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Da ben due notti di fila si reca alla fossa per vedere il drago di sua madre.

E non le importa se Vhagar decide di ucciderla. Se muore nel fuoco,almeno morirà facendo qualcosa.

È in ginocchio d'avanti al drago,ha portato con se bocconcini di carne al miele come dono.
Può avvicinarsi abbastanza ora,per toccare il drago e accarezzare il muso, ma è sicura che Vhagar non le permetterà di andare oltre. Sembra interessata solo al cibo, come se Alyssa fosse una dei suoi custodi.

"Dai, sù...sai chi sono io" mormora in alto Valyriano. "Mi conosci da quando ero bambina. Eri fedele a mia madre."

Nell'ombra alle sue spalle sente una risata rauca e rumore di passi che si avvicinano.

Si volta e la mano va istintivamente fino all'impugnatura d'argento del suo pugnale,tenuto tra le pieghe del suo vestito.

Aemond Targaryen esce dall'ombra di fossa del drago, come se fosse stato egli stesso uno di loro.
Le sue labbra sono arricciate in un sorriso deristivo.

Il suo buon occhio sembra riflettere una luce bianca brillante, anche se pochi raggi di luna lo raggiungono.

Sa che non deve perdere la calma, anche se non vorrebbe nient'altro che colpirlo al suo altro occhio buono.

Aemond la supera velocemente con un paio di passi e si avvicina a Vaghar che gira la testa per salutarlo,la accarezza amorevolmente, il drago si appoggia al suo tocco, cercando la sua approvazione.
Il gesto le fa stringere con più forza le unghie nella carne.

"Ora lei è mia" dice, notando con piacere l'angoscia della ragazza.

"Mettiamola alla prova allora" dice Alyssa acida.
La bocca di Aemond si contorce ulteriormente.

"Sai, l'unica ragione per cui non ti ha ancora ucciso in queste notti, è perché le ho ordinato di non farlo".

"Lei può ancora riconoscermi. Sono la vera erede di mia madre."

Aemond la guarda "Ma assomigli di più a tuo padre, vero?"

L'osservazione la cattura alla sprovvista. È come se avesse messo il dito in una vecchia ferita. Sua nonna non si stanca mai di ricordarle che dovrebbe essere prima la figlia di Laena e poi quella di Deamon, ma il suo aspetto non l'aiuta,non assomigla alle sue sorelle, non ha la pelle color cioccolato e boccoli argentati.

I suoi capelli sono bianchi e la pelle è pallida.
È oltre al suo aspetto deve sopprimere anche la vena spericolata di suo padre.

Ha cercato nel corso degli anni, di fare proprio questo. Rhaenys aveva portato sua nipote a Driftmark proprio perché non voleva che Alyssa crescesse sotto l'influenza di Daemon.

"Venendo qui... notte dopo notte", dice Aemond, cogliendo il suo vantaggio. "È coraggioso, suppongo, ma anche piuttosto patetico. Cosa direbbe tua madre se ti vedesse? Una Targaryen in ginocchio"

Lei alza il mento. "Prima sono una Velaryon."
La sua è una replica debole, lo sa.
Aemond ride. "Non dovresti navigare per i mari, allora?"
"Posso fare entrambe le cose."
"Non puoi fare nessuna delle due. Non sei nemmeno considerata come una delle eredi di Driftmark."
Le sue parole la fanno vacillare.

Alyssa non ha pensato molto al trono di legno,perché il nonno Corlys le sembrava immortale e sconfinato come il mare. Poi c'era sua nonna, così saggia e abile a governare al suo posto,ma soprattutto, c'era il secondo figlio di Rhaenyra, Lucerys Il legittimo erede.

Alyssa non ha nulla a che fare con la successione anche se le aspetterebbe per diritto di nascita insieme alle sue sorelle.

"Sembra che tu abbia dimenticato le leggi della successione.l'eredità di Drefmarck aspetta a mio fratello Luke"

Lo sguardo di Aemond la fa rabbrividire.

"Siamo soli, cugina. Puoi smettere di fingere di credere in quella farsa."

"Non siamo mai soli ad Approdo del Re" gli ricorda, guardando dietro di lei nella fossa buia. Potrebbero esserci così tante orecchie nascoste nell'ombra, ascoltandoli parlare di tradimento.

"Questo non lo rende meno una farsa. Tutto il regno lo sa. Nessuno dei signori accetterà un re illegittimo."
Alyssa affonda le unghie nei palmi delle mani.

" Luke non ha bisogno di una corona per dimostrare la sua legittimità ad avere il trono, lui è un Targaryen, proprio come te, ha il tuo stesso sangue, è forte ed ha un drago" mormora infine Alyssa.
"Potrei ucciderlo in qualsiasi momento,io ho Vaghar" dice Aemond solo per farla stizzire.

Alyssa sorride " non ancora per molto cugino, lei è mia"

Fire and blood #AemondTargaryenfanfictionWhere stories live. Discover now