Capitolo 1: Agente!

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-Detective!
Lucifer scese dall'auto, investito per un attimo dall'aria calda e afosa di Los Angeles, andando incontro a Chloe, visibilmente perplessa e contrariata già in lontananza.
-Alla buonora. Ti ho chiamato un'ora fa, Lucifer.-mormorò.
-Beh, perdonami, detective, ma ero... letteralmente sepolto da corpi nudi.- si leccò le labbra. -La prossima volta puoi unirti a noi.-aggiunse malizioso, poi si voltò verso le auto della polizia. -...perché non stiamo osservando il corpo?- mormorò, alzandosi appena in punta di piedi per sbirciare.
-Perché a quanto pare l'FBI è arrivata prima.-sbuffò, poi prese la mano di Lucifer. -Andiamo a riprenderci il caso.

-Sammy, non credo che questo sia di nostra competenza.- mormorò Dean, continuando ad osservare il cadavere.
-Scherzi?-l'altra alzò lo sguardo verso il fratello. -Un uomo viene letteralmente sbranato in una notte di luna piena e tu sei convinto che non sia di nostra competenza?- scrollò la testa. -Ora cerchiamo di fare in fretta, prima che...
-Agenti!- esclamò una voce profonda alle loro spalle. Samantha alzò lo sguardo e fissò come intontita per qualche secondo l'uomo più affascinante che avesse mai visto. Si alzò in piedi, ritrovandosi il distintivo della donna sotto al naso. -Detective Chloe Decker, LAPD. Voi sareste...?
-Agente...Singer.- disse Dean. -Qui con me c'è l'agente...- si voltò verso la sorella, privo di idee.
-...Lisbon.- mormorò lei, per poi deglutire. -E lui?- spostò lo sguardo sull'uomo in compagnia della detective.
-Lucifer. Lucifer Morningstar.- si presentò, prendendo una mano di Samantha e baciandone il dorso con fare teatrale.
-Lucifer? Come il...?- Dean era perplesso.
-Il Diavolo? Esattamente, mio caro.- sorrise beffardo.
Samantha incrociò le braccia al petto. -Detective Decker, questa è la nostra scena del crimine.
-Questa è la mia città, quindi direi che o collaboriamo o vi ritroverete in guai grossi.- disse fermamente la detective.
-Signorine, ritirate gli artigli.- mormorò Lucifer mellifluo, mettendosi fra le due. -Che ne pensate di una stretta di mano e poi stasera tutti al Lux a festeggiare?
-Il Lux?Cos'è?- chiese Dean. -Qualche locale di spogliarelliste?
-Dean, ti ricordo che sei impegnato.- disse Samantha, lanciando un'occhiataccia al fratello.
-Beh, impegnato non vuol dire cieco, o sbaglio?- rise il Diavolo, dando un biglietto da visita a entrambi. Dean lo squadrò, stranito.
-Suppongo dovremo collaborare, allora.- disse Chloe, scrollando la testa.
Samantha guardò la detective. -Vedremo cosa si potrà fare in merito.-mormorò, poi mise una mano sulla spalla del fratello. -Noi torniamo al motel. A stasera, quindi?- spostò lo sguardo su Lucifer.
-A stasera, agente.- sorrise lui beffardo, guardandoli andare via. Si sistemò appena la cravatta con un movimento impercettibile delle mani.
-Hai invitato il nemico in casa tua?-mormorò Chloe.
-Al contrario, detective.-mormorò. -Ho mandato via i due agenti dalla scena del crimine. E poi, così potremo stanare le loro debolezze e colpire.
-Sai Luc, a volte dimentico che sei davvero il Diavolo, poi elabori questi piani e...- ridacchiò. -Ora aspettiamo Ella per il sopralluogo, sperando che quei due non abbiano toccato nulla...
Lucifer si leccò le labbra, passandosi poi una mano sul viso. C'era qualcosa, in quei due agenti, che proprio non lo convinceva.

Dean entrò nella stanza del motel calciando via gli anfibi. Castiel era sul letto, stava sfogliando una rivista.
-Dean, cosa vuol dire essere una primavera?- mormorò perplesso, piegando la testa di lato mentre osservava le pagine patinate.
-Cas, smettila di leggere quelle porcherie.- scrollò la testa, sporgendosi in avanti per baciarlo con trasporto. -Ti sono mancato, oggi?-ridacchiò sulle sue labbra.
Samantha varcò la soglia con una mano davanti agli occhi. -Siete vestiti? Non vorrei finisse come l'ultima volta.
-Samantha, non capisco. Sei tu che hai chiesto a me e a Dean di esternare i nostri sentimenti...- disse l'angelo, mentre si alzava in piedi per abbracciare il compagno.
-Si, ma non vi ho chiesto di scopare su qualsiasi superficie esistente in mia assenza e di non smettere nemmeno al mio ritorno.-mormorò. -Però devo ammettere che siete assurdamente carini.- si sedette sul divano-letto con il computer in grembo, iniziando a fare ricerche sul Lux.
-Oh, tesoro... stasera si esce.- sorrise Dean, accarezzando una guancia di Castiel.
-Non chiamarmi tesoro, Dean.- lo ammonì. -Sono ancora arrabbiato con te.
-Era solo la cameriera!- esclamò, piccato. -Era per la crostata gratis...- guardò l'angelo, cercando di fargli gli occhi dolci.
-Dean, puoi avere tutta la crostata che vuoi con me, non devi sedurre una cameriera per averla.- incrociò le braccia al petto, poi si voltò verso Samantha. -Ho ragione?
Samantha era assorta nella lettura delle info sul night club. -Cas... è possibile che tuo fratello Lucifer sia qui sulla Terra?
-È... possibile.- mormorò. -Non ho sue notizie da quando ho lasciato il Paradiso, forse ha deciso di prendersi una... vacanza dall'Inferno.
La donna scrollò la testa. -Me lo ricordo l'Inferno, dubito che il re si possa prendere una vacanza.
Dean e Castiel si guardarono per un momento. -Sammy,non sei obbligata a venire con noi.- mormorò il cacciatore, sedendosi di fianco alla sorella. -Possiamo sempre andare io e Cas ad indagare.
-Scordatelo. Ormai è guerra aperta fra me e la Detective.- sibilò. -Questo caso è nostro.
-Samantha, io credo che ti serva un po' di svago.- disse Castiel.
-Detto dall'angelo che fino a due anni fa aveva una scopa nel culo.-scrollò la testa,passandosi una mano sul viso.
-Ora nel culo ha ben altr- AHI!- Castiel diede una gomitata nelle costole al compagno prima che potesse finire la frase.
-Grazie, Cas.- mormorò, poi si alzò dal divano, guardando i due. -Direi che è ora di prepararsi. -sospirò, dirigendosi svogliatamente verso la propria sacca dei vestiti.

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