lezione con Allock pt2

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«Devo chiedervi di non gridare» disse Allock abbassando la voce. «Potrebbe aizzarli».
Mentre la classe tratteneva il respiro Allock tolse la coperta.
«Ebbene sì» disse in tono drammatico. «Folletti della Cornovaglia appena catturati».Seamus Finnigan non riuscì a controllarsi. Sbottò in una risata che neanche Allock riuscì a prendere per un grido di terrore.
«Ebbene?» sorrise a Seamus.
«Be’, non sono… non sembrano molto… pericolosi» disse Seamus soffocando dalle risate.
«Se fossi in te non ne sarei tanto sicuro» disse Allock scuotendo un dito ammonitore in direzione del ragazzo. «Possono essere tipetti discretamente diabolici!»I folletti erano di colore blu elettrico, alti circa venti centimetri, con visetti appuntiti e voci così penetranti che era come sentire il cicaleccio di un nugolo di pappagallini.Appena tolta la coperta avevano cominciato a ciarlare e a saettare di qua e di là, scuotendo le sbarre e facendo le boccacce a quelli seduti più vicino.«Bene» disse Allock ad alta voce. «Vediamo che cosa siete capaci di farne!»E aprì la gabbia.Ci fu un pandemonio. I folletti schizzavano in tutte le direzioni come missili.Due di loro afferrarono Neville per le orecchie e lo sollevarono in aria. Molti si fiondarono contro le finestre, innaffiando di vetri rotti quelli dell’ultima fila. Gli altri si impegnarono a distruggere la classe meglio di un rinoceronte infuriato. Afferrarono i calamai e spruzzarono inchiostro dappertutto, ridussero a brandelli libri e fogli di carta, strapparono i quadri dalle pareti, rovesciarono il cestino della carta, afferrarono borse e libri e li scaraventarono fuori dalle finestre rotte; nel giro di pochi minuti metà della classe si riparava sotto i banchi e Neville oscillava appeso al candelabro sul soffitto.«Su, muovetevi, radunateli, radunateli! In fondo sono soltanto folletti…» gridava Allock.Si tirò su le maniche, brandì la bacchetta magica e ruggì: «Peskipiksi Pesternomi!»
Non accadde assolutamente nulla; uno dei folletti ghermì la bacchetta di Allock e scaraventò anche quella fuori dalla finestra. Allock strabuzzò gli occhi e si tuffò sotto la cattedra, evitando per un pelo di essere schiacciato da Neville, che si schiantò al suolo perché il candelabro aveva ceduto.
La campanella suonò e ci fu un fuggi fuggi verso l’uscita. Nella calma relativa che seguì Allock si rialzò in piedi, vide Harry, Ron e Hermione che avevano quasi raggiunto la porta e disse:«Bene, affido a voi il compito di acchiappare quelli che sono rimasti fuori e di rimetterli nella gabbia».Li sorpassò come una saetta e si chiuse rapidamente la porta alle spalle.
Presi la mia bacchetta e feci un incantesimo《Arresto momentum》
Mi girai verso i miei amici e dissi
《Che razza di idiota》ridemmo e usciamo dall'aula

//Sirius Black//Where stories live. Discover now