capitolo 38;

924 62 0
                                    

<piccola vieni qui>
Mi girai dall'altro lato e sorrisi alla vista di Payton, anche lui aveva un grande sorriso e aveva aperto le braccia per farsi abbracciare.
<cosa?> chiesi io incredula.
<vieni, voglio abbracciarti> sorrise lui.

<Charlotte?>
Guardai davanti a me e vidi Amelie con una faccia confusa.
<dov'è Payton?> chiesi, tirandomi su velocemente.
<cosa?> chiese lei.
<Payton> affermai io, guardandomi intorno <lui era qui, l'ho visto>
<Cha stavi dormendo> sussurrò lei.
<no lui- lui c'era> dissi, con gli occhi lucidi.

Lei mi abbracciò ed io scoppiai a piangere.
Mi sento così ridicola, una bambina piccola.

Restammo un minuto in silenzio, poi Amelie si staccò e mi asciugò le lacrime.
<stai tranquilla Cha, va tutto bene>
<no non va bene, ho delle fottute visioni> esclamai io, cominciando a camminare intorno alla stanza.
Sono in ansia e non so nemmeno perché, avrei bisogno di urlare.

<Charlotte guardami> disse lei, fermandomi.
<cosa? Cosa?! Sto impazzendo, non ce la faccio> scoppiai di nuovo io, mettendomi le mani sulla faccia.
<ascoltami Cha> disse, togliendomi le mani dal viso <ora ti metti qualcosa di decente, poi andiamo a farci un giro in auto con le canzoni che ti piacciono e le cantiamo a squarciagola finché non ti sentirai libera, poi ti farai una doccia e poi butti giù qualche idea per una canzone>
È fantastica, mi conosce meglio di me stessa.
<e non dire mai più che non ce la farai, perché ne uscirai più forte di prima> aggiunse <promettimi che non farai cazzate>
<non posso> dissi.
<Charlotte promettilo> ripetè lei, con un tono più deciso.
<okay, promesso> sbuffai ironicamente io.

Lei sorrise e mi abbracciò, staccandosi dopo poco.
<ti aspetto giù, dobbiamo dirti una cosa fantastica, fai veloce>
E uscì dalla mia camera come se non ci fosse mai stata.

Ridacchiai ed andai verso la valigia: devo ancora smontarla, che stupida che sono.
Nonostante questo, continuai a rimandare il momento e presi una semplice felpa bianca con degli schizzi colorati mentre sotto tenni un paio di culotte nere.

Indossai il cappuccio dopo essermi sistemata leggermente i capelli, presi il telefono e, una volta controllato che non ci fossero messaggi importanti, scesi al piano di sotto.

<buongiorno bionda> sorrise Noah, passandomi un caffè.
<oh grazie mille Noah> sorrisi io, raggiungendo poi Addison e Amelie sul divano.

Attaccai le braccia al petto e tirai le maniche della felpa oltre al pollice; con questo movimento però mi salì un'ondata di profumo che riconobbi immediatamente.
<ti rubo questa> sorrisi, infilandomi quella bellissima felpa bianca ma con dei colori su.
<fai come vuoi, tanto sei sempre stupenda>
Io sorrisi e mi buttai sul letto di fianco a lui, che mi strinse nelle sue braccia facendomi sentire il suo buonissimo profumo.
<ti amo da impazzire> disse lui con un grande sorrise.
<io sono già impazzita Payton Moormeier>

<Charlotte?!>
Portai lo sguardo su Bryce, che stava girando innervosito per il salotto.
<mh> mugolai io, cercando di riprendermi dal ricordo senza piangere.
<stavo parlando, puoi ascoltarmi?>
<sì certo, scusami> dissi, bevendo un sorso di caffè.
Amelie mi strinse un braccio intorno alle spalle, sorridendomi in modo confortante.

<nascerà una 'Sway Girls'> annunciò Bryce <in sostanza saranno le fidanzate di noi ragazzi più Charlotte perché è simpatica a tutti ed è l'unica con un vero talento qui, potrebbe esserci comoda la sua faccia>
Tutti risero, compresa me.
<e chi ne farebbe parte?> domandai, dato che ero l'unica a non sapere le cose probabilmente.
Ero entusiasta di sentire i nomi delle ragazze, alcune le conoscevo già mentre altre come Addison no ma sarebbe stato fantastico..almeno credo.

lettera d'amore | payton moormeierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora