Devo prendere le scale mobili?

210 18 22
                                    

Ciao raga ecco il mio primissimo capitolo...
Spero vi piaccia, BUONA LETTURA

***
Per Harry quella doveva essere una giornata come tutte le altre. Si era svegliato stranamente felice e tranquillo, ( cosa che non succedeva MAI ) si era fatto una bella doccia, aveva fatto colazione con una bella frittata. Dopo tutto ciò si avviò al supermercato, accanto a casa sua, perché sua mamma lo aveva mandato a prendere del latte, avendolo finito proprio lui il giorno prima facendo una fantastica torta per il compleanno di sua sorella Gemma.
***
Harry
Ero entrato nel supermercato che ormai conoscevo a memoria. Mi ero avviato al banco frigo per prendere il latte, per poi passare a prendere gli stramaledetti assorbenti per Gemma. Oltretutto le sue indicazioni sono state chiarissime - Mi raccomando prendi quelli viola NO quelli blu- Certo chiarissime... CAZZO SONO TUTTI VIOLA. Certo che la logica di Gemma non la può capire nessuno... Presi velocemente il mio telefono e chiamai Gamma in video per farmi dare delle indicazioni che non siano QUELLI VIOLA. Gemma rispose con tono seccato, sembrava appena sveglia. - Pronto sono Gemma chi è al telefono?- silenzio... -Gemma ma chi cazzo vuoi che sia? Sono in questo fottutissimo supermercato da mezz'ora davanti a questi fottutissimi assorbenti di merda E SONO TUTTI VIOLA QUALI PRENDO CI SARANNO ALMENO 30 PACCHI VIOLA DI QUESTI FOTTUTISSIMI ASSORBENTI DI MERDA!- Gemma iniziò a sbuffare dicendo -Gira la telecamera verso gli assorbenti.... Ok... emmmmm... ECCOLI a destra sopra quelli viola- io li uscì fuori di testa - GEMMA PORCA DI QUELLA MERDA SONO TUTTI VIOLA LO VUOI CAPIRE O NO?! - tutti si girarono verso di me e mi guardarono malissimo, io li guardai e sorrisi angelicamente per poi tornare ad uccidere Gemma con lo sguardo - Ok stai calmo meno male che sono io quella mestruata, comunque sono quelli con la piuma blu RICORDATELO- presi quella merda e la misi nel cestino per poi dirigermi verso la parte dove c'era lo zucchero, perché avevo intenzione di fare un altro dolce, dicendo - Scordatelo non mi servirà perché la prossima volta ci vai te al supermercato- lei rise per poi dire - Senti non sono io che cucino ogni giorno qualcosa- io la guardai malissimo e dissi - Senti tu non è colpa mia se mi rilassa OKAY?- Li le chiusi proprio in faccia e sospirai guardando un sacco di zuccheri diversi. Ad un tratto sentì qualcuno toccarmi la spalla, mi girai e trovai degli occhi blu fantastici, erano profondi, magnifici.... MA PERCHÉ STO FACENDO DEI COMPLIMENTI AD UN RAGAZZO?! NON SONO GAY! Ok calmatiiiiii respiraaaa. Lui iniziò a parlare ma io non sentivo niente perché ero incantato nei suoi occhi, nella sua bellezza. Ad un certo punto mi guardò storto e mi schioccò le dita davanti alla faccia. - SCUSA potresti finirla di fissarmi e passarmi quel fottutissimo pacchetto di riso! Devo prendere le scale mobili?- poi iniziò a borbottare cose del tipo - Perché sono nato basso, perché ci sono persone che sono delle giraffe e io invece un nano da giardino?- poi mi guardò - ALLORA?! MI PASSI QUEL CAZZO DI RISO O MI DEVO ARRAMPICARE?!- io mi svegliai e mi sbrigai a passarglielo dicendo - Emmm si scusami ecco a te... emmm si ecco mi dispiace scusami io non volevo...- poi disse - NoNo tranquillo scusami tu se sono impazzito e se ti ho urlato, è che vado di fretta e la mia bassezza non aiuta molto... Comunque io sono...... - sentì una voce urlare e vidi lui girarsi, la voce era femminile e urlava - LOUIS TOMLINSON SEI LENTOO COME UNA LUMACA ANZI FORSE LORO SONO PIÙ VELOCI DI TÈ- La vidi affacciarsi alla corsia e notai che assomigliava ad..... LOUIS! Wow che bel nome, cioè che bello che è lui..... Emmm NO HARRYY tu non sei Gey NO.
Louis si girò verso di me e mi salutò con un - Ci si vede! E grazie per il riso!- io arrossì di colpo e sorrisi come un ebete dicendo - Ciao, e grazie per.... emmm NO niente grazie.... em si emm Ciao- Lui mi sorrise e se ne andò con la ragazza dai capelli Lunghi chiarissimi.

Poco dopo

Dopo esser tornato a casa, poggiai la borsa della spesa sul tavolo della cucina e me ne andai in camera mia. Iniziai suonare la mia chitarra e a cantare una mia canzone pensando a Louis e ai suoi meravigliosi occhi blu e alla figura di merda che avevo fatto.
***
Spazio " autrice"
Eccoci qua alla fine del mio primissimo capitolo nella storia
Com'era? Vi è piaciuto?
Se vi fa piacere magari lasciate un commento è un voto... Al prossimo capitolo

That's what makes you beautifulWhere stories live. Discover now