Resterò con te

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Violetta

Hiro entra veloce in camera e mi prende per mano, trascinandomi con sé. Rimango per un secondo imbarazzata, poi ricordo perché mi sta trascinando con sé e cerco di concentrarmi.

Scendiamo in un bar, probabilmente della zia di Hiro. Lei è già lì con in mano un piede di porco. Baymax se ne sta davanti alla porta, con un grasso e peloso gatto tra le braccia.

La zia di Hiro impugna il piede di porco. "I miei amici sono poco più avanti. Statemi dietro e non fermatevi."

"Zia, le nostre armature..."

"Ci stanno già pensando loro. Ho rivelato il codice segreto. Fate come vi dico."

Prendo un respiro profondo e mi preparo a seguirli. Ho paura, ma non posso tirarmi indietro. Stringo la mano di Hiro, forse un po' troppo forte, ma sono felice che ricambi il gesto. Spero solo che non lo prenda con un altro significato.

La zia di Hiro non aspetta un secondo di più e apre la porta, scattando fuori. Noi la seguiamo.

Scesi in strada ci accorgiamo che tutto è un caos. In cielo si è aperto un grande vortice nero che sta risucchiando alcune lattine e fogli lasciati sotto i marciapiedi. Il vento è fortissimo e mi sorprende il fatto che non si sia ancora messo a piovere.

Seguiamo la zia di Hiro. Mi volto spesso per controllare che Baymax sia con noi: non è per niente veloce, anzi sembra un pinguino gigante.

Hiro si accorge che sto rallentando e mi strattona piano. "Tranquilla, Baymax è in gamba."

Decido di credergli e allungo il passo.

Un uomo in giacca e cravatta si sta sbracciando da sotto un elicottero, che tiene una scala calata.

Ma come fa a non venire risucchiato?

Inizio a sentirmi già al sicuro. Ma poi la terra trema violentemente e noi cadiamo. Un palo della luce lì vicino inizia a oscillare e la base si stacca dal marciapiede. Il palo si avvicina minacciosamente verso me e Hiro.

Lui mi tira indietro per le spalle e mi copre con il suo corpo, ma io sono già pronta. Allungo il braccio e creo un campo di forza attorno a entrambi. Il palo rimbalza via, schiantandosi su un edificio.

Hiro si accorge del campo di forza e mi guarda con gli occhi strabuzzati. "Wow!"

Spero che non mi consideri strana, ci sono passata troppe volte.

Baymax ci raggiunge e ci tira su. Non mi ero nemmeno accorta di aver tolto il campo di forza. "Grazie per aver protetto Hiro, Violetta. Ma ora dobbiamo andare."

Hiro

Come ha fatto Violetta a usare quei poteri? Come può possedere dei poteri? Come può venire da un'altra Fazione?

Ovviamente io queste domande me le pongo sulla scala verso l'elicottero.

Baymax verrà caricato con un' imbracatura.

Arriviamo all'elicottero e ci sistemiamo, aspettando che Baymax venga caricato.

Il mezzo è grande e perciò stiamo abbastanza comodi. Nella sala dei piloti ci sono mia zia con il comandante, mentre l'altro uomo è appena salito a bordo. Io e Violetta ci sediamo sui seggiolini e ci allacciamo la cintura, l'uno di fronte all'altra.

Non posso credere che tutte le mie idee e giudizi siano andati in fumo. Se esiste un'altra Fazione, allora non ho motivo di non credere alla magia e a tutto il resto.

Sbircio fuori dal finestrino e mi rendo conto che in quel poco tempo sono arrivati altri elicotteri, che stanno caricando gli abitanti della città. Sono un battaglione volante.

Poco tempo e arriva Baymax, che si sistema in un angolo. Si è portato dietro la sua valigetta, così potrà ricaricarsi quando vuole. Ora è uno di quei momenti.

L'uomo in giacca e cravatta chiude lo sportello e ordina al compagno di partire.

Sono preoccupato per i miei amici, ma so che ci sono altri elicotteri per loro. Probabilmente sono tutti con l'elicottero dei genitori di Fred.

Sospiro e appoggio la testa alla spalliera, stanco.

Violetta mi guarda. "Cosa pensi di me? Che sono strana?"

Rido amaramente. "Credimi, non sei tu la stranezza. È vero, prima non credevo alla magia né a tutto il resto, e ora devo cambiare idea... Però devo dormirci su. Sono stanco. Ma tu non hai niente che non vada." la rassicuro e percepisco il sangue alle guance.

Lei sorride di poco e stringe la tuta da supereroina al petto. "Grazie."

"Come ti senti?"

"Oggi ho avuto troppe emozioni. Voglio sentirmi al sicuro."

"Anche io."

Violetta mi guarda con i suoi occhioni e si mordicchia un'unghia. "Ho bisogno che qualcuno mi stia vicino."

Probabilmente si riferisce alla sua famiglia. "Resterò con te. Ci sono io. Voglio aiutarti, Violetta."

Lei mi scruta e annuisce. "Grazie, Hiro. Non so cosa avrei fatto senza il vostro aiuto." Lentamente si slaccia la cintura e si sdraia, chiudendo gli occhi.

Sorrido mentre la guardo.

Poi sento uno strano rumore da fuori. Mi affaccio dal finestrino e una scena terribile mi si presenta davanti.

Il vortice oscuro sta risucchiando tutti gli edifici di San Fransokyo, e l'isola sta lentamente affondando sotto un maremoto.

Mi salgono le lacrime agli occhi mentre vedo la mia casa sparire. Tutti gli elicotteri sono abbastanza lontani dalla potenza del vortice.

Rimango senza fiato e chiudo gli occhi, addormentandomi lentamente nella tristezza.

Baymax mi scuote e dice: "Sveglia Hiro, siamo arrivati."

Apro gli occhi, ricacciando il ricordo dell'isola che sparisce.

Non so quanto ho dormito, ma mi sento a pezzi.

Violetta si alza e mi si avvicina. "Siamo già atterrati."

Mi metto a sedere ed entrambi guardiamo fuori dal finestrino, rimanendo a bocca aperta.

Super LoveWhere stories live. Discover now