Beatrice
Mi strofino gli occhi con sonnolenza, non mi capita spesso di essere assonnata la mattina, ma che ore sono? 8:41. Rimango nel letto e inizio a pensare, in pochi secondi rivivo nella mia mente la festa di ieri. Ecco perché ho così sonno, ho fatto tardi. Ma la questione che necessita di attenzione e di essere analizzata è un’altra: ho baciato Luca. Non dovevo farlo, mi ero ripromessa che non mi sarei innamorata, non riuscirò a sostenere di nuovo il dolore che si prova quando ci si innamora. Non ho mai avuto relazioni amorose finora ma mi sono presa delle cotte per ragazzi che non ricambiavano il mio sentimento. Perché sono così stupida? Perché non mi sono subito tirata indietro? In realtà, per quanto cerchi di convincermi con alcune risposte false, io so qual è quella vera: perché non volevo farlo. Ho combinato uno dei miei soliti guai, non doveva succedere. Mi sento malissimo, non so come fare a dirgli che è stato un errore. Mi piace Luca, no, no, no! Non doveva andare così, sapevo che correvo il rischio di innamorarmi di lui, ma non pensavo sarebbe successo così presto. In ogni caso non ha importanza, visto che ignorerò quanto è successo ieri. Fortunatamente oggi è domenica e questo comporta che non lo vedrò. Mi alzo a sedere ma non ho fame, come al solito, anche se sono a digiuno, mi sento come se avessi inghiottito un mattone. Lucia ancora dorme. Prendo il telefono e vedo un sacco di messaggi dalla classe, da alcuni miei compagni per dei compiti e uno di Luca.
Dobbiamo parlare, chiamami quando vuoi.
Ha proprio ragione: dobbiamo parlare. Ma non lo chiamerò, per il momento lo ignorerò, non riuscirei a dirgli quello che devo.
<<Che ore sono?>> mi domanda assonnata Lucia, si sente che si è appena svegliata.
<<Quasi le nove>>.
<<Non devi più lasciarmi bere>>.
<<Ricordi qualcosa di ieri sera?>>.
<<Una rissa tra Nicola e Giacomo, ma non ho voglia di affrontare l’argomento ora>>.
Comprensibile, nemmeno io sarei pronta.
<<Vuoi fare colazione?>> le chiedo.
“No, potrei vomitare se mangio con questa nausea”.
<<Nemmeno io ho fame>> le parole mi escono di bocca con un lievissimo filo di tristezza.
Dovrei essere felice di aver baciato Luca e invece sono a pezzi, perché non voglio perderlo.
Dopo pranzo Lucia torna a casa sua e io dedico il mio pomeriggio allo studio, non faccio altro perché appena mi stacco dai libri penso a Luca e a ieri sera. Lui mi chiama varie volte ma lo ignoro spezzando ogni volta in più parti il mio cuore. Non voglio nemmeno immaginare come si senta lui, forse è triste o arrabbiato o non saprei. Perché non abbandona la mia testa? Voglio stare sola. Luca continua ad inviarmi messaggi e io a non visualizzarli, per questo a un certo punto spengo il telefono. Passo la serata sul letto a guardare un film: Sole a Catinelle. Partendo dal presupposto che sono innamorata di quel bambino e di Checco Zalone, avevo proprio bisogno di farmi due risate. Quando il film finisce e c’è di nuovo silenzio, sento crescere il vuoto e la tristezza che avevo cercato di seppellire in fondo al cuore. Devo dormire e smettere di pensare.Il mattino dopo mi sento sempre peggio, rivedrò Luca a scuola, vorrei restare a casa ma non me la sento di saltare scuola per questo, quindi mi alzo dal letto, mi armo di coraggio e buona volontà e appena sono pronta mi incammino per andare alla fermata.
Quando arrivo vorrei girare sui tacchi e sparire dalla faccia della terra, Luca ha parcheggiato il suo motorino e sta vendo verso di me. Cosa faccio? Fingo di non averlo visto? No, sarebbe troppo. Forza Bea, è il momento. Fuggire dalle proprie paure e dai problemi non serve a nulla, devo affrontare questa cosa e prima lo faccio meglio è.
<<Bea, tutto bene?>>.
<<No, cioè sì>>.
Maledetta ansia!
<<Sicura?>>.
<<Sì, sto bene>>.
Cerco di calmarmi, respiro, conto nella mente, faccio tutto quello che mi serve per non svenire qui su due piedi.
<<Dobbiamo parlare>> continua lui.
Lo so, lo so eccome.
<<Ieri sera è stato...>> inizia con aria da sognatore.
<<Uno sbaglio>> concludo io.
<<No, non era affatto quello che volevo dire, perché?>>.
<<Non doveva succedere>>.
<<Ma è successo!>>.
<<Possiamo comportarci come se non fosse accaduto?>>.
Ha un’aria distrutta, come se gli avessi appena chiesto di portarmi la luna e sapesse che non ne sarebbe in grado. Potrebbe collaborare leggermente di più però, lui non sa niente di me, non sa come mi sento a dirgli questo.
<<Quindi tutto qui? E’ stato semplicemente uno sbaglio, niente di più?>>.
Annuisco, ho il cuore a pezzi e sto facendo tutto da sola, ma so che sarebbe successo comunque, era solo questione di tempo prima che soffrissi, quindi meglio chiuderla ora, prima che sia troppo tardi.
Luca si gira e se ne va.
Sento il respiro mancarmi e le lacrime rigarmi il volto.Luca
E’ tutto il giorno che penso a lei, anche se non dovrei farlo lo faccio, mi ha chiaramente rifiutato ma il mio cervello non ne vuole sapere di lasciare la sua immagine. Forse è stata tutta una mia idea, forse mi ha sempre visto come un amico e ora ho rovinato tutto così, con un bacio. Ma perché? Perché l’ho fatto?
La rabbia e la tristezza mi divorano al momento.
<<Non puoi stare per sempre nel letto>> dice Nicola.
E’ a casa mia da dopo scuola e io non mi sono effettivamente mosso dal letto.
<<Mi dici che cosa è successo?>>.
<<Ci siamo baciati>>.
<<Aspetta… cosa?>>.
<<Io e Bea. Pensavo di interessarle ma sembra non essere così>>.
<<Fammi capire: tu hai baciato lei o lei ha baciato te?>>.
<<Ci siamo baciati e basta, non è questo il punto ora>>.
Perché insiste tanto con questo bacio? Sì, è partito tutto da lì ma ora non ha importanza capire chi abbia baciato chi. Ma che gli prende? Ha un’espressione devastata.
<<Nico stai bene?>>.
<<Eh? Sì sì certo>>.
<<Stavo dicendo che non so come comportarmi ora>>.
<<Beh non dovresti essere tu a chiederlo a me, hai sempre avuto tutte le ragazze che volevi. Non so che dirti, ora si è fatto tardi, devo andare a studiare. Ci vediamo>>.
Esce e chiude la porta, non l’ho mai visto così strano, io non so che dire!
Proprio quando ho più bisogno di lui se ne va, non è il momento di litigare ma caspita che nervoso! Ho già abbastanza problemi.
Non posso arrendermi così con Bea, devo capire se mi ha detto la verità o meno, non ci credo che tra noi non c’è stato nulla, io l’ho sentito e anche lei deve aver provato qualcosa, non può essere successo tutto così.

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Il fratello della mia migliore amica
Romanzi rosa / ChickLitBeatrice è una giovane ragazza che sta per iniziare la prima superiore, anno che la cambierà. In questo anno ricco di nuove vicende, conoscerà nuovi amici, come Lucia, e un ragazzo che le farà esplorare un mondo a lei sconosciuto: quello dell'amore.