è stati felici..." mi sorride "Vieni qua. Ti amo e non paragonarti con nessun'altra perché vinceresti dieci a zero."

Piango ancora, chissà cosa ho fatto per meritarmi lui.

"Devo farti alzare l'autostima?" chiede

Annuisco sorridendo. Mi asciugo le lacrime mentre andiamo in camera. Poco dopo iniziamo a spogliarci.

*

"Allora... ti senti meglio?" chiede con gli occhi chiusi.

"S-sì" balbetto.

"Non mi convince quel sì... Camilla, io ti amo. E ti giuro che se smetterò, prima di fare cazzate te lo dirò, ne parleremo. Insieme."

"Luca ti amo tantissimo..." mormoro piangendo.

"Lo so, e anche io. Ma perché piangi?" chiede abbracciandomi.

"Ultimamente sto pensando ai miei... vorrei che ci fossero per dirglielo come abbiamo fatto con i tuoi..." scoppio a piangere.

"Umh... Cami..." si mette a sedere "Non posso dire di capirti però... prova a descrivere il tuo dolore."

"E' un macigno sui polmoni, non riesci a respirare. Ti senti... come se non fossi cresciuta ma sei molto più matura della tua età... nascondi le cose agli altri perché durante l'adolescenza non hai potuto farlo ai tuoi genitori..."

Luca resta in silenzio ascoltandomi mentre piango. 

"Grazie Lu, davvero" sorrido abbracciandolo ancora di più.

"Non sono io, se non ti procuro dolore e se non te lo allevio."

Ridacchio e mi faccio asciugare le lacrime.

"Dai, prepariamo la valigia..." 

*

Siamo in aeroporto, sono felicissima e tutti ridono contagiandomi. Saltello qua e là, mentre andiamo a farci imbarcare. Luca mi segue. 

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