Capitolo 4

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La notte non riesco a dormire, continuo a guardare imperterrita il telefono sperando che mio padre mi risponda: peccato che la mattina dopo ancora non abbia ricevuto risposta... ma non ci teneva tanto ad avermi a cena a casa sua? E adesso non mi risponde neanche!

Mi rigiro tra le coperte per poi aprire Instagram e accorgermi che Trev ha caricato una nuova foto: non ne ha molte nel profilo, forse una trentina. Sono tutte foto semplici ma con lui come soggetto o da solo o insieme con gli altri... inutile dire che sia su tutte bellissimo e che non sia l'unica a pensarlo visto la quantità di like che riceve, per non parlare dei commenti.

La foto che ha caricato è stata scattata da qualcun altro e ritrae lui appoggiato alla sua moto che sorride a qualcuno... accarezzo lo schermo ritrovandomi a sorridere come una cretina, per poi tirar fuori il mio istinto masochista e aprire la sezione dei commenti sotto la foto: mi mordo il labbro e cerco di tenere a freno l'irritazione e la gelosia, nel vedere quante ragazze commentano con frasi stupide e da oche. Fortuna che lui non le considera, ma cavolo... il solo pensiero che se volesse, gli basterebbe semplicemente scrivere a una di queste per svoltarsi la giornata, mi fa venir voglia di lanciare il telefono contro il muro.

Poi leggo che sotto la mia ultima foto che mi ritrae in una posa ovviamente fantastica, ci sono due commenti: uno di Mirco e uno di Trevis.

M'irrigidisco sul letto, senza avere il coraggio di leggerli per paura che ci sia qualcosa di tremendamente imbarazzante scritto sotto: chiudo gli occhi e premo sulla notifica, per poi leggere incredula il contenuto dei messaggi.

Il commento di Mirco è composto da una fila di emoji con gli occhi sgranati e un paio di fuochi d'artificio che ovviamente mi fa storcere il naso, poiché è fidanzato e secondo me è poco carino commentare la foto di un'altra ragazza in modo così plateale.

Il commento di Trevis è in risposta a quello di Mirco e sono anche qua una serie di emoji, ma completamente differenti: tre pistole e tre dita medie alzate. Non parlerà italiano, ma si sa far capire benissimo.

Sono imbarazzanti.

Chiudo tutto e mi alzo, per poi vestirmi velocemente e scendere in cucina siccome oggi dovrò essere in università per recuperare alcuni appunti delle lezioni che ho perso: incontro mio fratello in cucina e lui mi guarda come se stesse nascondendo qualcosa.

''Ciao'' lo saluto, per poi prendere una capsula del caffè e inserirla all'interno della macchinetta che, in pochi istanti, libera nella stanza un aroma buonissimo che subito sembra svegliarmi e migliorarmi la giornata.

''Perché continui a guardarmi con quello sguardo?'' domando come se fosse tutto scemo e lui per tutta risposta si avvicina furtivamente: sta crescendo e mi ha già superato in altezza, anche se ancora è un adolescente in piena crisi ormonale ''vuoi vedere una cosa?'' lo guardo preoccupata ''se me lo dici con quello sguardo da pazzo, la mia risposta è no'' rotea gli occhi per poi sistemarsi il cappello da baseball sulla testa ''però non devi dirlo a nessuno'' ''che hai combinato?'' domando sospettosa e prima che possa aggiungere altro si avvicina con uno scatto, tanto da farmi sobbalzare.

Subito dopo si alza la maglietta e mi mostra il suo nuovo piercing al capezzolo.

Lo guardo sconvolta ''ti sei fatto un piercing al capezzolo?'' sbotto e lui sorride fiero ''perspicace... ti piace?'' ''mamma lo sa?'' ''no'' ''e papà?'' ''no'' scuoto la testa ridendo ''sei un coglione. Non hai neanche diciotto anni, come hai fatto ad avere il consenso?'' mi guarda losco, sistemandosi i capelli e tirandosi giù la maglia ''ho le mie conoscenze. Ovviamente mamma e papà non devono sapere assolutamente niente! Allora, ti piace?'' faccio un mezzo sorriso, mentre prendo un pezzo di crostata ''carino'' mi guarda furbo ''impossibile che non ti piaccia. Il tuo ragazzo è pieno di tatuaggi. Sicuro ne ha anche lui qualcuno nascosto'' mi va di traverso la crostata ''il mio ragazzo? Io non ho il ragazzo'' alza un sopracciglio mentre apre la dispensa per poi prendere due merendine. Il fatto che mangi per quattro e non ingrassi, mi fa capire quanto sia fortunato ad avere un metabolismo del genere nel pieno dell'adolescenza ''certo, come no. Ti sento sempre al telefono che parli le ore con lui ... pensi sia scemo? Inutile che vuoi continuare a far quella che si vuole divertire e basta'' dice ridendo ed io lo guardo ancora più turbata ''ma che cazzo dici!'' mi rendo conto di essere arrossita, anche perché cavolo, stiamo entrando in discorsi che mai avrei pensato di affrontare con mio fratello più piccolo.

Parlami di noiWhere stories live. Discover now