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Quando mi svegliai Cole stava facendo colazione giù con George, mio padre stava dando ripetizioni ad un ragazzo in giardino mentre Bethany era uscita.
Mi sedetti accanto a Cole, George non fece nemmeno caso a me, era troppo impegnato a chattare con qualcuno.
"Dormito bene?" chiesi guardando Cole.
"Con te a pochi passi da me certo che si, anche se dormire con te sarebbe stato meglio" rispose guardandomi "comunque, ieri sera volevo dirti che mi fai star bene anche tu" aggiunse avvicinandosi.
Lo accarezzai dolcemente mentre lui mi faceva innamorare con quel sorriso.
"Sai alla fine abbiamo deciso di dividere il locale in due parti, la mattina sarà una tavola calda con all'entrata un lato bar mentre la sera un ristorante elegante senza sabbia all'interno, cosa che potrebbe succedere a orario di pranzo perché dobbiamo pensare che magari la gente che starà al mare e vuole mangiare da noi potrebbe sporcare dentro" disse prendendomi per mano.
"Qualcosa mi dice che quest'idea non è vostra" risposi ridendo.
"E hai ragione, è venuta alle ragazze. Hanno detto che è romantico e che voi vi occuperete della preparazione per la sera. Anche per te è romantico?" chiese.
Annuii sorridendo.
"Allora facciamo che appena sei libera me lo fai sapere e io organizzo tutto" disse avvicinando la mia sedia verso di lui.
"Avete finito?" chiese George guardando entrambi.
"Ehi! Tu pensa a parlare con la sorella di Camila, che qui è tutto sotto controllo" rispose Cole guardando mio fratello.
"Hai letto qualcosa?" chiese George posando il cellulare.
"Tranquillo, mi è solo caduto l'occhio sulla foto profilo e sul nome, che tenero" rispose Cole sorridendo.
"Fammi vedere" dissi cercando di prendere il cellulare a George che però scappò via.
Restammo a parlare un po' finché Cole mi disse che doveva tornare e aiutare i ragazzi al locale che era già aperto.
"Non puoi restare ancora un altro po'?" chiesi avvicinandomi a lui.
"Vado via quando tuo padre finirà la lezione così lo salutò ma tanto domani torni, no? Dopodomani c'è la festa in paese" disse dandomi dei baci a stampo.
Annuii e lo abbracciai forte.
Parlammo un po' finché mio padre entrò nella sala da pranzo. Cole salutò tutti e quando lo accompagnai al garage per prendere la sua macchina mi salutò dandomi un bacio.

Lo guardai andar via e già mi mancava, vedere la sua macchina allontanarsi mi procurava un senso di vuoto.

Entrai in casa e mi sedetti sul divano.
Bussarono alla porta e quando andai ad aprire vidi che era l'amico di mio padre con una valigetta.
"Che succede?" chiese mio padre per poi salutarlo.
"Questi sono le prime fragranze che abbiamo fatto e vorrei regalare una al gelsomino e anche una vaniglia a Lili, questa due invece sono per Bethany e sono una ai lamponi e una con vari fiori che sono scritto sulla scatola, li ha scelti mia moglie perché dice che sono adatti a voi e quando finiranno non esitare a contattarci in modo tale da averne altri" disse prendendo entrambi i profumi e facendo sentire la fragranza.
"Penso di essermi innamorata" sussurrai continuando ad odorare il polso che era la parte dove aveva spruzzato il profumo.
"Sono davvero contento che ti piaccia, te ne farò mandare altri oppure verrò io personalmente con altri profumi" disse guardandomi sorridendo.
"Che figata" disse mio fratello sbucando dal nulla.
"George vieni, anche per te e per tuo padre ci sono, scegliete il vostro preferito" disse spiegando le fragranze.

Salii in camera mia per mettere la scatola con il profumo nella valigia in modo da non dimenticarlo, mi trattenni un po' a parlare con le ragazze e quando scesi l'amico di papà mi salutò e andò via.
"Cosa proponete di bello oggi?" chiese mio padre.
"Sai che abbiamo una casa nuova?" chiesi.
"Si me l'hanno detto" rispose sorridendo.
"Bene, la mia stanza ancora non è pronta, che ne dici di andare a fare un po' di compere?" chiesi.
"Ma certo è una bella idea" rispose mio padre cercando le chiavi in tasca.
"Ma che cosa noiosa" disse mio fratello sbuffando.
"George ci divertiremo e poi anche tu puoi prendere delle cose per la tua camera, possiamo comprare anche qualcosa al figlio di Gregg, abbiamo bisogno del tuo aiuto sai..di un parere maschile in più" disse mio padre.
Mi piaceva il fatto che il suo pensiero era rivolto anche a John, probabilmente non sapeva o non si ricordava il suo nome.

Comprammo un po' di cose per la cameretta anche se in realtà gli acquisti riguardavano maggiormente indumenti, né approfittammo per fare dei regali a John, mamma, Gregg.
Io presi alle ragazze quattro vestiti lunghi di colore diverso, erano fatti a mano e non si potevano trovare ovunque, li faceva una signora del paese.
Quando tornammo a casa notai come una tristezza negli occhi di mio padre anche se cercava di nasconderlo.
"Mi ha chiamato vostra madre, ha detto che domani aveva intenzione di fare una festa nella nuova casa, ha invitato anche me e Bethany ma dobbiamo partire presto poiché Lili deve sistemare la sua camera" disse mio padre guardando sia me che mio fratello.
Mia mamma sapeva che non ci avrei messo molto a completarla, soprattutto con l'aiuto delle ragazze. Avevo già tutto pronto bastava solo posizionarlo.
"Papà..non fare quella faccia, non è mica l'ultima volta che staremo insieme" disse George guardandolo.
"Lo so, è che quando ti trovi bene fai un po' fatica a lasciar andar via la persona che vuoi che ti sta a cuore" rispose dando un bacio sulla fronte si a me che a mio fratello.
Quanto era vera quella frase, aveva proprio ragione.

George aveva mantenuto dei buoni rapporti con molti amici ma principalmente con Olly, la sua migliore amica, erano praticamente cresciuti insieme poiché mia madre era amica della sua e passavamo molto tempo insieme e anche perché Olly era la sorella di Einar, il mio ex che è stato con la "migliore amica".
Dunque George uscì con i suoi amici mentre io passai il mio tempo con Bethany aiutandola con delle commissioni.

La sera, dopo aver cenato ci sedemmo tutti fuori all'aria aperta, di sera tirava quel venticello davvero piacevole.
"Da piccola mi piaceva guardare le stelle da una piccola finestra che avevamo in mansarda, la aprivo giusto per sentire quel freschetto passarmi tra i capelli e restavo lì, in compagnia dei suoni della natura, mangiando i biscotti che mia madre faceva in casa la mattina presto e se non riuscivo a dormire bevevo il latte che mio padre mungeva, fresco e sano" disse Bethany raccontandoci altri aneddoti della sua infanzia.

Una famiglia allargata unita? Non ci avevo mai pensato però perché no! Forse era la volta buona.
Cercai di immaginare una cena in famiglia o una giornata tutti fuori al parco ma non era il momento adatto, non vedevo l'ora di ritornare per vedere Cole.
Presi il cellulare rispondere alle ragazze ma quando lo sbloccai vidi che molte persone mi avevano taggato in dei commenti.
Giravano delle foto, qualcuno aveva scritto sul muro e sulla porta di casa di Kevin delle scritte offensive, qualcuno che ovviamente era a conoscenza dell'accaduto.
Contattai le ragazze chiedendo se sapevano chi fosse stato, Charlotte visualizzò il messaggio ma non rispose.
Contattai Cole, era online quando gli inviai il messaggio, non lo lesse e si scollegò subito.
I ragazzi erano online, le ragazze anche, cercai il contatto di Kevin nel gruppo della classe e notai che anche lui era online. Contattai John, Charles, Noah, Cas...ma nessuno mi rispose anche se erano in linea.

Ero andata via per schiarirmi un po' le idee e stare tranquilla ma non servì molto, capii che quando sarei tornata dove abitavo non sarei stata tranquilla e nemmeno calma.

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