Capitolo 28: Rivelazioni

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Lucifer entrò al Lux vestito di tutto punto, con tanto di cilindro e bastone tempestato di brillanti. Tutti i presenti si voltarono verso di lui, e finalmente il Diavolo si sentì di nuovo se stesso.
Mazikeen gli andò incontro, sorridente, poi gli indicò il finto Lucifer, che stava offrendo a tutti champagne dall'alto del balconcino che dava sul pianoforte. Il Diavolo lo prese per la giacca, tirandolo su di peso e buttandolo in mezzo alla folla. -Il vostro re è tornato!-esclamò, dopo aver preso il microfono. Tutti i presenti applaudirono con foga, alcuni urlarono il suo nome.
-Perché sei tornato?-chiese Mazikeen all'altro, porgendogli un calice di champagne.
-Non riuscivo più a stare chiuso là dentro. Samantha è troppo presa dal lavoro al bunker, Gabriel è il solito idiota, Dean e Cassie sono...beh, Dean e Cassie.-bevve d'un fiato. -Ora sono tornato, e non ho intenzione di smuovermi da qui.
-Aspetta...mi stai dicendo che l'hai lasciata?-il demone sbatté le palpebre. -...spero che tu stia scherzando.
-E perché?-mormorò. -Sono il Diavolo, il Diavolo non può amare.-prese direttamente la bottiglia dal secchio di ghiaccio, riempiendosi di nuovo il calice.
-Sei un idiota.-scrollò la testa. -Non ti ha insegnato nulla Mary Winchester?-incrociò le braccia al petto.
-Mary Winchester è morta.-disse, apatico. -Non può dirmi nulla.-prese un sorso direttamente dalla bottiglia.

-Dimmi che non l'ha fatto davvero.-Chloe entrò al Lux con passo svelto, avanzando verso Mazikeen, che se ne stava dietro al bancone a pulire i bicchieri.
-Oh si.-disse il demone. -L'ha lasciata, di punto in bianco.-alitò su uno dei calici. -Ed è tornato ieri sera in grande stile. Tipico di Lucifer.
-Sto cercando di chiamare Samantha da ore, ma non risponde.-sospirò. -E nemmeno Dean.
-Mary è morta, l'hai saputo?-si lasciò sfuggire un sospiro triste. -Mentre loro tornavano da New Orleans.
-Si, me lo ha...detto Linda.- la detective si sedette su uno degli sgabelli di fronte al bancone. -Una tragedia. Quella donna era spettacolare.
-E John Winchester si è presentato al funerale.-aggiunse Mazikeen. -Samantha l'ha conciato piuttosto male, ma non l'ha ucciso.-scrollò la testa. -Pessima mossa, ora andrà a prenderli, uno per uno.
-Possiamo sempre dar loro una mano.-mormorò, facendo cenno al demone di versarle qualcosa in uno shottino.
-E come?-sospirò l'altra, riempiendole il bicchierino. -Sono dall'altra parte degli Stati Uniti,e poi dubito che vogliano avere a che fare di nuovo con noi.
-Chiediamo a Linda.-propose allora, bevendo tutto d'un fiato. -Lei di sicuro saprà cosa fare.

Lucifer si svegliò nella propria stanza, ancora frastornato. -Sammy, accendi la lu-...-borbottò, poi allungò una mano e trovò l'altra parte del letto completamente intonsa e fredda. Si ricordò del giorno prima, e di come aveva lasciato la cacciatrice. Scrollò le spalle, alzandosi in piedi e vagando nudo per l'appartamento deserto. Stranamente Mazikeen non era lì a disturbarlo, e nemmeno Chloe era passata a trovarlo. Forse non sapeva ancora che fosse tornato.
Prese il cellulare dalla tasca della giacca e sentì un rumore metallico a terra quasi impercettibile. Si chinò e trovò l'anello di Mary, solo che la pietra verde su di esso si era infranta in mille pezzettini sul parquet. Soffocò una imprecazione, doveva immaginare che non fosse un vero smeraldo ma semplice vetro colorato.
Sospirò, prendendo l'anellino fra le dita. -Mary, ti sbagliavi di grosso su di me.-mormorò. -Il Diavolo non è capace di badare a se stesso, figuriamoci occuparsi di una come Samantha.-scrollò la testa, infilando il cerchio di metallo nella tasca della vestaglia.
Forse un giorno avrebbe riparato tutto, ma in quel momento voleva solo ubriacarsi e dormire. Ci avrebbe pensato più avanti.

-Lucifer ha fatto COSA?!-esclamò la psicologa, dopo aver ascoltato Chloe e Mazikeen, che erano piombate nel suo ufficio nel bel mezzo di una seduta con un paziente. Linda aveva cercato di cacciarle fuori, ma non appena la detective le aveva detto che Lucifer era tornato e che aveva lasciato Samantha aveva invitato la signora Friedman, arzilla settantenne con problemi di cleptomania, a tornare il giorno seguente gratuitamente. Si sedette sulla sua poltrona, ancora scioccata dalla notizia. -Ne siete sicure?-chiese ancora.
-Fin troppo.-mormorò Mazikeen, sputando la gomma che aveva in bocca e attaccandola sotto al tavolino di fronte a sé. -Lucifer è riapparso ieri sera dicendo che la vita del bunker non faceva per lui e che il Diavolo non può innamorarsi.-scrollò la testa.
-E né Samantha né Dean rispondono al cellulare.-mormorò Chloe.
-Potremmo provare a chiedere ad Amenadiel se ha sentito Castiel o Gabriel di recente.-propose Linda. -Ma dubito che diranno qualcosa. Forse Gabriel, ma...se si tratta della salute di Samantha resterà muto come un pesce.-giunse le mani e vi appoggiò la fronte, sospirando. -Lucifer aveva promesso di provarci, l'avrebbe fatto per lei...
-Sappiamo bene tutte e tre che Lucifer ha come unica priorità se stesso, anche se in questi cinque mesi credevo fosse cambiato qualcosa.-sospirò la detective.
-Chloe, prova a richiamare Dean.-disse Mazikeen, avvicinandosi all'altra. Lei aggrottò la fronte, perplessa, poi annuì, prendendo il cellulare.
-Fai una videochiamata.-disse la psicologa, sedendosi di fianco a Chloe. -Così possiamo vedere se stanno bene o meno.
-Che ore sono in Kansas?-chiese il demone. -Oh, non importa. Lucifer mi ha sempre svegliata, per una volta tocca a loro.
Dean rispose quasi subito, ma sullo schermo sbucò il viso di Castiel. -...Dean?-chiamò. -Credo che tu sia piuttosto richiesto, oggi.
Il cacciatore abbracciò l'angelo da dietro, sorridendo appena alle tre donne. -Salve, ragazze.-salutò.
-Dean, eravamo così preoccupate!-esclamò la detective Decker. -Cos'è successo? Dov'è Samantha?
-Ehm...-si leccò le labbra. -...Lucifer ha dato di matto dopo che tu, Maze, l'hai chiamato per dirgli del finto Lucifer.- sospirò. -E...ed è letteralmente esploso. Samantha passava di lì ed è stata la principale vittima dei suoi deliri d'onnipotenza.-scrollò la testa.
-Come sta lei?-chiese Linda, apprensiva.
Dean si passò una mano fra i capelli, fece per rispondere ma Castiel lo zittì con un'occhiataccia. -Non...non posso dirvi nulla.-mormorò. -Ma non appena starà meglio prometto che sarete le prime a saperlo.
Castiel guardò le tre. -Potete venirci a trovare, qualche volta.-sorrise. -Abbiamo spazio per degli ospiti, può venire anche Amenadiel.
Linda sorrise appena. -Ci piacerebbe tanto.-guardò le altre. -Questo...questo weekend può andar bene?-propose. -Oppure il prossimo, dipende da quando siete liberi.
-Oh, noi siamo sempre liberi.-sorrise il cacciatore. -Solo...non ditelo a Lucifer.-mormorò poi. -Non voglio che torni qui, non ora, almeno. Samantha è troppo sconvolta, rivederlo probabilmente farebbe emergere il suo istinto omicida.
-Sì, Lucifer mi ha detto dello scontro con vostro padre.-disse Mazikeen. -Allora ci sentiamo dom-...
Samantha apparve nell'inquadratura per qualche secondo, dietro Dean e Castiel. Chloe la notò subito, non sembrava per niente in forma. -Sam!-esclamò la detective. La cacciatrice riapparve nello schermo, prendendo il telefono dalle mani di Dean.
-Ciao, ragazze.-tossicchiò. -Stavo...andando a prepararmi un the.
-Stai bene, cara?-chiese Linda. -Non hai una bella cera.
-Beh...-iniziò lei. -...c'è...una cosa che dovreste sapere...

Hello, Agent!Where stories live. Discover now