Capitolo 8

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Giorgio's Pov

Martedì
3°/4° ora
Cortile della scuola

Ci siamo dovuti lasciare indietro Lyon e Anna. Lo so, è una cosa da egoisti ma rischiavamo di peggiorare la situazione, in più Anna è stata così carina da comprenderci e invogliarci a scappare. Dunque siamo qui, nel cortile della scuola, stiamo andando verso il cancello principale per poi andare a trascorrere la mattinata insieme.
"Allora Giorgio" attira la mia attenzione Alex "Dove vuoi andare prima?"
"Boh, io non ho fatto colazione, magari un bar?" dico io. In effetti ero molto affamato e a ricreazione non ho mangiato (che furbo che sono).
"Ok!"
Ci incamminiamo verso un bar o qualsiasi caffè che faccia colazioni mentre parliamo del più e del meno, dalla scuola alle nostre passioni. "Eccolo!" annuncio io entusiasta.
"Buongiorno" ci saluta la ragazza dietro al bancone "Cosa vorreste ordinare?" ci fa tutta gentile.
"Una brioche e... Alex?" in effetti non so cosa voglia prendere lui.
"Un cappuccino, grazie"
"Arrivano subito!"
Ci andiamo a sedere ad un tavolo poco più distante, uno di fronte all'altro. Poco dopo arrivano le nostre ordinazioni.
"Ma Alex, non sei troppo giovane per il caffè?" chiedo io ridacchiando. "Anzitutto non è caffè ma c'è anche il latte" afferma lui ironicamente "E poi non è colpa mia se la prof riesce a farmi addormentare nelle ore di algebra!". Ci mettiamo entrambi a ridere e subito dopo addento la brioche affamato.

"Arrivederci!" salutiamo noi la ragazza del bar e ci incamminiamo, senza avere una meta precisa, nella cittadina.
"Gio', ma quelli non sono Mario e Stefano?" mi chiede ad un tratto.
"Hai ragione. Hey ragazzi!?" urlo io. Li vedo girarsi in tutte le direzioni e solo dopo un paio di secondi riescono a notarci, quindi li raggiungiamo correndo praticamente in mezzo alla strada.
"Ma state attenti, non vogliamo raccogliere i vostri cadaveri!" ci saluta amabilmente Mario.
"Ma quanta simpatia, eh?" rispondo io ridendo "Piuttosto... che ci fate qui?" continuo.
"Non pensare male, ti prego" inizia Stefano già ridendo "Volevamo stare da soli e quindi abbiamo saltato un giorno di scuola. Voi invece?" chiede giustamente.
"Niente di che, solo Operazione Topi Algebrici!" ammette Alex fiero. Loro ci guardano piuttosto interrogativi quindi immagino ci tocchi spiegare.
"Eravamo in punizione con anche Lyon e Anna, abbiamo cercato di evadere ma loro non sono riusciti a raggiungere la porta della libertà" traduco io.
"Ma poverini, daiiii, li avete lasciati a marcire in prigione!"
"Ahahahah molto divertente Mario" dico io ironizzando "Non era nostra intenzione però, mi spiace per loro" continuo. Stefano, come un bambino, è quello che ci rimane più male, anche se sta ridendo come un matto. "Vabbè, dai Alex, lasciamo andare i fidanzatini per la loro strada" dico io con l'espressione più shipposa del mondo.
"Ste..." lo chiama Mario "Ci hanno scoperti" ammette lui con quasi un sospiro di sollievo.
"LO SAPEVO!" urlo io tutto fomentato. Inutile dire che tutti si mettono a ridere. Subito dopo Alex prende la parola: "Pensavate che l'avremmo presa male?".
"Non si sa mai, ecco" risponde Mario.
"Nuuu dai non preoccupatevi, non potremmo mai dirvi niente" li tranquillizzo io a mo' di mamma. "Vabb, dai, ora vi lasciamo veramente in pace" dice Alex precedendomi. Ci salutiamo tutti affettuosamente ed io e Alex ci dirigiamo verso il parco più vicino. "Sono davvero felice per loro due" ammette lui "Anche se non li conosco da molto, posso dire che c'è una bella intesa fra loro".
"Penso anch'io lo stesso, sono sempre stati migliori amici ma soprattutto Lyon sapeva che non c'era solo amicizia in quel rapporto. Finalmente si sono messi insieme!" esclamo io entusiasta, forse più contento dei due fidanzati in questione messi insieme.
"Per fortuna sei pro alla lgbt" dice sollevato lui "Altrimenti non ti avrei parlato più".
"Per tua fortuna soprattutto, come faresti a stare senza un topo?" rispondo io fiero "E comunque non potrei essere contro me stesso...". Alex sembra aver capito l'intenzione che ho in questa frase, infatti con faccia sbalordita mi chiede: "Come? Fai anche tu parte della lgbt?". Mi prendo qualche secondo per pensare a cosa dire: "È da mesi che mi faccio domande sul mio orientamento ma non riesco a venirne a capo, mi identifico, per ora, solo Questioning data la mia confusione. Spero non crei problemi a te e, se mai vorrò dirglielo, agli altri".
"Ma non preoccuparti Gio', è normale avere dei dubbi, ci sono passato pure io come bisex" ammette Alex, visibilmente in imbarazzo. Non sapendo più cosa dire, io faccio la prima mossa e lo vado ad abbracciare, per dimostrargli che non è diverso e che a me non frega della sua sessualità. All'inizio sembra rimanere sorpreso, poi ricambia e stiamo in questa posizione per un bel po' di secondi.
Quanto mi è mancato dare abbracci sinceri alla gente. Questo è uno dei pochi momenti in cui mi sento al sicuro, libero e amato, sotto qualunque aspetto, abbracciato a lui.

~Writer's Lift~
Hii
Nn io che mi dimentico di pubblicare pensando sia troppo presto QwQ
Cmq devo revisionare quindi dopo mi ci metto uwu
Nn ho niente di stupido da dire per oggi quindiiiii niente
Byee

~{Can We Smile Forever?}~ /TheBadNauts/Where stories live. Discover now