CRIMINAL

Inizio

[(T/n)]

Ero terrorizzata da quello che sarebbe successo.
Tutte le mie esperienze di vita mi avevano insegnato di non fidarsi mai, che l'uomo, non per fare discriminazione (ci sono anche donne cattive), era malvagio.
Sapeva solo usarti e quando ti consumava ti buttava nel dimenticatoio.
Tremavo sotto le coperte calde, la voce non mi usciva dalla gola ed ero percossa da continui dolori provenienti da tutto il corpo.
Lui attendeva una mia risposta, o almeno così sembrava, senza lasciarsi vedere; continuava a leggere il suo libro, ma non si poteva dire che mi ignorava, era attento e vigile.

Eppure se fosse stato un uomo crudele non mi avrebbe portata con sé, mi avrebbe abbandonata lì al suolo...
Oppure...
Se non fosse stato per me non gli sarebbe mai passato per la testa...
Come dicevo, le generazioni di oggi, non prestano attenzione alle vite umane attorno a loro, sono solo capaci di seguire i loro obbiettivi...
Esisterà un uomo il quale obbiettivo sia aiutare le persone circostanti?
Nessuno ha mai pensato a come ci si potesse sentire?
A come fa star male ricevere occhiate di disgusto e disprezzo?
Solo i bambini mostrano un briciolo di umanità, questo perché i bambini sono gli esseri più puri e buoni che poi vengono influenzati dagli adulti, che li fanno diventare come loro.
Un gesto da parte di un bambino è come oro e dimostra come a volte siano loro i più intelligenti.

Voltai lo sguardo verso di lui, sperando che fosse un uomo buono.
Se lo fosse stato, avrei provveduto ad accontentarlo, qualunque cosa lui volesse.
Volevo solo una persona capace di aiutarmi e di stare con me, e se lui era quella persona lo avrei seguito per sempre.

Continuavo a guardarlo.
Avevo paura di cosa dire, così non dissi nulla e aspettai che lui parlasse.
Sospirò profondamente e quando si mosse, nascosi il mio naso sotto la coperta, come i bambini che hanno paura del buio, sembravo infantile.

Senza scostare il libro dal viso, lui continuò a parlarmi con la sua voce profonda.
Anche se era uno sconosciuto, la sua voce mi infondeva sicurezza come nessun'altra, non ne so il motivo ma mi ricorda la voce di un padre, calda e protettiva.
Mi rimproverò, come se fossi stata una bambina, ma avevo 17 anni:

???: "Lo sai che non rispondere è maleducazione?"

Una leggera risata seguì quella frase, era divertito, forse perché mi aveva appena preso in giro.
Non volevo dargliela subito vinta, non volevo parlargli e concedere la vittoria ad un rompiscatole come lui; seriamente, sembrava la maestra in orfanotrofio!

???: "Ma ce l'hai la lingua o te la sei mangiata per la troppa fame?"

Aggiunse poi.
Che gran figlio di....
Come osava rinfacciarmi una cosa del genere, aveva idea di come mi sarei potuta sentire?!
Non aveva un briciolo di tatto quello lì!
Poteva avermi soccorsa e tutto ma ciò non toglie il fatto che sia un grandissimo pezzo di...
Calma calma.
Pensa che provocandomi mi faccia parlare?
Allora non parlerò, nossignore.

???: "Sei una ragazza testarda, eh?"

Scostò il libro dal suo volto e ciò che vidi mi paralizzò in un primo momento.
Cavolo era lui!
Era il tipo del manifesto, Kakashi Hatake!
Tra tutti quelli da cui potevo essere salvata proprio lui?!
Allora dillo, caro universo, che ce l'hai con me, almeno lo so e perdo definitivamente speranza!

Guardandolo meglio però notai, da quello che si poteva intravedere, un'inaspettata bontà nel suo sguardo.
Aveva degli occhi neri e profondi che sapevano trasmettere con facilità qualunque emozione, per questo, in quel momento, sapevo che stava sorridendo.
Sembrerà strano, visto che era coperto da quella maschera, ma era il sorriso più espressivo che io avessi mai visto, e non sto scherzando!

La paura mutò in desiderio di sfida.
Non mi importava che fosse il criminale maggiormente ricercato, ora mi sembrava solo un comunissimo tizio che fa troppo lo sbruffone.
E poi avevo quella sensazione di sicurezza, dentro di me sapevo che non mi avrebbe fatto del male...
Forse per quel suo sorriso..
Comunque mi sono convinta di questo.