-Part 13-

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"Siamo arrivati..." sussurra una voce "ehy piccola... siamo arrivati"

"Mh... dove siamo?"

"Siamo a Napoli... ho pensato di farti allontanare dal trambusto di Milano almeno per un po'.

"Grazie... Aspetta. Hai fatto più di 14 ore in macchina, per... me?"

"Certo" ridacchia.

"Grazie" lo guardo.

Ricambia lo sguardo. Si avvicina e posa le labbra sulle mie.

"Scusami io..." inizia a sussurrare. 

Guardo le labbra. Penso a Luca. Lo allontano.

"Scusami tu" lo guardo.

"E di che? Sei per caso un robot, che comandi i tuoi sentimenti? No. Andiamo su, dai" mi prende in braccio.

"Perché continuo a perdonarlo? Cazzo continua a farmi male e basta. Un mese fa ci siamo baciati, pensavo che qualcosa stesse cambiando... invece è rimasto il solito stronzo" mi asciugo le lacrime.

Vincenzo mi ascolta.

"Devo fare una chiamata, scusami" dico andando sul bancone.

"Certo" mi sorride andando in cucina.

"Pronto Cami? Dove sei?"

"Sono... non importa. Ti ho chiamato solo per dirti che Patrick è libero... ti mando il contatto, magari ti chiama o chiamalo tu" 

"Ah... va bene, grazie..." sento singhiozzare. No, questa volta non gliela darà vinta, non di nuovo.

"Ciao" dico mettendo giù.

*

Veniamo svegliati da un messaggio sul mio telefono. E' da parte di Patrick.

"Ehy, dove sei? Possiamo vederci?"

Lo chiamo.

"Ehy bella" mormora lui.

"Ciao. Che mi dici?" chiedo mentre Vincenzo si alza.

"Nulla di nuovo, sto cercando un lavoro a Milano. Ho saputo che solo Francesco, Lollo, Luca, tu e Peppe siete vivi... gli altri non si sono più visti..."

"Già. Alcuni sono dentro, altri bho. Ma quindi sei a Milano?" chiede.

"Si. E mi chiedevo se anche tu stavi qua ma i ragazzi mi hanno detto che non c'eri..."

"Emh... no sono con Vincenzo, il ragazzo di quando ci siamo visti la prima volta" mormoro. 

"Ah ok, allora quando sei a Milano fammi uno squillo." dice poi.

"Certo. Ci sentiamo, Patrick" sorrido triste.

Metto giù.

"Come stai?"

"Una merda. E' tutto... troppo."

"Ne uscirai, credimi. Ne ho passati parecchi periodi così, ma più o meno ne esco sempre. Alcune volte ci metto di più, mentre altre... le faccio scivolare addosso."

"Vorrei avere la tua forza, davvero. A volte vorrei tornare, nel 2013, cambiare qualcosa del tipo... Luca. Vorrei che non fosse mai diventato Capo Plaza"

"Non dire così, piccola" sorride.

"Quando ti ho chiamato, che eravamo a Lugano... l'ho rivisto. Ho visto il vecchio Luca quello di cui sono innamorata persa..." sospiro "Se solo ci fossero i miei genitori..." mormoro.

Coppia di spacciatoriWhere stories live. Discover now