Ch-39 Not Like His Family

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"Hai portato anche una strega con te ?!"

Cera sbatté le palpebre. June lo schernì guardando molto offeso il fratello maggiore.

"Non è una strega!" Lei lo schernì.

Calaius fece scorrere i suoi occhi oceanici su e giù per la ragazza dai capelli chiari e dagli occhi viola, chiedendosi come avesse fatto a sopravvivere così a lungo senza essere giustiziata come strega.

"Quindi è una strega?" Inarcò un sopracciglio.

June sussultò. "Calaius! Non è una strega! L'ho trovata priva di sensi in mezzo a una tundra! Non ha memoria di chi fosse! Come è finita lì o come si chiama!"

Calaius lo schernì. "Quindi l'hai portata qui?"

June alzò gli occhi al cielo. "Non potevo lasciarla lì al freddo!"

"Avresti potuto, hai solo scelto di non farlo." Ha ribattuto.

Cera osservava con incredulità questo accalorato scambio di battute. Quest'uomo che lei pensava fosse molto bello era solo un aristocratico  che non era nemmeno un po '..... gentile.

Non c'è da stupirsi che June sia sfuggita all'argomento di Calaius lungo la strada e abbia preferito parlare di Allan o addirittura di Peter.

"Quindi siamo arrivati ​​al punto di ospitare una strega dai capelli bianchi." L'uomo biondo mormorò sottovoce.

Cera ne aveva abbastanza di quest'uomo il cui cervello aveva le dimensioni di un pisello. Calpestò l'uomo davanti all'uomo che lo fissava ferocemente.

"Non sono una strega."

"Ma pensavo che June avesse detto che non ti ricordavi chi eri."

"No, non lo faccio. I miei capelli sono bianchi e allora? Gli animali non discriminano tanto quanto te."

Calaius voleva fare un'osservazione sgarbata per far tacere questo pazzo dai capelli chiari dalla bocca intelligente.

"Grazie"

I suoi occhi azzurri scattarono a guardare i suoi occhi viola. "Che cosa?"

"Per aver ammesso di avere una bocca intelligente." Ha alzato le spalle.

Calaius si rese conto che i suoi pensieri erano rumorosi e gemette. June e Allan stavano ridacchiando dietro. Era passato molto tempo dall'ultima volta che qualcuno si era alzato in piedi contro il suo pomposo culo.

Lanciò un'occhiataccia ai suoi fratelli e si voltò di nuovo verso i capelli chiari. "Ascolta qui donna, io-

"Ho un nome. È Cera."

"Pensavo non ti ricordassi?" Ha chiesto altezzoso.

"Tua sorella mi ha aiutato a sceglierne uno." Rispose indicando June.

Calaius alzò gli occhi al cielo e sbuffò. "June, l'hai portata qui, è una tua responsabilità. Non la voglio vicino a me."

Detto questo, si precipitò in quello che sembrava il suo studio per riposare il suo sedere minaccioso.

June alzò gli occhi al cielo. "Si comporta più come un bambino piccolo più di Allan."

"Hey!" Il ragazzo piagnucolò.

Cera sorrise ai due adorabili fratelli e guardò indietro verso la scala verso la quale Calaius si era ritirato.

Era incredibile che quei due gemelli dal cuore d'oro condividessero lo stesso sangue con uno come lui.

Finché aveva June e Allan e forse anche quel cane Peter, non doveva preoccuparsi del signor Prick.

Ha detto che non la vuole vicino a lui. Come se volesse stare vicino al suo culo arrogante.

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