CAPITOLO SEI

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"Gli errori sono sempre perdonabili, se si ha il coraggio di ammetterli."
- Bruce Lee.

§

L'inverno, ad Hogwarts, aveva due effetti, contrastanti: da un lato l'aria si raffreddava, la neve attecchiva al suolo precocemente, l'acqua del lago si ghiacciava; dall'altro, invece, tra le mura della scuola, i cuori si scongelavano, trascinando il castello in un tepore rassicurante e familiare. Lily Evans conosceva bene quel tepore, sprigionato dall'essenza stessa del castello. Lo riconosceva ogni giorno negli occhi, nelle parole, nei gesti dei suoi amici.
Teneva tutti al sicuro dalla tempesta che infuriava all'esterno, creando una corazza attraverso l'innocenza di chi vuole essere, ancora per poco, bambino. Funzionava bene, quella protezione, ma non del tutto. Le ombre, seppur combattute, si insidiavano nel castello, ogni giorno di più. Dall'alto della sua posizione, Silente guardava i suoi studenti, senza poter fare nulla per difenderli da loro stessi. Più di una volta, aveva chiesto a Minerva quale scelta avrebbe fatto lei, quale decisione fosse la migliore: un secondo parere aveva sempre delucidato i suoi pensieri. Nonostante facesse tutto ciò che era in suo potere per salvarli, Silente aveva l'impressione di vedere Regulus Black spegnersi piano piano, sparire in sé stesso, divorato da quelle ombre che tanto idolatrava.
Lily, senza essere cosciente di condividere i pensieri e le preoccupazioni del preside, aveva la stessa impressione quando guardava Piton. Le sembrava sempre più grigio "Non che fosse una miniera di felicità, da piccolo, ma adesso sembra così spento" pensò Lily, osservandolo, mentre seguiva il giovane Black, sotto lo sguardo attento e giudicatore di sua cugina Narcissa, fuori dalla Sala Grande. Della cricca di Lucius Malfoy era gli unici fidati rimasti. Lily si rese conto, forse per la prima volta, di quanto il tempo era passato dal suo primo ingresso in quella Sala, sette anni prima, e di quanto le cose fossero incommensurabilmente cambiate. Da un lato in peggio, difatti la ormai imminente guerra la preoccupava molto e più del dovuto, e da un lato in meglio, dato che era sola quando aveva messo piede sull'Hogwarts Express, al suo primo anno, invece, adesso, la sua vita era piena di persone che tenevano terribilmente a lei. Proprio mentre formulava quei pensieri, Remus, seduto di fronte a lei, alzò di scatto la testa dalla sua cena, per voltarsi verso la porta della Sala Grande. Lily assunse un'espressione confusa, seguendo il suo sguardo. Vide un gruppetto di alunni radunarsi nella Sala d'Ingresso.
"Oh no, non di nuovo" pensò, lasciando cadere le posate nel piatto e alzandosi, seguita da Remus, per correre verso lo sfortunato ragazzo che era stato preso di mira da James e Sirius. Dopo anni - anni - che conosceva quei due ragazzi riusciva quasi sempre a prevedere le loro malandrinate, quindi quando arrivò sul luogo del delitto, bacchetta in pugno pronta ad intervenire e privare la sua casata di altri cinque punti, di certo non si aspettava di vedere James - quel James- Potter sotto tiro di nientepopodimeno che Severus Piton, a sua volta con la bacchetta di Sirius Black puntata addosso, che, invece, era sotto tiro di suo fratello di sangue Regulus Black.
<<Mocciosus! Fai solo un altro passo e ti faccio saltare la testa.>> sibilò Sirius, stringendo l'impugnatura della sua bacchetta.
<<Vale anche per te, traditore.>> sputò con odio il minore dei Black.
<<Fallo.>> disse calmo James, per interrompere il suo migliore amico dall'insultare suo fratello.
<<
Fallo, sei hai il coraggio.>> continuò lui, incrociando lo sguardo di Lily, appena arrivata sulla scena <<Fallo!>> esclamò, con più forza <<Mostrale ciò che sei davvero. Falle capire quanto si era sbagliata.>> disse lui, tornando calmo, ma sputando fuori quelle parole con una tale rabbia, che nonostante il suo tono basso, parve urlarle ai quattro venti. Piton si volto leggermente verso Lily, guardandola con la coda dell'occhio. La presa sulla bacchetta si fece più rigida e le sue nocche sbiancarono, tanta era la forza con cui la stava stringendo. Per un attimo, parve voler abbassare la bacchetta, poi incontrò lo sguardo duro di Theodore Nott, radunatosi sulla scena assieme ad altri serpeverde, fedeli a Lord Voldemort, ed emerse la sua poca determinazione. Continuò a fissare con odio Potter, a terra davanti alla sua bacchetta. Non sapeva con quale forza era riuscito a sferrargli un pugno quando, ancora una volta, Black lo aveva insultato e Potter, ridendo, gli aveva detto di lasciar perdere quel codardo untuoso. Adesso, era lì, a godersi il suo breve, fugace, momento di gloria, puntando la bacchetta contro la causa di tutti i suoi problemi, a terra ai suoi piedi.
<<Fallo>> gli disse Regulus, con voce ferma <<Dimostra a tutti che sei degno.>>
Severus lo guardò per un solo secondo, distogliendo lo sguardo immediatamente, spaventato dalla luce scura, cattiva, che illuminava gli occhi del giovane, mentre pronunciava quelle parole. Degno. Degno di fiducia. Ma non della fiducia di Regulus o di Nott e neanche di quella di Malfoy. No. Degno della fiducia dell'Oscuro Signore. Degno del suo marchio, che Severus desiderava così ardentemente. Stava per pronunciare la formula, quando l'ultima persona a cui avrebbe mai potuto fare del male, neanche se fosse stata l'unica ancora in vita a resistere, si parò davanti alla sua bacchetta. Lo stava guardando con i suoi occhi verdi, lo stava perforando con quegli occhi così belli. << Lascia in pace lui.>> disse Lily, posando la bacchetta <<Finisci quello che avete iniziato.>> aggiunse, senza abbassare mai lo sguardo. Aveva rischiato: non sapeva se Severus le avrebbe lanciato una maledizione; sperava di no, ma non ci avrebbe messo la mano sul fuoco: d'altronde non era più sicura di nulla che riguardasse Severus. Piton la guardò per tanto, troppo, tempo, per volerla attaccare: se avesse voluto farlo davvero, non avrebbe esitato un secondo.
<<Evans!>> sussurrò Sirius <<Che diamine stai facendo?>> continuò, ma venne bellamente ignorato da Lily che non aveva la minima intenzione di spostare lo sguardo dagli occhi di Piton <<James! Dii qualcosa, no?>> aggiunse, ma venne nuovamente ignorato anche dal suo migliore amico. James si fidava di Lily, ma aveva impugnato la bacchetta, nascondendo la mano alla vista del più giovane Black dietro la schiena, pronto ad intervenire in caso Piton osasse tanto, pur sapendo che Piton, per quanto potesse fare schifo come persona, non avrebbe mai mosso un dito per fare del male a Lily. Ma neanche per difenderla. Ci teneva troppo alla pelle.
<<Cinque punti in meno a Serpeverde. Non si combatte nei corridoi. Riferirò al professor Lumacorno.>> disse, infine, Lily, ritornando nelle sue vesti di Caposcuola.
<<Sporca sanguemarcio>> bisbigliò con rabbia Regulus, puntando la bacchetta contro la ragazza <<Stupefi...>>
<<Expelliarmus!>> urlò Sirius, senza esitare un attimo
<<Quindici punti in meno a Serpeverde per linguaggio inappropriato e offensivo>> disse James, tirandosi su.
<<Cinque punti in meno al Grifondoro>> aggiunse Lily, sorridendo a Sirius, grata <<Valeva anche per te, Sirius.>> disse, ammiccando. "Grazie" mimó con le labbra in direzione di Felpato, al quale lui rispose con un occhiolino.
<<Non avevi il coraggio. Avrei dovuto saperlo.>> disse James, portandosi nuovamente di fronte a Piton.
<<Potter, non ... >>lo riprese Lily, cercando di fermarlo. James la ignorò.
<<Sei un codardo. Non riesci ad affrontare la paura per chi ami. Non fai niente quando li vedi soffrire. Che diavolo di persona sei? La mattina, allo specchio, riesci a guardarti, oppure vedere la tua faccia fa ribrezzo anche a te?>>
<<Potter!>> ripeté Lily, con un po' più di forza.
James continuò a guardarlo con odio e profondo disgusto, fin quando Piton non gli puntò la bacchetta contro urlando -Levicorpus!- e sbalzando in aria il Cercatore di Grifondoro
<<Stupeficium!>> urlò Remus, schiantando Piton, intervenendo prima di Sirius, occupato a fronteggiare suo fratello. Lunastorta spostò Lily, dietro di sé, per coprirla mentre raggiungeva James, svenuto per l'impatto con il pavimento.
<<Potter!>> esclamò Lily inginocchiandosi accanto a lui <<Diamine, perché uno di noi deve sempre finire in infermeria?>> continuò lui, controllando velocemente se il ragazzo si fosse rotto qualcosa. Quando gli toccò il braccio destro, piegato in una strana posizione, James urlò di dolore <<Evans! Mi fai male, cavolo!>> disse, aprendo gli occhi all'improvviso.
<<Scusa! Cosa potevo saperne io?>> rispose lei, sulla difensiva <<Brachium Emendo!>> disse, puntando la bacchetta contro il braccio, evidentemente rotto, del Potter.
<<Potrebbe farti ancora male, ma dovrebbe essere tutto apposto adesso.>> rispose tirandosi su. Offrí al ragazzo una mano per aiutarlo ad alzarsi in piedi. <<Appoggiati a me.>> aggiunse quando vide che camminava a stento.
<< Evans, la mia virilità, a differenza della mia caviglia, è ancora intatta.>>
<<Sei un cretino, James Potter.>> aggiunse lei, prendendo il suo braccio, di forza, e posizionandoselo sulle spalle, mentre Silente, la McGrannit e Lumacorno intervenivano a sedare il combattimento che si era improvvisato tra i due Malandrini e i serpeverde che avevano raggiunto Piton e Black.
<<Non solo scorretto, anche antisportivo.>> disse Silente <<Quattro contro due. Padroneggiate davvero bene gli incantesimi di difesa, signori Black e Lupin.>>
<<Grazie, professore.>> rispose Remus, mentre cercava di trattenere Sirius dall'andare addosso a suo fratello, con l'intento di picchiarlo alla babbana
<<Venti punti a Grifondoro, per la vostra bravura. Ciascuno. Per voi, invece>> continuò, voltandosi verso i Serpeverde <<Punizione, tutti i sabati, con la professoressa McGrannit e cinquanta punti in meno a Serpeverde.>>
Immediatamente, la clessidra verde si svuotò notevolmente, davanti agli occhi di tutta la scuola, radunatasi per assistere.
<<Se gli occhi non mi ingannano>> aggiunse il preside <<Grifondoro è la casa con più punti, adesso. Congratulazioni, Caposcuola. State svolgendo un lavoro eccellente, nel far rispettare le regole.>> continuò, ammiccando verso Lily e James. Prima di andarsene, consigliò a Potter di fare un salto in infermeria, poi invitò tutti gli studenti a raggiungere i propri dormitori.
Sirius prese l'altro braccio di James e Remus si sostituì a Lily, che fece strada verso l'infermeria.

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