"che le danze abbiano inizio"

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Erano circa le 4 di mattina, dopo essermi svegliata e riaddormentata per circa 5 volte di seguito non riuscivo più a riprendere sonno, stavo sudando, mi giravo e rigiravo nel letto.

Mi venne in mente il ricordo di quando da piccola stavo sempre allerta per paura che mio zio fosse nelle vicinanze.

Grande sbaglio.

I mio potere prese il controllo su di me un'altra volta, facendo comparire mio zio all'angolo della stanza.

Arianna:cazzo!

Si stava avvicinando, non sapevo che fare, John stava sempre attento, si svegliava ad ogni minimo rumore, perché sapeva quanto forti fossero i miei poteri, ma a Cinque non ho detto niente.

Perchè? Perchè sono troppo modesta.

Ormai era a qualche passo da me, l'incubo era così limpido, potevo sentire anche l'odore di birra riempirmi le narici.

Non potevo far finta di niente, dovevo far sapere a Cinque che ero in pericolo, mi avrebbe fatto risvegliare dal mio sogno ad occhi aperti.

Arianna:Cinque, Cinque, cazzo svegliati!

Ero in una sorta di trance, non sapevo se lui mi potesse sentire, continuavo ad urlare, a chiamarlo, sperando che si svegliasse...che svegliasse me.

Mi sono sentita scuotere.

Cinque:ehy che succede. Stai urlando.

Finalmente sono ritornata alla realtà, mi sono guardata intorno per assicurarmi che non ci fosse più traccia di mio zio.

Fortunatamente no.

Arianna:era sol-...era solo un'incubo, mi capita spesso, anche troppo spesso.
Cinque:stai bene?

Probabilmente ero sbiancata dalla paura, ero inzuppata con il mio stesso sudore, e il mio respiro era affannato.

Arianna:penso di sì.
Cinque:sono i tuoi poteri vero? Ti si sono rivoltati contro.
Arianna:come lo sai.
Cinque:hai usato i tuoi poteri contro di me non ricordi? Ho soltanto ipotizzato che fosse per quello, e a quanto pare avevo ragione.
Arianna:mh mh...

Non volevo più dormire, si è ricorigato verso di me, io ero seduta sul letto a guardare il vuoto, la luce della lampada era ancora accesa.

Cinque:bhe buonanotte.

E se mio zio ritornasse dinuovo? Non mi andava più di chiudere occhio.

Arianna:Se senti che mi lamento, muovere troppo o urlare, per favore svegliami.

Forse ho fatto la parte di quella debole, che a 53 anni ha ancora paura degli incubi, ma questa è una faccenda seria, e avevo bisogno di uno pronto a salvarmi, chi sa che cattiverie si trovano nel mondo dei sogni, o nel mio caso degli incubi...

Cinque:mh.
Arianna:Cinque promettimelo.

Stavo quasi per piangere, ma non l'ho fatto, ho cercato di bloccare le lacrime che mi stavano per uscire, e ci sono riuscita, ormai ero abituata a farlo, ma la mia voce tremolante ha distrutto la maschera che mi ero fatta.

Cinque:si Arianna tranquilla. Ora dormi.

E così passò la notte, ebbi altri attacchi ovvio, ma sapendo che ci sarebbe stato uno pronto a svegliarmi ero più calma, quindi le crisi furono più lievi.

Erano circa le 6:30, la nostra prima missione era alle 8, quindi avevo tempo per farmi la doccia, dopo che ho passato la scorsa notte quasi interamente in bianco.

Cinque ancora dormiva, sono stata attenta a non fare rumore, e ho finito di prepararmi.

Appena uscita dal bagno Cinque era ancora lì che dormiva, ma è possibile?

~non capisco se tu sia il mio sogno o il mio incubo peggiore~ ❤FIVE HARGREEVES❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora