Promesso?

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Emma parcheggiò la macchina davanti alla casa dei suoi genitori e dopo aver fatto un lungo respiro tolse le chiavi. Uscì poi dall'auto accompagnata dal figlio e da Regina che aveva notato la sua agitazione.

Il cuore della bionda le batteva molto forte come mai le era capitato.. anzi, solo quando stava a contatto con Regina. Ma quel battere in modo così frenetico era dovuto all'eccitazione non all'agitazione.

Aprì il portone e fece passare avanti a lei Henry che salì subito le scale. Regina chiuse il portone e guardò Emma dirigersi verso le scale toccandosi più volte la giacca come se volesse togliere qualcosa.

Regina sapeva che quando Emma faceva così era perché era tremendamente in ansia, così la raggiunse e la fermò.

Avvolse il suo braccio destro attorno al bacino della bionda e appoggiò la testa sulla sua spalla sinistra.

Emma sorrise e la ringraziò con lo sguardo stringendola a sé continuando a salire i gradini con Regina fino ad arrivare agli ultimi due per poi fermarsi.

"Henry perché non entri? Dì a Snow e David che vi raggiungiamo subito" fece Regina ad Henry che entrò in casa dei nonni venendo accolto da un caloroso profumo di pasta al forno.

Emma salì gli ultimi scalini e sospirò camminando avanti e dietro cercando di calmarsi.
"Emma" cercò di chiamarla Regina seguendola con lo sguardo.
"Andrà a finire male.." disse Emma rallentando i passi.

"Emma.." fece di nuovo Regina.
"Si sono agitata.." continuò a dire la bionda tra sé e sé. Regina, capendo che Emma non l'avrebbe mai ascoltata, si avvicinò a lei e le poggiò le mani sulle spalle.

"Andrà tutto bene, fidati" affermò la mora sorridendo alla Salvatrice. Il cuore di Emma batteva ancora più forte, e quelle parole non la tranquillizzarono molto.

Ogni volta che le sentiva brutti ricordi si facevano largo nella sua mente e ogni volta i suoi occhi diventavano lucidi ed il cuore era come se veniva schiacciato da un'oggetto ancora sconosciuto.

Emma abbassò la testa e scrollò le spalle e come risposta Regina le mise due dita sotto al mento e le alzò il viso.
"Emma, i tuoi genitori ti vogliono bene e questo sentimento non cambierà perché tu hai deciso di stare con me, conosco i tuoi genitori e non sono fatti così. È una cosa di cui non devi avere paura, e se in caso ci saranno dei problemi li risolveremo insieme come abbiamo sempre fatto e come continueremo a fare. Non farti abbattere dalla paura, tu sei più forte. " fece Regina guardando Emma dritto negli occhi che rilasciarono due semplici lacrime.

 
Quelle due lacrime, seppure semplici, avevano una storia dietro e portavano con sé la maggior parte dell'angoscia della bionda.

Senza pensarci troppo Regina abbracciò Emma e la strinse al petto, cullando la sua paura tra le sue braccia e lasciando avvolgere il suo corpo dalle preoccupazioni della bionda, perché ora che stava con Regina quel dolore poteva dividerlo e renderlo meno tagliente.

Regina si sarebbe presa ogni ferita di Emma se solo avesse potuto.
"Grazie" rispose Emma tra le braccia di Regina che tanto le donavano conforto.
"Non ringraziarmi ti ho solo fatto capire che non devi preoccuparti" fece Regina staccandosi da Emma per guardarla negli occhi.

Si guardarono per lunghi secondi e poi la bionda baciò la mora, assaltata dalla tentazione, facendole appoggiare le spalle al muro di fronte la porta di casa.

Nessuna delle due voleva staccarsi da quel contatto così perfetto nonostante entrambe sapessero che quello non fosse il posto perfetto.

Emma cominciò a baciare il collo di Regina lentamente per far scegliere alla donna se continuare oppure no.

"Em-ma" gemette Regina socchiudendo gli occhi e mordendosi le labbra mentre lasciava spazio alla bionda. Mentre Emma faceva cadere la mani sui fianchi di Regina la porta di casa si aprì e Snow le vide baciarsi.

𝑳𝒊𝒆𝒔 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒉𝒆𝒂𝒓𝒕 ➶ swanqueenWhere stories live. Discover now