Un rientro inaspettato

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La professoressa Lopez iniziò a bussare a tutte le porte "in piedi, avete 30 minuti per vestirvi e fare colazione presso la sala da pranzo al piano terra, dopodiché vi farete trovare tutti avanti all'entrata dell'hotel" urlò continuando a bussare a tutti.
Entrammo in bagno a turni, ci preparammo e le prima a scendere furono Mila e Charlotte.
Mentre indossai la divisa Madelaine uscì con l'accappatoio.
"Hai recuperato la memoria o non l'hai mai persa?" chiese Madelaine vestendosi.
"Cosa?" chiesi facendo la vaga.
Si sistemò per poi abbracciarmi "hai parlato nel sonno" disse con gli occhi lucidi, aprì la vetrata del balcone e uscì "una mia cara amica ha avuto un'esperienza simile alla tua...perciò ti capisco" sospirò, vidi scendere delle lacrime sul suo viso "lei era.." disse mettendo le mani avanti al volto.
"Madelaine..." sussurrai per poi abbracciarla.
Le feci un tè in stanza e si rilassò bevendolo.
"Chi volava..?" chiese guardandomi.
Le raccontai tutto, anche della piscina.
"Mettiamo da parte le divergenze, io sto dalla tua parte e se vuoi rompere la testa a Kevin e Logan, conta su di me" disse dandomi la mano.
"Quali divergenze? Io non ho nessun problema con te Madelaine, se si tratta di Cole io.." non mi fece finire la frase.
"Cole è acqua passata, ad essere sincera ho sempre provato qualcosa per John" disse.
Rimasi spiazzata.
"Non guardarmi così, a te piace Cole?" chiese sorridendo.
Chiusi la vetrata del balcone senza rispondere.
"Diglielo, non aspettare" disse guardandomi.
"Ragazze vi stiamo aspettando giù, mancate solo voi" urlò la professoressa Lopez.
"Io ho perso la memoria, ricordatelo e non dire a nessuno ciò che ci siamo dette" dissi porgendo la mano.
"E tu non dire nulla a John" disse per poi stringere delicatamente la mano.
Uscimmo dalla stanza e raggiungemmo gli altri. Entrammo nel pullman che si trovava fuori l'hotel e 20 minuti arrivammo a destinazione.

Aiutammo in una fattoria dopodiché ci fermammo a fare merenda su un prato.
"Sono stanchissima" disse Mila sbuffando.
"Piccola" sussurrò Charles per poi abbracciarla.
Cole e John si guardarono ridendo, Noah iniziò a parlare sotto voce con Cas.
"Ehi Lili, io ci sono già stato qui e lì fanno delle ottime patatine fritte" disse indicando "ti andrebbe di assaggiarle?" aggiunse Kevin.
"Siamo mangiando, torna quando abbiamo finito" disse Cole.
Kevin tornò indietro, dovevo capire se a Cole interessavo almeno un po'.
"Dai andiamo" risposi guardando Kevin.
"Lili" sussurrò Cas.
Facemmo una corsa per arrivare il quel posto, La fila non era né molta né poca, improvvisamente entrò il professor Collins.
"Cosa cazzo state facendo? Kevin ritorna con il gruppo, Lili andiamo a fare una telefonata a tua madre" disse prendendomi per il braccio, mi portò dietro il locale.
"Ti piace Kevin adesso?" chiese guardandomi.
"Ti pare" risposi sedendomi sul muretto.
Si avvicinò per poi baciarmi il collo, mi diede un bacio a stampo accarezzandomi delicatamente le gambe, lo spinsi indietro.
"S-scusa" dissi per poi scendere.
"Non ti piaccio più?" chiese.
"Te l'ho già detto, quel bacio è stato un malinteso, tu sei il mio professore e io una tua alunna e così deve essere" dissi per poi rifarmi la coda di cavallo.
"Però ti è piaciuto il mio bacio al ballo" disse.
"Più o meno, sai perché? Perché non avevo nessuno in mente ma ora non è così" risposi per poi andar via e raggiungere gli altri.
Tirai Mila e Cas prendendoli da parte e raccontando tutto.
"Dove cazzo andate" urlò il professor Collins seguendo delle ragazze che si erano allontanate dal gruppo.
"Hai fatto bene" disse Mila per poi abbracciarmi.
Cas mi fece un discorso sui cuori che non capii molto ma per non farlo dispiacere continuai ad annuire.
Le ragazze ritornarono con la nostra classe e proseguimmo il "viaggio".
Il pomeriggio ci ritrovammo a fare da animatori ai bambini, creando giochi e improvvisando favole.
La prof ci diede 20 minuti di pausa.
"Ti sta piacendo qui?" chiese John sbucando dal nulla.
"Certo, si respira un'aria diversa" risposi.
"Appena prendiamo quel cazzo di diploma tieniti libera, faremo sicuramente un viaggio" disse John sorridendo, la sua faccia cambiò espressione quando vide qualcosa dietro di me.
Mi voltai e Kevin si avvicinò "ehi, il professore ha chiamato tua madre?" chiese.
E se Kevin avesse visto l'avvicinamento con il professore?!
"Fortunatamente non era raggiungibile" risposi.
"Volevo dirti, nel caso la chiamasse oppure si lamentasse con il preside, dai la colpa a me" disse accarezzandomi la guancia con il pollice.
Lo guardai facendo un sorriso forzato, dopodiché si allontanò ed io e John continuammo a parlare
"Adesso fa il gentile così da farti pensare che puoi fidarti di lui" disse John, mi chiese come stavo, se psicologicamente riuscivo ad attenermi al piano con facilità. Era ovvio che no, non era facile per me, era come se entrassi nella tana del lupo, anche se tanto lupo non è.
Riprendemmo ad intrattenere i bambini, dopo aver pulito il caos che avevano lasciato finalmente ritornammo sull'autobus, facemmo un giro per la città.
"Ragazzi adesso ritornerete in hotel, vi preparerete per domani sera. Vi attenderà una serata con musica jazz dal vivo e potrete lasciare la divisa nell'armadio" disse la giuda.
Tutti esultarono.
"Vi prego di non fare danni in hotel e di non dare fastidio a nessuno altrimenti a causa di uno di voi, la classe non uscirà" aggiunse per poi posare il microfono.
Misi le cuffie e chiusi gli occhi.
Mi addormentai e quando arrivammo Cas mi svegliò.

Entrai in stanza e mi buttai a peso morto sul letto, ero stanchissima, mi sentivo come se non avessi forze.
"Lili, dobbiamo scendere, sta per arrivare la preside" disse Madelaine.
"La preside? Come mai?" chiesi alzandomi lentamente.
"Non lo so, la professoressa Lopez ha detto che dobbiamo trovarci tutti giù, ha preso l'aereo in mattinata ed è arrivata in città, ha fatto un giro e a breve sarà qui" rispose per poi spingermi fuori dalla stanza.
Scendemmo al piano di sotto e tra le scale incontrammo Mila ignara di tutto, Madelaine le disse ciò che aveva detto a me e scendemmo tutte e tre.
Aspettammo in sala da pranzo, passò mezz'ora se non di più, dopodiché arrivò la preside con il professore di educazione fisica.
"Ragazzi miei, spero vi stia piacendo quest'esperienza, non sono venuta qui per rovinare l vostra serata tranquilli. Volevo comunicarvi che il professor Mitchell sostituirà il professor Collin che ritornerà con me a scuola" disse avvicinandosi al professore di disegno "vada a fare la valigia e faccia presto, l'autista ci aspetta" aggiunse.
Tutti si guardarono chiedendosi cosa fosse successo, il professor Collin guardò la professoressa Lopez per poi salire in camera sua.
"È tutta colpa mia, mi dispiace" sussurrò la professoressa Lopez "è successo solo una notte non ricapiterà" aggiunse.
Io e Mila ci guardammo mentre gli altri sussurrano.
"Se lei ha una relazione oppure no con il professore poco mi interessa, le assicuro che è l'ultimo dei miei pensieri" disse per poi guardare tutti noi "io mi incammino verso l'ingresso, ragazzi volevo salutarvi e sapere come sta andando il viaggio ma vedo che qualcuno non è molto interessato a ciò che dico" disse indicando un ragazzo seduto infondo che si era addormentato "ritiratevi nelle vostre camere e andate a dormire" aggiunse sorridendo "professoressa Lopez gentilmente, comunichi al professore che lo sto aspettando all'entrata" concluse per poi andar via.
Ritornammo tutti nelle proprie camere, io mi sdraiai sul letto, Mila prese un libro dalla sua borsa, Madelaine sistemò la sua roba e Charlotte era seduta sul suo letto a fissando il pavimento.
"Va tutto bene Charlotte?" chiesi.
Mi guardò con la cosa dell'occhio, annuì e si mise sotto le coperte.
Sembrava tutto così strano.

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