Un bambino vivace

240 14 2
                                    

Quando mi svegliai Char stava ancora dormendo, scesi dal mio letto silenziosamente e chiusi la porta alle mie spalle piano per non svegliarla.
Mentre feci le prime scale per scendere giù sentii delle voci, mi abbassai per cercare di vedere e vidi mio padre parlare con Cole.
"Buongiorno" disse George alle mie spalle "che stai facendo?" chiese abbassandosi anche lui.
"Niente, buongiorno" risposi alzandolo.
Scesi al piano di sotto e salutai entrambi.
"Quando sei arrivato?" chiesi.
"Ieri sera, Gregg mi ha aggiornato e sono arrivato al più presto" rispose mio padre.
"Bethany?" chiesi guardandomi intorno.
"È uscita con tua madre" rispose.
"Buongiorno" disse Max salutando tutti.
"Questi due ragazzi sono troppo simpatici, ieri sera mi hanno fatto compagnia" disse mio padre.
Cole era rimasto a dormire a casa ed io ero contenta.
"Cole, vieni?" chiese John scendendo le scale "buongiorno a tutti" aggiunse.
"Si, andiamo" rispose alzandosi.
"Divertitevi" disse mio padre.
"Sicuramente" rispose Cole sorridendo.
Uscirono e io chiesi a Max dove stessero andando.
"In azienda, ieri Gregg è riuscito a recuperare le vostre cose, il tuo cellulare e la borsa di Char" rispose indicandole "dorme?" chiese.
Annuii e lui salì al piano di sopra con la sua borsa mentre io restai giù con mio padre e George.
"Le cose migliorano tra te e Cole?" chiese mio padre.
Feci spallucce, non sapevo nemmeno io cosa dire.
"Domani avevamo pensato di cenare tutti insieme, verranno anche i suoi genitori, ti va?" chiese.
"A Cole va bene?" chiesi stranita.
"Si, lui è d'accordo, ha detto che oggi sarebbe passato per casa sua per chiederlo ai genitori" rispose "mi ha detto che gli farebbe piacere se ci fosse anche tua nonna" aggiunse.
Rimasi per un attimo in silenzio, pensai che il volere mia nonna a cena facesse parte del suo piano per mostrare a sua nonna come lui vorrebbe che lei fosse.
Ritornai con i piedi per terra quando sentii la voce di Char che salutò tutti, mi disse di seguirla e io lo feci.
Max uscì dalla camera sorridendo e quando entrai Char prese qualcosa dalla sua borsa.
"Lei è mia figlia" sussurrò trattenendo le lacrime, mi mostrò l'ecografia e ci pensai io a piangere anche per lei.
"Non vedo l'ora di conoscerla" risposi abbracciandola.
"Ti voglio bene" disse stringendomi.
"Ti voglio bene anch'io" risposi sorridendo.
Chiamammo le ragazze per dire a tutte di venire a casa dopo l'azienda, non anticipammo nulla anche se loro insistettero.
"Visto che parlare di Mark era utile?" chiese Barbara.
"In che senso?" chiesi senza capire.
"Cole appena è entrato in agenzia ha chiesto di Mark ma oggi è il suo giorno libero" rispose ridendo.
"Non ci credo" risposi guardando Char che rimase senza parole.
"Charlotte" sentimmo urlare, staccammo la chiamata e ci schiarimmo la voce.
Max bussò per poi entrare in stanza "Che ne dici di andare a fare una passeggiata?" chiese guardando Char che con un'espressione contenta annuì.

Le prestai un mio vestito, delle scarpe comode, si sistemò i capelli, il trucco e uscì dalla stanza sorridendo.
Misi l'ecografia di Char sulla scrivania e quando scesi al piano di sotto mio padre e George stavano giocando.
Uscii fuori al giardino e Liebe mi seguì, pensai di ingannare il tempo sistemando un po' fuori e mentre lo feci sentii delle voci familiari, mi voltai e vidi Gary e Stella.
Aprii il cancello e loro mi abbracciarono.
"Come ti senti?" chiese Stella.
"Sto bene grazie" risposi sorridendo.
"Non vi fa paura restare qui? Con tutte queste cose che stanno succedendo?" chiese Gary.
"Finché hai delle persone su cui contare no, non fa paura" risposi.
Gary sorrise per nascondere la sua espressione preoccupata, queste cose probabilmente gli facevano paura e pensare che io e Stella potevamo viverle probabilmente era ancora peggio.
"George è in casa?" chiese Gary.
"Si, c'è anche papà" risposi.
"Sul serio?" chiese stupito, già perché Gary alcuni passaggi li aveva mancati, non sapeva della situazione che si era creata e dopo una breve sintesi entrò dentro per salutarli.
Io e Stella restammo fuori, mi parlò di Derek, di come proseguiva la loro frequentazione e del primo giorno di lavoro al locale.
"Certe volte lo vedo frenato" disse confusa.
"Credo che vuole andarci piano, magari per lui è difficile fidarsi di nuovo di qualcuno" risposi tranquillizzandola.
Ricevette un messaggio e capì chi fosse dal suo sorriso.
"Derek mi ha chiesto di vederci più tardi" disse senza alzare lo sguardo dal cellulare "e io devo passare dal parrucchiere, non posso andarci così" aggiunse con un'espressione seria.
"Allora vai, veloce" risposi sorridendo.
"Potresti avvisare Gary?" chiese mentre si allontanò senza aspettare la mia risposta.
Entrai in casa e loro tre stavano per uscire.
"Dove andate? Stella è andata da Derek" dissi guardando Gary.
"Andiamo a fare un giro, vuoi venire con noi?" chiese mio padre.
"No, resto a casa con Liebe" risposi guardandola.

Scrivimi quando arrivi a casa!Where stories live. Discover now