A CASA

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Di qualunque cosa le nostre anime siano fatte, la mia e la tua sono fatte della stessa cosa.
(Emily Brontë)


Jane, la nostra vicina, sta dando l'acqua ai fiori nel suo giardino. Alza lo sguardo e mi sorride. È una donna di circa sessant'anni, ma dall'aspetto giovanile. I capelli biondi le circondano il viso. Indossa una maglietta e un paio di jeans.

-Marybel, com'è andata la giornata?- mi chiede.

-Tutto bene- le rispondo –e lei come sta?-

-Bene, cara, bene- mi sorride –se vuoi un pomeriggio puoi venire a prendere il tè a casa mia- aggiunge.

-Certo, ne sarei felice- dico, non so cos'altro dire. Probabilmente non andrò mai a prendere il tè a casa sua. Non mi piace il tè e poi non saprei di cosa parlarle.

-Bene, fammi sapere-

La saluto con un gesto ed entro in casa. Il corridoio è ampio e buio. Appendo la giacca e procedo.

La luce in cucina è accesa. Mia madre ha già iniziato a cucinare.

-Tesoro- mi chiama –com'è andata la giornata?-

Mi fermo sulla soglia della cucina. Avevo sperato di riuscire a sgattaiolare in camera mia senza essere sottoposta all'interrogatorio.

-Tutto bene- mormoro –mi è stato assegnato il ruolo di protagonista della recita-

-Davvero?- lo sguardo le brilla. Da ragazza era la regina del teatro. In soffitta ci sono ancora le sue foto vestita nelle maniere più varie. È stata Cleopatra, Ofelia, Giulietta e molte altre. –E che recita è?-

-Una reinterpretazione de La Bella e la Bestia-

-Oh, che bello!- sembra un po' delusa, forse si aspetta una tragedia shakeaspariana. Non importa. –E chi sarà il protagonista maschile?-

Speravo che non me lo chiedesse. –Harry- dico solo.

Lei capisce e il suo sguardo brilla. –Veramente?-

-Proprio lui, speriamo bene visto che non andavamo molto d'accordo da bambini-

-Ma il tempo passa, siete cresciuti entrambi-

Lo spero.

-Non dovresti essere preoccupata, tesoro- mi sorride incoraggiante –e poi era un bambino molto educato-

Certo, un bambino che mi spintonava e mi tirava i capelli. Era stato il mio incubo per tutte le elementari e quando se n'era andato dalla città avevo tirato un vero sospiro di sollievo. All'inizio, quando mi avevano detto che sarebbe tornato, non ci avevo creduto. Quale sadico destino farebbe incontrare nuovamente una brava ragazza con il suo terrore dell'infanzia?

-Vado in camera a riposarmi un po'- dico.

-Va bene, tesoro, ti chiamo quando la cena è pronta-

Annuisco e corro di sopra.

Annuisco e corro di sopra

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Quando la Bella s'innamorò del LupoWhere stories live. Discover now