Il Minatore

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Sento un tonfo e la terra trema. Mi aggrappo al letto e Lizzy si stringe alla mia gamba.

Quando il terremoto finisce, mi alzo e scendo in tutta fretta in cucina. "Flash! Mamma!" chiamo.

Mio fratello entra e dice: "Mamma è uscita. È stata chiamata da Mirage e gli altri. Ha detto di raggiungerli."

"Dov'è Jack Jack?"

"L'ha portato con sé. Papà l'aspetta al Quartier Generale."

Sbuffo e annuisco. "Va bene. Andiamo allora, c'è un cattivo da combattere."

"Sì! È l'ora dei Super! A proposito, mamma ci ha lasciato l'Incredible Machine."

"Fantastico."

Andiamo in garage e accendo la luce. Nascosta in disparte c'è la macchina nera di papà. Io la chiamo solo Incredible.

Incredible apre gli occhi e ci guarda. "Presto ragazzi, è ora di andare."

Apre gli sportelli ed entriamo. Apro il garage e Incredible sfreccia via.

"Mettetevi le tute." ci dice.

I sedili si stendono e noi con loro. Chiudo gli occhi mentre vengo avvolta da un tubo scuro.

Pochi secondi e mi libero con addosso la mia supertuta. Al mio fianco Flash è altrettanto pronto. Incredible guida fino a un'isoletta in periferia della città. Attraversa il ponte e io ammiro la grande statua di un supereroe al centro dell'isola.

Giriamo intorno alla statua e Incredible si ferma davanti a un edificio grandioso, tutto in vetro.

Scendiamo e corriamo dentro. Edna è lì e ci sorride. "Tesori, finalmente siete arrivati. I vostri genitori vi aspettano di là, su presto."

La seguiamo lungo alcuni corridoi ed entriamo nell'ufficio di Mirage. Mamma, papà e Jack Jack sono lì.

Ci sediamo con loro e Mirage inizia a parlare. "Avete sicuramente sentito quella violenta scossa di terremoto. Beh, dai nostri informatori sappiamo che non è naturale. Il Minatore è tornato e non ha buone intenzioni."

Il cuore accellera i battiti. Lo sapevo. È tornato davvero.

"Si sta dirigendo al centro della città e dovete raggiungerlo prima che faccia del male a qualcuno."

Dopo alcuni consigli, io e la mia famiglia usciamo e saliamo sulla macchina.

"Incredible, al centro della città." fa papà.

"Sì capo."

Arriviamo alla metà e sembra tutto tranquillo.

Mentre scendiamo papà dice: "Ragazzi, io e vostra madre saliamo su un edificio per coglierlo di sorpresa. Voi due non separatevi e cercatelo in giro."

Mamma e papà si allontanano con Jack Jack e io e Flash corriamo nella direzione opposta.

Camminiamo in giro per la strada per un po'. Flash continua a provare delle mosse di combattimento fin troppo veloci per i miei gusti. Mi da sui nervi.

Ghigno e divento invisibile, superandolo senza che se ne accorga. Quando si gira e non mi vede per un attimo rimane immobile, poi dice: "Divertente davvero. Ma lo sai che non mi spavento tanto facilmente."

Rimango zitta e lo guardo. Non sa che sono vicina.

All'improvviso torno visibile e lui balza all'indietro per la sorpresa.

Scoppio a ridere e Flash mi fa la linguaccia.

Poi la terra trema di nuovo e insieme ci dirigiamo verso il rumore. Rimaniamo nascosti dietro a un edificio mentre vicino alla fontana si forma un buco enorme nel terreno, dal quale esce una grande trivella. Dalla macchina spunta fuori quella testa di rapa del Minatore.

I cittadini avevano già ricevuto l'ordine di allontanarsi, così nessuno è in pericolo.

Il Minatore si guarda intorno confuso. Poverino, non c'è un pubblico che possa ascoltare il suo monologo.

Divento invisibile, pronta ad avvicinarmi, ma qualcuno salta da un edificio e atterra addosso al Minatore.

"Papà."

I due cadono a terra e si rialzano. Il Minatore preme un pulsante dal suo telecomando e la trivella dietro di sé inizia a tremare di nuovo, diretta verso papà.

"Vieni Flash." dico e corriamo verso di loro. Flash scatta con tutta la sua velocità e ruba il telecomando al Minatore, fermando la trivella.

Le pinze alle mani del Minatore si ritirano nelle maniche della giacca e tornano sotto forma di trivelle.

Mamma cade dall'alto dietro il nemico e Jack Jack, aggrappato alla schiena, si lancia su di lui trasformandosi in un mostriciattolo.

Il Minatore se lo toglie con fatica di dosso.

Mi avvicino, sempre invisibile e gli tiro un calcio nel sedere. L'ometto cade a terra ma riesce a farmi lo sgambetto.

Cado e creo un campo di forza per proteggermi dalle sue trivelle.

Il Minatore rimbalza lontano e rimane riverso a terra.

Tempo qualche secondo che si rialza e ci guarda con odio. Poi, con un'agilità che non gli avrei mai attribuito, salta sulla trivella e vi rientra.

"Flash, il telecomando." gli dico.

Flash pigia un pulsante, e il telecomando esplode in una nuvoletta. "Sbagliato."

"Bravo, fra tutti i pulsanti proprio l'autodistruzione dovevi premere!"

Lui mi guarda torvo. "E perché lui ha messo l'autodistruzione su un telecomando?"

Ringhio di frustrazione e punto sulla trivella. "Glielo vado a chiedere."

Corro verso la trivella, ignorando mia madre che mi ordina di tornare indietro. Mi arrampico sulla macchina e arrivo all'apertura. Provo ad aprirla ma è sigillata.

Faccio per scendere ma la trivella inizia a tremare. Urlo e mi tengo aggrappata. La macchina s'insinua nel buco dal quale è uscita e mi porta via con sé.

Sono ore o minuti che siamo sottoterra?

Ho la faccia spiaccicata contro il freddo metallo della macchina. Mi sento tremare tutta dentro.

Le lacrime mi sgorgano a frotte e stringo i denti e gli occhi.

Poi sento l'aria, finalmente. La macchina smette di tremare e muoversi ma io no.

Mi fanno male le dita e non riesco più a reggermi. Mi lascio andare e scivolo a terra.

L'impatto è terribile, ma non riesco ad urlare.

Sento le persone gridare di terrore e rumore di corse.

Apro gli occhi e vedo i piedi degli abitanti in movimento. Alzo lo sguardo su una maglietta: c'è scritto I love San Fransokyo.

Prima di chiudere gli occhi vedo una grossa palla bianca con braccia e gambe che mi si avvicina.

Allora spero che tutto questo sia solo un incubo.

Super LoveTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon