"obbligo o verità"

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Cinque:voglio la rivincita!
Arianna:un'altra volta.

Entro in casa, avevo davvero sete, così inizio a frugare nel frigo cercando di trovare qualcosa di rinfrescante.

Ma sento un rumore dietro di me, probabilmente era Cinque.

Cinque:che fai?
Arianna:cerco qualcosa da bere, sono stanca.
Cinque:ah, comunque i ragazzi avevano intenzione di fare una festa stasera, ceh più che festa è un ritrovo così di famiglia.
Arianna:e io sono invitata?

Entrano tutti nella stanza ridendo.

Allison:oh certo che sei invitata.
Quando eravamo piccoli ci mettevamo tutti insieme sui divani a giocare ad obbligo o verità.
E ovviamente adesso sei invitata anche tu.
Arianna:oh sarà divertente

Ero palesemente sarcastica, ma non lo aveva capito.

Allison:ok allora a stasera.
Arianna:certo, Cinque vieni due secondi in privato? Graaziee!

Lo trascino su per le scale e lo porto in camera sua.

Arianna:io me ne vado.
Cinque:ma sei impazzita, perché.
Arianna:obbligo o verità! Io non voglio dire i miei segreti a loro, li conosco da appena due giorni, lo sai come sono fatta.
Cinque:ma è solo un gioco Arianna. Di loro ti puoi fidare.

No non mi potevo fidare per niente di loro, li conoscevo a malapena.

Arianna:ma se mi chiedono di fare qualcosa di stupido o mi chiedono qualcosa che non dovevano chiedere io vado via.
Cinque:Arianna dai.
Arianna:non posso permettermelo Cinque.
Cinque:sempre perché non ti fidi di loro vero?
Arianna:si proprio così. Non possono sapere i miei punti deboli, e non devo passare dalla parte di quella debole.
Cinque:d'accordo.
Arianna:io ti ho avvisato.

Mi faccio una doccia calda e rilassante, pensando a che cosa mi potessero chiedere.

Erano circa le 7:30, dopo la doccia mi ero stesa un po' sul letto e ho preso un libro dalla libreria di Ben, gli piacevano molto i libri, la mensola ne era piena.

Era passato davvero tanto tempo da quando avevo letto un libro l'ultima volta.

Da giovane mi piaceva tanto leggere, ma poi con la Handler tra missioni e allenamenti non avevo più tempo.

Sento bussare piano.

Arianna:chi è?
Vanya:sono io, siamo pronti, puoi scendere?
Arianna:arrivo.

Quella ragazzina mi stava simpatica, era come una mini versione di me, fuori posso sembrare anche innocua, ma dentro sono una bomba.

Ovviamente Cinque mi aveva raccontato di quello che aveva fatto, sapevo che lei era la causa delle due apocalissi, e io ancora mi chiedo che cosa ci sia di male dietro quella giovane donna e sotto quelle grandi camicie a quadri.

Ci ritroviamo in salotto, erano tutti seduti sui divani, Cinque era in un angolo, e gli altri erano tutti intorno ad un piccolo tavolino con degli alcolici che probabilmente aveva portato Kalus.

Allison:sai come si gioca?
Arianna:anche io ero una ragazzina.

Mi vado a mettere su l'unico posto libero che stava, vicino a Cinque.

La cosa non mi dispiaceva, la sua presenza mi faceva mantenere la calma.

Arianna:evviva si beve.

Prendo un bicchiere i inizio a versarmi un po' di vodka.

Klaus:la ragazza mi piace.
Cinque:Arianna che fai.
Arianna:Cinque so controllarmi, non sono una bambina.

In effetti odiavo essere trattata da bambina.

~non capisco se tu sia il mio sogno o il mio incubo peggiore~ ❤FIVE HARGREEVES❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora